Il Terzo mandato è Legge, è passato in Consiglio Regionale con 33 voti favorevoli, 16 contrari e un astenuto. È rottura con il PD nazionale, ed è fuoco incrociato sul Governatore Vincenzo De Luca.
Federico Conte: «De Luca, non ha più giustificazioni politiche: è antistorico». Elly Schlein: «Il PD è chiarissima, è contrario al terzo mandato per i Governatori». Cammarano, Ciampi e Saiello(M5S): “La Maggioranza calpesta le regole, dal Governo Meloni ci aspettiamo coerenza”.
POLITICAdeMENTE
SALERNO – Indipendentemente dalla mozione di sfiducia del Consiglieri regionali Gianfranco Nappi(Lega) e Maria Muscará(Misto ex M5S), oggi è passata in Consiglio Regionale la Legge che approva il Terzo Mandato del Presidente della Giunta regionale della Campania, La legge è stata approvata da una maggioranza schiacciante con 33 voti favorevoli dei consiglieri della coalizione di centro sinistra che sostiene De Luca, tra i quali Valeria Ciarambino del Gruppo misto, ad eccezione della consigliera PD, Bruna Fiola che si è astenuta, e dei 16 consiglieri del Movimento 5 Stelle, della destra che hanno votato contro compreso il voto di Maria Muscarà del Gruppo Misto.
con la quale i due esponenti politici si richiamano a: «Le pesanti critiche dei dirigenti del Pd regionali e nazionali, attraverso le quali si esprime la totale contrarietà del partito all’attuale governo della Campania e alla candidatura del presidente De Luca alle prossime elezioni regionali, rende necessaria una verifica in Aula per comprendere se il presidente della Giunta goda ancora della fiducia della maggioranza per poter continuare a governare»”; anche Federico Conte, ex parlamentare e presidente dell’associazione “Cittadino Sud” interviene sul tema del terzo mandato: “La segretaria del Pd ha dato un’indicazione chiara. Peraltro è noto, perché riportato dalla stampa, che prima di fare questa sortita tra l’altro anche di stile elegante, si è praticata in un tentativo chiaro per far desistere De Luca. Gli ha chiesto: dacci una mano a costruire una proposta nuova o un nuovo gruppo dirigente, ripartiamo dalle cose buone della tua amministrazione e costruiamo un nuovo assetto per rilanciare la coalizione. Ebbene dopo questa apertura l’irrigidimento del del presidente De Luca, secondo me, non ha più giustificazioni politiche: è antistorico».
Un posizione quella dell’ex Parlamentare Federico Conte presa all’indomani della dichiarazione della segretaria del PD, Elly Schlein, ospite di Fabio Fazio a “Che tempo che fa”, rispondendo a una domanda su Vincenzo De Luca.
«Il Partito democratico ha una posizione chiarissima: siamo contrari al terzo mandato per i presidenti di Regione. – ha dichiarato la segretaria del PD, Elly Schlein, ospite a “Che tempo che fa“, rispondendo a una domanda su Vincenzo De Luca – La legge nazionale pone un limite di due mandati alle cariche monocratiche, il Partito democratico pensa che quel limite sia equilibrato. Possono votare tutte le leggi regionali che vogliono, ma questo non cambia la posizione del Partito Democratico, che non sosterrà i presidenti uscenti per un terzo mandato».
«Le regole – ha aggiunto – valgono per tutti: non avremmo sostenuto con piacere Bonaccini per una terza corsa in Emilia Romagna o Decaro, amatissimo, a Bari? Le regole valgono per tutti e se qualcuno non è abituato perchè prima funzionava diversamente adesso è bene che si abitui al cambiamento, perchè io sono stata eletta esattamente per fare questo». Per il candidato alla presidenza della Regione, ha concluso Schlein, «bisognerà discutere con il partito della Campania, così come Bonaccini e Decaro hanno aiutato a costruire il dopo, bisogna costruire il dopo anche lì».
