FEDERCEPICOSTRUZIONI: L’EMERGENZA ABITATIVA AL CENTRO DELLE POLITICHE NAZIONALI

Riportare l’emergenza abitativa e le politiche per la casa nell’agenda politica del Governo Nazionale e regionale: Ecco le proposte di Federcepicostruzioni. 

Antonio Lombardi

POLITICAdeMENTE

ROMA / SALERNO – “Apprendiamo con soddisfazione dall’Assessore regionale al governo del territorio della Regione Campania, Bruno Discepolo dei tentativi in atto per il coordinamento di nuove politiche per la casa, per la riorganizzazione delle strutture, per l’ascolto e il dialogo con le parti sociali e per una pianificazione di interventi di medio periodo del valore di un miliardo, di cui la metà in corso di attuazione. Auspichiamo un confronto più strutturato e costante su queste tematiche, garantendo fin d’ora il massimo supporto e la massima collaborazione anche con la nostra struttura tecnica”.

È quanto dichiara il presidente nazionale di Federcepicostruzioni, Antonio Lombardi, in merito alle riflessioni dell’Assessore Discepolo, pubblicate su Il Mattino di oggi.

Occorre rilanciare un programma nazionale – aggiunge il presidente Lombardi – che metta in campo nuove idee e ulteriori risorse, e che soprattutto attivi una reale collaborazione tra gli organi centrali e le Regioni, proprio come propone l’Assessore; occorre una ridefinizione delle strategie e della allocazione degli interventi sul territorio, attraverso un maggiore coinvolgimento anche di soggetti privati, nella attuazione dei programmi ma anche nei piani di manutenzione, su cui pure spesso si scontano gravi carenze”. 

La proposta di Federcepicostruzioni è quella di definire a livello nazionale, d’intesa con le Regioni, un nuovo Piano casa che rilanci il social housing con un programma specificamente indirizzato alle classi sociali a medio e basso reddito, e più in generale rilanci i programmi di edilizia residenziale pubblica, fermi da anni, con una risposta, in termini di nuovi alloggi, in linea dal punto di vista tipologico e dimensionale, con le esigenze delle famiglie più piccole, degli anziani, dei giovani, ma anche degli studenti universitari.

“Abbiamo un ricco patrimonio immobiliare – conclude Lombardi – che non è più idoneo alle nuove esigenze e alle nuove aspettative del mercato immobiliare: auspichiamo un nuovo Piano Casa che se da un lato, con programmi seri, aperti, strutturati e partecipati di social housing favorisca la realizzazione di nuovi alloggi in target, dall’altro favorisca anche interventi di adeguamento e riconfigurazione del patrimonio immobiliare esistente, favorendo in ogni modo, nell’ottica dell’ecosostenibilità, interventi di riconfigurazione tesi anche al contenimento del consumo energetico e del consolidamento antisismico”. 

Roma/Salerno, 20 agosto 2024

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