ORTOPEDIA. MAFFULLI, PROF ORDINARIO ALLA SAPIENZA PRIMO AL MONDO TRA I RICERCATORI

Ortopedia e i nuovi traguardi: Dalla Stanford University, il Professore napoletano Nicola Maffulli, letteralmente “fuggito” dall’Università di Salerno, ora Ordinario alla Università Sapienza di Roma, è il primo al mondo tra i ricercatori.

Prof. Nicola Maffulli

POLITICAdeMENTE

ROMA / SALERNO – l professore napoletano Nicola Maffulli, ordinario di Ortopedia e Traumatologia alla Sapienza e Direttore dell’Unità Operativa Complessa dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Andrea di Roma, è il ricercatore più influente al mondo nel campo dell’ortopedia e della medicina dello sport. – a diffondere la notizia riportata dall’ANSA è stata una nota, che ha riportato l’ultimo aggiornamento del ranking della Stanford University, basato sui dati di Scopus, il database bibliometrico di letteratura scientifica curato dall’editore indipendente Elsevier.

Scopus misura la produttività e l’influenza sulla comunità scientifica di oltre 200.000 ricercatori di 22 diverse discipline, basandosi sul numero di pubblicazioni “peer reviewed” – sottoposte, cioè, alla valutazione critica di altri esperti – e sulle citazioni ricevute. L’analisi dei dati relativi al 2023 evidenzia per lo scienziato italiano oltre 5.200 citazioni negli studi del settore. Il corpus scientifico di Maffulli comprende circa 1.900 articoli peer reviewed e 12 libri, con contributi in chirurgia ortopedica, traumatologia dello sport e biomeccanica.

Ha introdotto oltre 50 nuove tecniche chirurgiche, principalmente relative a ginocchio, piede e caviglia.

Nato a Napoli nel 1959, il chirurgo e scienziato si è laureato “cum laude” nella Federico II e si è, quindi, specializzato a Londra, laddove è stato Docente all’Institute of Child health, il Great Ormond street hospital, la Queen Mary university e la Barts and The London School of Medicine and Dentistry. Nel 2012, ha coordinato i servizî medici per le competizioni di judo e lotta alle Olimpiadi di Londra, coronando il suo sogno di partecipare al più importante evento sportivo (in gioventù aveva praticato il mezzofondo, la lotta olimpica, il sambo e il judo). Tra i suoi pazienti alcuni componenti della Royal Family britannica e, in campo sportivo, calciatori come Thierry Henry e David Trezeguet, Cristiano Zanetti, Alessandro Pistone. Da un anno, dopo il passaggio dall’Università di Salerno, è ordinario di Ortopedia e Traumatologia alla Sapienza e dirige l’unità operativa complessa dell’azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea.

“Il riconoscimento della Stanford riflette l’impegno e la passione di tutta la squadra di colleghi e studenti con cui ho avuto e ho il privilegio di collaborare” – ha commentato il Prof. Nicola Maffulli, orgoglioso di aver creato una scuola di ricercatori. Guardando al futuro, lo scienziato italiano conclude: La ricerca in ortopedia e medicina dello sport è fondamentale per migliorare la qualità della vita delle persone, dagli atleti professionisti ai pazienti comuni. Con le opportunità di altissimo livello offerte dalla Sapienza e l’attività chirurgica di eccellenza dell’ospedale Sant’Andrea, continueremo a spingere i confini della conoscenza per sviluppare trattamenti sempre più efficaci e meno invasivi”.

Una notizia che riempie di orgoglio sia il Prof. Maffulli che l’Università la Sapienza di Roma e nel contempo riempie di vergogna l’AOU Ruggi di Salerno, dalla quale lo scienziato letteralmente fuggi per approdare alla Sapienza, una fuga piena di dispiacere procurata da una vicenda, – che non vale nemmeno la pena di ricordare vista la grettezza e la povertà dei fatti contestati ma che da subito fu escluso – Fatti che comunque minarono l’entusiasmo dell’uomo, del medico, dello scienziato, tanto che Maffulli non perse tempo ad allontanarsi da Salerno per approdare a Roma.

Maffulli, come egli stesso raccontó fu contattato dall’allora rettore UNISA Raimondo Pasquino il quale, nei suoi programmi voleva avviare un discorso di qualità facendo rientrare professori che stavano all’estero attraverso la nomina diretta del Ministero. Infatti con il suo arrivo le cose cambiarono e come lui stesso racconta si ebbe un incremento di produttività vertiginoso e si passò dai circa 70 interventi all’anno a 600. Così come si abbatté il tempo medio di attesa per le fratture prossimali di femore da 15 giorni con meno del 5% di pazienti operati in 48 ore, fino a raggiungere l’86% di pazienti operati in 48 ore e di questi il 50% in 24 ore.

Al Prof. Maffulli e a Francesco Bruno, è legato, l’avvio del progetto pilota in Campania per la riduzione dei tempi di attesa per gli interventi chirurgici di frattura del collo femore negli anziani, che ha consentito di passare dagli allora 6-7 giorni a soli 2 dal ricovero.

Un destino amaro quello dell’AOU Ruggi di Salerno e principalmente dell’Università di Salerno che sembra essere condannata a sopportare che tante eccellenze la lascino e dopo aver perso il Prof. Maffulli, Primario della Clinica Ortopedica, val la pena ricordare anche la vera e propria fuga di Cardiochirurghi Severino Iesu, Cafarelli, Miele, Masiello, Mastrogiovanni, che di fatto svuotarono la Torre Cardiologica di Salerno, e a tale proposito si ricorderà come d’imperio questa fu divisa in due, con altrettanti 2 Primari: Iesu ed Enrico Coscioni, facendo ridere tutta la cominità scientifica d’Italia.

E prima di Maffulli, Iesu e gli altri, va ricordato quello, non di meno grave, che successe con il bravissimo Neurochirurgo Luciano Brigante, travolto da imboscate di quel mondo di “narcisi” raccomandati salernitani che lo costrinsero ad abbandonare Salerno trovando la sua realizzazione in uno degli Ospedali più importanti del Mondo negli Emirati Arabi, laddove esegue interventi di grandissimo valore come faceva al Ruggi, facendo, con il suo addio, ripiombre nell’oblio quest’ultimo, e da allora, solo da poco (qualche mese) si è ripreso grazie all’arrivo del Prof. Matteo de Notaris, e anche lui come Luciano Brigante che con l’autorizzazione dell’AOU portó a Salerno il bravo Neurochirurgo Fukushima Katanori, sta cercando di legare al suo operato rapporti internazionali con la Società di Chirurgia Transorbitale (ETOS) presieduta dal neurochirurgo Koreano Prof. Doo-Sik Kong.

Al Prof. Nicola Maffulli vanno i migliori auguri e i più sinceri complimenti di POLITICAdeMENTE, del suo staff e del suo Direttore, per i sui brillanti risultati conseguiti, sicuri che con il suo lavoro e le sue ricerche migliorerà prestazioni e servizi per gli utenti della Sanità, specie quella pubblica convincendoci sempre più che puntare sulle intelligenze, sui valori e sulle capacità di ciascuno, sarà solo un valore per la Sanità in generale e quella Pubblica in particolare.

Roma / Salerno, 8 ottobre 2024

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