535.265,62 euro delle annualità 2021-2022-2023 concesse per migliorare i servizi, sottratte alle persone con disabilità. 60 giorni per ottemperare l’obbligo pena il Commissariamento.
Comune di Eboli e ASSI sotto accusa. Si va verso il Commissariamento. Sinistra Italiana al Sindaco Conte: “La sindrome del gregge colpisce ancora l’Amministrazione…. ruoli e funzioni individuati e concessi non sul merito e sulle competenze bensì sull’affiliazione al ribasso… e sull’assistenzialismo anacronistico e improduttivo”.
POLITICAdeMENTE
EBOLI – «Il Comune non utilizza le risorse destinate alle famiglie: commissariate le politiche sociali. – si legge in una nota stampa di Sinistra Italiana cittadina – Quello che temevamo è accaduto. Tra le ragioni di questa nuova tegola sulla testa del primo cittadino Mario Conte c’è senz’altro una manifesta disattenzione che da mesi l’Amministrazione pone su temi delicati quali le politiche sociali, ma anche il grave atteggiamento di chiusura, suggellato con ruoli e funzioni individuati e concessi non sul merito e sulle competenze bensì sull’affiliazione al ribasso.
La sindrome del gregge pervade il Sindaco e la sua Amministrazione a discapito della comunità, del buonsenso e, riscopriamo oggi, anche dei livelli essenziali di prestazioni (LEP). – prosegue la nota – Il 18 Ottobre 2024 è stato adottato il decreto a firma del Direttore del Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Ministero dell’Interno, in attesa della pubblicazione in G.U.
Il Ministero ha individuato i Comuni inadempienti rispetto all’obbligo di raggiungere e garantire i LEP, con il corretto utilizzo delle risorse che lo Stato attribuisce e trasferisce ai Comuni dal 2021, a valere sul cosiddetto Fondo di solidarietà comunale, istituito con la legge 11 dicembre 2016, n. 232 ed integrato con Decreto interministeriale (Ministero dell’Economia e Ministero dell’Interno) di Luglio 2021. Oltremodo, la legge 30 dicembre 2023, n. 213, ha rafforzato l’obbligatorietà prevedendo il cosiddetto Fondo speciale per l’equità del livello dei servizi.
Il Decreto di Ottobre 2024, in applicazione della diposizione di cui all’articolo 3, comma 1, del decreto del Ministero dell’Interno, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, del 6 Giugno 2024, commissaria oltre 4500 Comuni (quasi tutti del Mezzogiorno) tra cui anche la nostra città, Eboli, per non aver raggiunto l’obiettivo previsto, cioè
per non aver utilizzato le risorse concesse con i fondi di solidarietà comunale dal 2021 per il raggiungimento dei livelli essenziali prestazioni (LEP), nello specifico
per il potenziamento degli asili nido (obiettivo di servizio 2022 – EURO 153.462,50 e obiettivo di servizio 2023 – EURO 291.385,50) e per il potenziamento del trasporto studenti con disabilità (obiettivo di servizio 2022 – EURO 31.278,96 e obiettivo di servizio 2023 – EURO 59.138,66).
Il Ministero, come previsto, dispone il commissariamento ad acta del Comune inadempiente affidando l’onere al Sindaco che entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto in G.U. dovrà ottemperare all’obbligo, sperando che le risorse non siano state spese per altro.
In caso di mancato adempimento ulteriore il Comune di Eboli sarà commissariato dal Prefetto.
A nostro avviso questa è la riprova che l’incapacità di amministrare la res pubblica genera danni inauditi che incidono sui bisogni dei cittadini e delle cittadine.
La scelta di delegare ad ASSI la programmazione e la gestione dei servizi alla persona, avrebbe dovuto evitare queste paralisi e non solo. Avrebbe dovuto rispondere a criteri di efficacia ed efficienza nell’interesse dei cittadini e delle cittadine, e delle persone più fragili.
Invece assistiamo al decadimento del welfare territoriale ebolitano che da laboratorio di diritti e di politiche scema, ormai inesorabilmente, in un assistenzialismo anacronistico e improduttivo.
La responsabilità di questa situazione ricade in gran parte sull’Assessorato alle politiche sociali, che avrebbe dovuto garantire che queste risorse fossero utilizzate correttamente per rispondere ai bisogni concreti dei cittadini e delle cittadine. La delega all’ASSI per la programmazione e gestione dei servizi sociali non ha portato ai risultati attesi, principalmente perché ASSI oggi non è messa nelle condizioni di operare efficacemente. La mancanza di supporto politico, la scarsa attenzione alle reali necessità della comunità e l’assenza di una chiara direzione strategica hanno impedito ad ASSI di svolgere il proprio ruolo come motore di cambiamento. – conclude la nota del Circolo di Eboli di Sinistra Italiana – E nel frattempo si continua a tradire la fiducia dei cittadini e delle cittadine, vittime di queste inefficienze. Occorre fermare questo inesorabile declino, per il bene di tutti e tutte».
