Processione e presunto “inchino” ai boss. Solidarietà a don Fernando Lupo

Il Sindaco di Eboli Conte, in un comunicato stampa esprime piena solidarietà a don Fernando Lupo per le accuse di presunti inchini ai boss del Santo in processione.

Processione S. Antonio Eboli

POLITICAdeMENTE

EBOLI – «Il suo è stato un gesto di vera fede cristiana, – scrive in una nota il Sindaco di Eboli Mario Conte in relazione ai chiacchiericci di marciappiede che riferivano di presunti “inchini” della Santo in processione sotto i balconi di un Bossentrando con la processione al Borgo ha voluto portare un messaggio di fede e di speranza per quanti lì vivono onestamente ma in condizioni di estremo disagio. Un messaggio perfettamente in linea con gli insegnamenti della Chiesa.

Altro che inchini ai boss.

Quanto alla mia presenza – prosegue il Sindaco di Eboli – non si tratta di una processione che rientra nel cerimoniale comunale, ero però presente alla Messa. Riguardo ai festeggiamenti per San Vito da trent’anni non esiste nel centro di Eboli un Comitato Festa. La Parrocchia organizza autonomamente e non ha chiesto al Comune di intervenire ritenendo che la festa fosse e dovesse essere soprattutto religiosa.

Se nascerà un Comitato festa e ci chiederà un contributo saremo lieti di darlo.

Statua a fort apache

Noi come Amministrazione – prosegue ancora il Sindaco – da due anni abbiamo chiesto di far spostare l’Evoli Festival, cui diamo un consistente contributo, che prima si teneva a fine luglio, nei giorni di San Vito, proprio per offrire uno spettacolo in concomitanza della festa patronale. A Santa Cecilia, invece, il Comitato Festa esiste e ci ha chiesto un contributo la cui cifra è comprensiva d’Iva e che probabilmente non verrà utilizzato tutto ma in ogni caso liquidato solo dietro rendiconto per acquisto di beni e servizi. Ma l’organizzazione è interamente del Comitato.

Proseguire in sterili polemiche dividendo i residenti del centro da quelli delle periferie – conclude il Primo cittadino di Eboli Mario Contenon fa il bene della città. Siamo tutti ebolitani e dovremmo essere fieri di questo rispettando e onorando le tradizioni di ogni frazione».

Eboli, 15 giugno 2024

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