Con 5000 presenze per 46mila € di spese, chiude la due giorni di “Pop Up Lido Urbano” l’evento in Piazza organizzato dal Comune di Eboli, e si lascia indietro una fila di polemiche. Spese utili o superflue?
POLITICAdeMENTE
EBOLI – Circa 5000 presenze nelle due serate di lunedì 19 e martedì 20 agosto per l’evento “Pop Up Lido Urbano” tenutosi in Piazza della Repubblica, ed è stato un grande successo, prevedibile secondo l’organizzazione, atteso che dalle pagine social sono giunte segnalazioni di presenze e richieste di informazioni da parte di gruppi di giovani fuori provincia e fuori regione.
«Una manifestazione di successo, che da scommessa è diventata una splendida certezza. – ha dichiarato il Sindaco Mario Conte – Pop Up ha riportato in Piazza della Repubblica, dove fin dall’insediamento l’Amministrazione ha organizzato una nutrita serie di eventi che vanno dai concerti di musica classica a quelli bandistici, al Festival dei cantanti emergenti e non, alle rievocazioni storiche, agli appuntamenti culturali, migliaia di presenze, colori e suoni festosi tipici dell’estate, regalando non solo ai giovani grandi appuntamenti».
«L’amministrazione ha messo in campo una grande manifestazione che ha richiamato persone anche oltre la provincia di Salerno. – ha aggiunto il delegato alle Politiche Giovanili Vito Maratea – Due giorni importanti che hanno visto una grandissima partecipazione, tutto ciò ci inorgoglisce e ci dà ancora più voglia di lavorare per portare sempre più in alto il nome di Eboli. – Aggiunge concludendo Maratea – Un sentito ringraziamento alla struttura di comunicazione Gruv Studio (Donato Ciao, Carmela De Nicola, Francesco Nulavori, e, Lenina Lucia, Marco Landi, Raffaele Resta, Vincenzo Marzullo, Roberto Stanzione) nonché al Team Produzione (Federica Velella, Maurizio Cuozzo, Antonio Vesce, Giuseppe Pagliarulo e Roberto Forlano) ed infine al Comitato di quartiere Campolongo-Aversana per l’indispensabile supporto garantito all’organizzazione ed all’intera manifestazione».
Come sempre accade, tutte le volte che si prende qualche iniziativa, c’è sempre chi è a favore e chi è contrario. Nessuno è mai contento e oltre ai “Bastian contrari” di professione c’è chi è contrario: Per motivi politici; Per pricipio; Perché si vorrebbe qualcosa di più; O perché si è speso troppo; O si vorrebbe altro. Insomma c’è chi vorrebbe:
la botte piena e la moglie ubriaca.
Ma portando le lancette del tempo indietro di qualche giorno, ci accorgiamo che le lamentele riguardavano proprio la circostanza della “desertificazione” della Città in piena estate e si accusava l’Amministrazione comunale di scarsa programmazione, facendo magari il paragone con le Città e i Paesi vicini, non escludendo gli strali anche per gli eventi che si sono tenuti e si tengono a Santa Cecilia nel centro polivalente Spartacus.
Purtroppo è vero la Città la gran parte delle volte è “spettrale”, e le uniche emozioni che si provano sono solo quelle che ti danno le auto e le moto che sfrecciano sul viale a tutta birra o i continui spari di batterie pirotecniche in piena piazza, proprio laddove si è svolta la manifestazione “Pop Up Lido Urbano“.
Premettendo che è meglio quest’ultima manifestazione che le corse e i fuochi pirotecnici abusivi in Piazza, e immaginando che quest’evento, creando un ambiente balneare, aveva come scopo quello di avvicinare il mare alla Città, atteso la distanza di ben 18 chilometri, ma atteso anche che la stessa non avrebbe avuto lo stesso impatto se svolta sulla Marina di Eboli, anche perché se per ogni spartifuoco che conduce sulla spiaggia in pieno giorno è popolata da belle signorine che promettono minuti di felicità, si immagina di sera e di notte, e magari costringeva gli organizzatori a sorvegliare anche quest’aspetto, che di certo non è piacevole e nemmeno bastavano 600 euro, si è puntato sul sicuro togliendo quindi ogni forma di imbarazzo relativamente a quelle presenze, i detrattori si sono sfogati e hanno fatto due conti, rilevando come quelle spese fossero esagerate ed inappropriate ai bilanci comunali.
A questi noi diciamo: “Senza soldi non si cantano messe“; nessuno le viene a cantare a gratis, tranne non siano “predicatori” che non sempre piacciono e tra l’altro non attirano l’interesse dei più, attraverso iniziative che poi alla fine non solo non riscuotono lo stesso successo, perché evidentemente non sono professionisti e non hanno nemmeno i mezzi per intrattenere al meglio gli spettatori.
Di qui facendo due conti, desunti da tre determine, questa due giorni è costata oltre 40mila euro: 600 per la vigilanza; 7000 euro per palco, luci e suoni; 1300 circa per l’ospitalità degli artisti; 37000 euro per tutti gli artisti intervenuti, quindi la manifestazione nel suo complesso praticamente è costata 9.2 euro per spettatore. È evidente che, escluso i rosicatori per eccellenza, c’è pure chi fa un altro ragionamento e semmai vorrebbe che si riparassero le buche, si facesse un poco di manutenzione in più, si ultimassero dei lavori iniziati e mai finiti e magari poi si aggiunge alla probabile perdita dell’Ufficio del Giudice di Pace, per mancanza di fondi, e poi aggiungendovi anche alcuni lavori di manutenzione alla Sede dell’Agenzia delle Entrate, che da un anno attende che si riparino i condizionatori, tanto che il personale è stato trasferito al piano superiore, laddove proprio grazie alle piogge degli ultimi giorni sono ora impraticabili, allora sorge spontanea una domanda:
È più giusto spendere 46mila euro circa a “debito” caricati sul Bilancio di previsione 2024-2028 per una festa o riparare quei condizionatori all’Agenzia delle Entrate, ad ultimare i lavori comunali o ad effettuare manutenzioni ordinarie o straordinarie e tante altre cose che la cittadina si attende?
Fin qui tutto bene o tutto male? In effetti per una Città, come per le famiglie, bisogna stabilire le priorità, dopo di che si programma e si può programmare di tutto, perche anche una spesa che aiuta le persone a trascorrere una serata piacevole insieme agli altri e senza pagare nulla è importante, purché questi non sia a detrimento di altre questioni. Ovviamente va sottolineato di stare attenti affinché non si vada verso gli sprechi e i cattivi investimenti.
Di qui gli uffici hanno fatto un buon lavoro esprimendosi solo sulla congruità della spesa piuttosto che sulla copertura in debito? Intanto abbiamo appreso negli ultimi tempi che gli Assessori agli eventi e alla cultura sono aumentati di almeno 2 unità con il “piacere” della brava Lucilla Polito.
Eboli, 21 agosto 2024