POLITICAdeMENTE è da anni che sottolineava e segnalava le mancanze di servizi alle persone con disabilità: Il servizio ti trasporto scolastico; l’Assistenza domiciliare alle persone con disabilità e agli anziani bisognosi; Assistenze varie e soprattutto la colpevole “distrazione” verso l’applicazione della legge 112 del 2016, quella del “Dopo di noi“. Lo ha fatto con la gestione negativissima del Commissario Prefettizio e successivamente con l’Amministrazione comunale Conte, e pertanto non siamo per niente meravigliati della notizia commentata negativamente da Sinistra Italiana, ma nemmeno ci fa piacere pregiarci della primazia che ci farebbe dire “Lo avevamo detto“. Tuttavia, non siamo affatto d’accordo che si attribuisca responsabilità all’Assessorato ai servizi sociali e non a quello dei Tributi e Finanza, oppure all’intera Amministrazione comunale, alla Giunta, al Sindaco di Eboli o a tutti i Sindaci degli altri sette comuni, non escludendo in primis gli Uffici finanziari del Comune, e non perché l’assessore Katia Cennamo è brava, risevata e capace, ma perché, senza alzare polveroni scandalistici, forse e senza forse, va detto che l’ASSI (Azienda Speciale Sele Inclusione) ex Piano di Zona Ambito S3 ex S5 non ha mai tagliato il cordone ombelicale con il Comune di Eboli, aggravato dal fatto che i propri vertici, promanazioni politiche senza grandi respiri non riescono ad affrancarsi da chi li ha nominati, mostrando tutti i loro limiti e la loro incapacità politica e amministrativa, e cosa più grave mostrando di non avere nessuna autonomia e pertanto opera sotto tutela o peggio sotto “dettatura” dell’Amministrazione e del Sindaco Mario Conte.
E cosa avevamo detto sulle pagine di POLITICAdeMENTE fin dai primi passi della faticosa e lenta gestazione dell’Azienda ASSI, e tralasciando le velate accuse che Sinistra Italiana mette in evidenza nella sua nota quando oltre ad accusare la negazione di servizi essenziali ai cittadini bisognosi, e il pericolo di un commissariamento se non si mettono a posto i conti, palesando anche che quei 535.265,62 euro siano stati spesi per altro e non sono più disponibili, tranne non si faccia un artificio di Bilancio? Che il Comune doveva fare il passaggio di consegne di tutte le risorse destinate all’ex PdZ per consentire una sua autonomia gestionale e finanziaria, parlavamo di oltre tre milioni di euro finiti nelle casse comunali e tutt’ora, a giudicare dal Decreto di commissariamento, ancora nelle casse del Comune e cosa più grave non utilizzati per assicurare a chi ne aveva bisogno servizi precipuamente finanziati.
Di qui la domanda: Che fine hanno fatto quei 535.265,62 euro? Perché non sono stati itilizzati? E una volta finiti nel Bilancio comunale sono finiti per finanziate altre attività o per ripianare il Bilancio stesso? Sono stati utilizzati a finanziare feste e festini lasciando “a terra” bambini e persone bisognose di servizi e prestazioni? E ancora richiamandoci alle accuse circa il familismo politico praticato dall’Amministrazione Conte che Sinistra Italiana indica nella “sindrome del gregge” chi sono coloro i quali rivestono ruoli e funzioni senza averne merito e competenze ma solo perché supportati dal metodo dell’affiliazione al ribasso e ancora a quale assistenzialismo anacronistico e improduttivo ci si riferisce?
Intanto ci aspettiamo dei chiarimenti, e ci aspettiamo che si faccia luce sulla “Sindrome del Gregge” e sui suoi riflessi, e senza aspettare i 60 giorni. Ci aspettiamo anche che vengano fuori le responsabilità prima che diventino colpe, fatto sta che se non si tratta di un errore ma di un calcolo non ci fideremla affatto di chi gestisce così allegramente le finanze comunali e ancor di più chi fa i conti. Una mancanza di fiducia che può essere appagata solo con le dimissioni dei responsabili e la denuncia dei colpevoli.
Eboli, 18 novembre 2024