Autonomia Differenziata. Anche Cava in Azione è contraria

Autonomia Differenziata, “Cava in Azione” è contro e fa appello a forze politiche, movimenti, associazioni e singoli cittadini per fare fronte ad una “riforma” che penalizza il Mezzogiorno.

Francesco Manzo-Federico De Filippis

POLITICAdeMENTE

CAVA DEI TIRRENI – È di ieri il comunicato stampa di Cava in Azione con il quale il Coordinatore Cittadino e Consigliere Comunale Federico de Filippis, insieme al Capogruppo Consiliare, Francesco Manzo hanno fatto appello contro l’Autonomia Differenziata ad un'”unione di intenti tra le forze politiche, i movimenti, le associazioni ed i singoli cittadini per fare fronte ad una riforma dello Stato altamente penalizzante per tutto il Meridione.

Al momento, l’opposizione netta e ampia alla legge recentemente approvata pare funzionare da elemento acceleratore di un processo che sembrerebbe portare all’istituzione di un’agenda politica comune, che rispetti certamente le singolarità di ciascuna formazione coinvolta, non annullando le differenze intercorrenti ma aprendo la strada a una discussione e a un dialogo che coinvolgano la cittadinanza cavese tutta.
Il processo di collaborazione tra forze che potremmo definire “progressiste” e la creazione di un movimento di mobilitazione congiunta contro l’autonomia differenziata erano già stati avviati su un piano nazionale e ora stanno scendendo a cascata anche sul piano regionale e strettamente locale.

Per “Cava in Azione“, manifestare la disapprovazione rispetto all’autonomia differenziata è una “battaglia di giustizia sociale”. E, sebbene la sezione cavese del partito non manchi di sottolineare che Confindustria, Banca d’Italia e Conferenza Episcopale Italiana stiano in posizione di allerta per gli effetti economici strettamente legati all’applicazione della riforma – restano evidenti i riferimenti diretti ai settori liberal-cattolici italiani -, l’appello appare iscriversi nel solco di quanto già auspicato dal comunicato di M5S, Rifondazione Comunista, Cava Città in Comune e Sinistra Futura.

Non si dimentica, inoltre, l’importanza della sensibilizzazione in merito all’argomento e dell’approfondimento dello stesso, affinché tutta la popolazione cavese venga coinvolta.
Il fronte opposizionale alla legge che è stata soprannominata “Brandelli d’Italia” sta evidentemente provando a costruirsi, mentre la “Questione meridionale” è più aperta che mai, in un’Italia in cui verranno acuiti i divari nell’accesso ai diritti di base. E come diceva un saggio attivista,

“I diritti umani devono essere i diritti di tutti gli uomini, ma proprio di tutti, altrimenti si chiamano privilegi”.

Cava dei Tirreni, 4 luglio 2024

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