“Ci aspettiamo coerenza dal centrodestra”- dichiarano i consiglierei Michele Cammarano, Vincenzo Ciampi e Gennaro Saiello del M5S – «Il Movimento 5 Stelle ha espresso voto contrario ad una proposta di legge che, dichiarando di voler recepire il limite dei due mandati consecutivi, di fatto lo nega consentendo al presidente in carica di ricoprire un terzo mandato. L’articolo 2 della legge quadro nazionale n.165/2004 obbliga le Regioni a prevedere che il presidente della Regione non possa essere immediatamente rieletto allo scadere del secondo mandato consecutivo.
Negare questo principio autoapplicativo equivale di fatto a sostenere che il legislatore regionale sia libero di non applicare una chiara indicazione del legislatore nazionale. Si tratta di un’interpretazione evidentemente inaccettabile, perché finirebbe per svuotare di significato i principi fondamentali fissati dalla legge quadro statale. Anche a voler accogliere la tesi per cui la regola del doppio mandato del presidente necessiterebbe del recepimento regionale, non si può negare che questo sia già avvenuto con l’approvazione nel 2009 della legge elettorale regionale vigente. È inaccettabile contrastare un limite sacrosanto, che risponde alla necessità di promuovere l’alternanza al potere, evitando che una singola figura politica accumuli un’influenza eccessiva nel tempo. Ciononostante, la maggioranza regionale ha scelto di calpestare le regole e andare contro il buonsenso. Ora però ci aspettiamo coerenza dal centrodestra, i cui esponenti in Aula hanno gridato allo scandalo. Il governo nazionale ha la possibilità di impugnare la legge, lo faccia senza timori”.
Il voto di oggi, segue una serie interminabili bracci di ferro, che oggettivamente hanno poco a che vedere con l’essere contrari o meno al terzo mandato dei Presidenti delle Regioni, eccezion fatta per Zaia, ma hanno solo a che fare con la volontà di sbarrare la strada allo Sceriffo impenitente. A quel Vincenzo De Luca che ha ingaggiato un duro conflitto con il Governo Meloni, con la “svizzera” Schlein, l’unico che sta resistendo alle politiche antimeridionalistiche ormai codificate dalla Legge sull’Autonomia Differenziata dell’esperto in “porcate” che confezionata su misura l’abito del funerale del Meridione.
Insomma un De Luca contro tutti, quello che oggi ha sfidato la “Svizzera” è le ha fatto capire chi è il PD in Campania. Evidentemente Misiani, da un anno commissario regionale in Campania dei Dem, non si è reso conto che non parlava con nessuno. In verità lui nemmeno sa chi sono gli elettori del PD, anche perché siese in Parlamento grazie ad una legge elettorale taroccata, quella si che andrebbe cambiata per consentire agli elettori di scegliersi chi votare. Con una legge seria Misiani e tanti altri come lui non sarebbero mai tragli eletti. Ma ovviamente la “Svizzera“, come chiala la Schlein Crozza-De Luca, ha tutto un altro programma, ed ha tutta l’intenzione di portarlo a termine, sta sulla strada giusta, infatti le ultime elezioni regionali sono state caratterizzate da un sonoro 8 a 1 a favore del centrodestra, ora sono in pericolo altre due regioni e per completare il cerchio manca solo la Campania e la Puglia al disegno distrittivo della Schlein. Una gran bella soddisfazione essere il primo Partito ma perdere tuyte le elezioni.
Con il voto di oggi, si riaprono i giochi. Il PD é completamente annientato, la coalizione di centrosinistra anche, e con De Luca in campo si riaprono le prospettive, di certo non si vincerà al 60% come nelle ultime consultazioni, ma si diventa competitivi e vincenti con molto meno, specie se PD e M5S con le sinistre estreme si affideranno ad un candiidato stellato. Tutto dipenderà da chi candisera’ il Centrodestra: se sarà guidato da Fulvio Martusciello, sarà più competitivo a contrario se si dovesse optare per la candidatura di Edmondo Cirielli, infatti i suoi già hanno iniziato una campagna elettorale scandalistica, De Luca può già festeggiare.
Va da se che chi ha pensato di vendere la pelle dell’Orso ancor prima di catturarlo e poi ucciderlo ha fatto i conti sbagliati. Intanto ora bisogna solo evitare di cadere sotto il “fuoco amico“, quello che fa più morti che i nemici.
Salerno, 5 novembre 2024