Mercato settimanale del sabato e le mancate promesse: Situazione dopo sei mesi dallo spostamento. Pietrofesa a nome delle associazioni di categorie scrive al Sindaco e al Prefetto di Salerno.
POLITICAdeMENTE
EBOLI/SALERNO – Il sottoscritto, Aniello Pietrofesa, Coordinatore Regionale ANVA Campania e Presidente Provinciale ANVA Confesercenti Salerno, nella veste di coordinatore pro-tempore delle Associazioni ANVA Provinciale Salerno, Confesercenti Città di Eboli, Assocampania, Unimpresa Area Piana del Sele ed Unione Nazionale Consumatori, in merito alla delocalizzazione del mercato del sabato dal rione Paterno al Palasele, rappresenta quanto segue: sono passati sei mesi dal trasferimento e dobbiamo, nostro malgrado, registrare che le nostre ragioni e soprattutto i dubbi di un trasferimento in un area già conosciuta dagli operatori sta producendo tali danni con operatori che sono pronti ad abbandonare il mercato. Altri lo hanno già fatto.
Il calo netto delle entrate economiche è pari al 50%. E’ dimostrabili e verificabile con gli scontrini emessi. Le rassicurazioni ricevute da parte dell’Amministrazione riguardante i servizi a supporto del mercato sono rimaste lettera morta. Le stesse attività di via Pio XII in conseguenza del trasferimento registrano altre chiusure.
La mancanza di segnaletica nell’area del mercato è documentata con foto che non possono essere smentite. L’area del parcheggio lato autostrada ha dei ferri che escono dal cemento. Gli stessi sono un reale pericolo per i pedoni e gli automobilisti. Il parcheggio lato Serra Capilli utilizzato dalla Sarim è ancora chiuso mentre l’altro che non si riempie mai, danneggia gli operatori localizzati nell’ultimo tratto del viale delle Olimpiadi. Negli incontri che abbiamo avuto abbiamo ripetutamente chiesto una rapida risoluzioni a questi problemi.
La navetta promessa e sbandierata dal centro città al mercato e che doveva avere una adeguata informazione e promozione per i cittadini nessuno sa che fine abbia fatto. I giochi per bambini e il parco ludico per attrarre le famiglie non si è mai visto. Lo stesso punto ristoro non ha mai avuto vita. Le nostre preoccupazioni, i nostri dubbi in merito alla delocalizzazione si sono materializzate. La parola sinergia che tante volte abbiamo ascoltato si è trasformata in completo ed assoluto abbandono. Sentimmo bugie nel 2008, anno del primo trasferimento, ne stiamo ascoltando uguali se non maggiori per il 2024.
La sentenza del TAR di Salerno, che prevede alla fine dei lavori di riqualificazione del Paterno il ritorno del mercato nella sua sede originaria, resta l’unico atto certo, nonostante i tentativi fisici e di sbagliata progettazione della riqualificazione del rione. Siamo molto delusi. Ci auspichiamo che in questa sconfitta che sta penalizzando famiglie, consumatori e piccole imprese ci sia un sussulto di umiltà: immediata convocazione di una commissione congiunta per trovare delle risposte ai problemi che abbiamo elencato e per la soluzione definitiva della delocalizzazione del mercato.
Nei prossimi giorni valuteremo con i nostri legali se vi sono le condizioni per un ulteriore intervento della giustizia. Verificheremo se vi sono i presupposti per richiedere i danni che stanno subendo gli operatori del mercato che hanno partecipato al ricorso davanti al TAR di Salerno.
Stiamo pensando a una manifestazione di protesta per chiedere maggiore rispetto per le imprese ambulanti, inclusi i fieristi che per il secondo anno, nonostante le nostre sollecitazioni come associazioni di categoria, sono stati lasciati soli a combattere gli abusivi generando i problemi di scontri fisici di cui ha parlato ampiamente la stampa in occasione delle recenti festività di San Cosimo e Damiano.
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Eboli/Salerno, 10 ottobre 2024