Addio al Termovalorizzatore di Salerno. Se ne occuperà la Provincia

La provincia non è in grado di gestire la realizzazione del termovalorizzatore, e c’è il dubbio che faccia vincere la gara a chi non ha titolo come ha fatto per la manutenzione delle strade.

De Luca non rinuncia al Termovalorizzatore. Accusa Romano e la Regione di incapacità a gestire rifiuti e emergenza, ritenedoli responsabili per gli alti costi che pagano i comuni.

Il Governatore Stefano Caldoro - Vincenzo De Luca

SALERNO – Il Governatore Stefano Caldoro lascia inascoltata la proposta di collaborazione interistituzionale lanciatagli dal Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca e ribadisce che sarà la Provincia a far partire la gara, ma nello stesso tempo invoca collaborazione tra Regione Campania, Provincia di Salerno, Comune di Salerno.

Il Governatore Caldoro inoltre sostiene che non si vive una vera e propria emergenza rifiuti, ma che c’è bisogno di due termovalorizzatori e di altre due discariche per risolvere il problema, e poi sottolinea che l’autonomia delle discariche è solo di 12 mesi, mentre per la realizzazione dei termovalorizzatori occorreranno solo tre di anni.

Caldoro tutto e il contrario di tutto e così facendo finisce per non dire nulla. Intanto o è zuppa o e pan bagnato, non ci sono alternative, l’emergenza esiste e come, e sarà ancora più grave, perchè la Provincia di Salerno non è in condizione di offrire tutto l’apporto tecnico necessario per accellerare l’iter progettuale, la relativa gara e la conseguente aggiudicazione.

Termovalorizzatore

Sono trascorsi 16 mesi dall’insediamento a “mezzadria” del Presidente Edmondo Cirielli che continua a dividersi nel suo duplice impegno di Presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati e Presidente della Provincia di Salerno, e forse proprio per questo, in tutto questo tempo, la sua amministrazione non si è distinta per un particolare attivismo, se non quello di dedicarsi alla occupazione di posti di potere nei vari enti e organismi territoriali, causando con i suoi uomini solo contenzioso amministrativo e giudiziario (Aeroporto, ASI).

Allo stesso modo si è distinta per l’eccessivo ricorso alle consulenze, ne sono state distribuire circa una ottantina,e anche se come si vanta il Presidente a Titolo gratuito, si è avuto il risultato che nei corridoi super sorvegliati dalla Polizia Provinciale, si aggirano una caterva di consulenti tecnico-politici che negli Uffici chiedono carte e impartiscono ordini e hanno contatti con tutti quelli che si rivolgono agli uffici provinciali.

In 16 mesi, comunque si è riusciti a dare un ruolo alla Polizia Provinciale divenuta “Polizia di Palazzo” che picchetta militarmente piani e uffici, meglio così piuttosto che girare in SUV per le strade della Provincia.

L‘Amministrazione Provinciale si è distinta anche e soprattutto nell’affidamento di lavori a chi non ne ha titolo e non ha requisiti, nonostante tutte le prescrizioni-indicazioni dei bandi, come nel caso dell’affidamento dei lavori di manutenzione delle strade provinciali, tra l’altro eseguita anche male, superficialmente e non seguendo le direttive dello stesso bando.

Giovanni Romano

In compenso però vi è stato un grande attivismo politico specie nell’ultima settimana, fino a proporre la Regione Autonoma del Principato di Salerno, in assonanza all’Associazione “principe Arechi” nella quale pare traslochino transfughi provenienti dalla sinistra, dal centro, e redenti provenienti dalla destra, oltre quelli provenienti dal gruppo del Ministro Mara Carfagna, tutti in fila e in attesa di qualche incarico.

E’ evidente che affidare alla provincia la realizzazione del Termovalorizzatore, equivale a non farlo e a non volere accettare una sfida che il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca ha lanciato. sfida che sicuramente avrebbe visto soccombenti sia la Provincia che Cirielli ed il super assessore Giovanni Romano, anch’egli “mezzadro istituzionale” essendo Assessore Regionale e Sindaco di Mercato San Severino.

Una sfida persa in partenza, visto l’attivismo amministrativo e operativo di De Luca e viste le grandi trasformazioni urbane attuate nel comune capoluogo e la rapidità nella loro esecuzione.

Una sfida che non finisce qui anche perché De Luca insiste nel volere gestire la realizzazione del Termovalorizzatore, anche a costo di mutare la destinazione d’uso dei suoli, e nel frattempo ha accusato la Regione e l’Assessore all’ambiente Giovanni Romano di incapacità a gestire l’eemergenza e più in generale i rifiuti, oltre agli sprechi per tutte le nomine e tutte le assunzioni clientelari fino ad ora consumate, scaricando i costi sui comuni e sui cittadini.

1 commento su “Addio al Termovalorizzatore di Salerno. Se ne occuperà la Provincia”

  1. dopo questa “sviolinata” per De Luca gli faccio pure io (una nullità) un appello. In attesa del non inceneritore per la Provincia di Salerno (nel senso che non ce la faranno a costruirlo perchè incapaci) PERCHE’ DE LUCA NON ATTREZZA UN’AREA DEL COMUNE DI SALERNO PER RICEVERE RIFIUTI TAL QUALE DA NAPOLI?
    IN QUESTOLUOGO DE LUCA (O’ SCERIFFO) POTREBBE FAR CONFLUIRE TUTTI I DISOCCUPATI E CASSAINTEGRATI DI SALERNO E PROVINCIA PER SELEZIONARE A MANO I RIFIUTI tirandone fuori carta, vetro, plastica, ferro… (il resto sarebbe una quantità misera di quasi organico da seppellire facilmente). Cosi
    1) pagherebbe a cottimo tutta questa gente vendendo il materiale;
    2) darebbe una occupazione dignitosa anche se umile ai veri disoccupati
    3) renderebbe inutile il futuro inceneritore gestito da suoi avversari politici se pure riuscissero a farlo.
    4) si proporrebbe come salvatore di Napoli e di tutte le province della Campania che non ne possono più di ricevere nelle loro discariche i rifiuti di Napoli.
    Questa è una sfida vera ed ecologica. Fare la gara a chi sputa più schifezze in aria non mi pare l’ideale.

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