Baronissi. Presentazione del Libro “Il Brigante e il Generale” di Carmine Pinto

Martedì 16 luglio, ore 19.00, Museo FRaC, presentazione del Libro di Carmine Pinto, “Il Brigante e il Generale”. La guerra di Carmine Crocco e Emilio Pallavicini di Priola

POLITICAdeMENTE

BARONISSI – Martedì 16 luglio alle ore 19.00, nella suggestiva cornice della terrazza degli aranci del Museo FRaC-Baronissi, si terrà la presentazione del libro di Carmine Pinto dal titolo Il Brigante e il Generale. La guerra di Carmine Crocco e Emilio Pallavicini di Priola. L’evento sarà introdotto dai saluti della Sindaca di Baronissi, Anna Petta, del Direttore artistico del Museo FRaC, Massimo Bignardi, e del Presidente dell’associazione ‘Tutti Suonati’, Fabio Clarizia. A dialogare con l’autore, il Direttore dell’Archivio di Stato di Salerno, Salvatore Amato. Modera Pio Manzo, Presidente Associazione Italiana Biblioteche.

Partecipare a questo incontro culturale significherà esplorare un periodo affascinante della storia italiana attraverso le vicende di due figure emblematiche, il brigante Carmine Crocco e il generale Emilio Pallavicini di Priola.

Il brigante e il generale: La guerra di Carmine Crocco e Emilio Pallavicini di Priola

Subito dopo l’Unità, l’Italia si trovò a combattere una vera e propria guerra civile, quella per il Mezzogiorno. Una guerra che ebbe tra i protagonisti un brigante e un generale, Carmine Crocco e Emilio Pallavicini di Priola. Uno spavaldo erede del mondo feudale contro un baldanzoso aristocratico di spada, l’ultimo esercito dell’antico regime contro il primo esercito nazionale. Una storia che ancora oggi suscita emozioni e divide. Sulle rive dell’Ofanto, nel Mezzogiorno italiano, un secolo e mezzo fa si svolse una grande sfida. Da una parte c’era il brigante, Carmine Crocco. Pastore, militare, bandito di professione, divenne il capobanda più famoso nelle campagne meridionali dopo il 1860. Alla guida del brigantaggio filoborbonico, sperimentò forme di guerriglia che avranno fortuna nel XX secolo, anticipandone gli aspetti politici e una organizzazione criminale su larga scala. Dall’altra parte, il generale, Emilio Pallavicini di Priola, aristocratico sabaudo, militare esperto in operazioni speciali e al comando di reparti schierati nella campagna contro il brigantaggio.

L’ufficiale era parte dell’antica aristocrazia di spada e interpretò la conclusione di un processo secolare, in cui i ruoli militari passavano definitivamente ai professionisti della guerra. Nel primo decennio dell’Italia unita furono questi due uomini, lontanissimi per origine e formazione, i protagonisti più conosciuti della guerra per il Mezzogiorno. Carmine Pinto racconta le loro ‘vite parallele’ e, attraverso queste, gli episodi, i luoghi, le battaglie e le leggende, la guerra tra il primo esercito nazionale e l’ultimo dell’antico regime, fino allo scontro finale e al sorprendente epilogo delle loro esistenze.

Carmine Pinto

Laureatosi in Lettere moderne, ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia dell’industria. Nel 2005 ha vinto il concorso di ricercatore in Storia Contemporanea; successivamente è stato nominato professore associato in tale materia presso l’Università degli Studi di Salerno, di cui dirige la collana editoriale e coordina il Dottorato in Studi Internazionali-Storici e Letterari. Nel 2021 il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo lo ha nominato Direttore dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, incarico da cui si è dimesso nel febbraio 2022.

Si è occupato di storia politica dell’Italia repubblicana e si interessa della guerra e dei conflitti civili nella formazione degli stati nazionali mediterranei e latino-americani nel XIX secolo. Attualmente la storia del Mezzogiorno italiano è al centro del suo lavoro di ricerca, con particolare attenzione al Risorgimento e al brigantaggio postunitario italiano.

Tale lavoro ha portato alla pubblicazione nel 2019 del saggio storico La guerra per il Mezzogiorno. Italiani, borbonici e briganti. 1860-1870, che ha ottenuto molti riconoscimenti, tra cui il Premio letterario Basilicata, il Premio Fiuggi Storia, il Premio Città di Montesano, il Premio Sele d’Oro, il Premio Rende Book Festival e il Premio letterario Città di Siderno. Sempre per la suddetta opera, viene candidato al Premio Friuli Storia.

Baronissi, 15 luglio 2024

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