Il Partito Democratico protesta: “l’Amministrazione si svegli e si adoperi per risanare la zona del Fiume Picentino”.
L’intervento di De Luca è la prova dell’inettitudine di Sica. Negli scaffali del Comune un Progetto di riqualificazione del Picentino mai preso in considerazione. Non interessava nessuno al pari dei Centri Commerciali.
PONTECAGNANO – Il via ai lavori di riassetto idraulico ed ambientale del fiume Picentino, da parte del Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, a seguito dei quali la stampa ha dato ampio rilievo, e he riguardano lavori di un’area che delimita i territori del Comune di Salerno e quello del Comune di Pontecagnano, sono l’occasione per mettere in evidenza l’inettitudine dell‘Amministrazione Sica.
L’intervento, del valore di undici milioni di euro, consentirà la messa in sicurezza di un tratto di notevole importanza per entrambe le aree interessate, dal punto di vista del turismo come della mobilità.
Sia sul territorio di Salerno che su quello di Pontecagnano Faiano sarà riqualificata l’area creando due sentieri natura e la fruibilità di un parco fluviale con piantumazione di specie arboree autoctone fino ai limiti dell’intervento.
E’ da evidenziare, purtroppo, che esisteva un progetto di riqualificazione ambientale che riguardava l’intero tratto del Fiume Picentino, che interveniva sull’alveo del Fiume e prevedeva lungo il suo percorso are di pesca naturale e di colture acquatiche, oltre che una pista ciclabile di percorrenza fino al mare. Pista ciclabile e relative piazzole di sosta attrezzate, riproponendo nelle piazzole di sosta delle strutture simboliche di accoglienza. Il progetto inoltre prevedeva una piastra proprio sul ponte che sarebbe dovuta divenire una piazza per esposizioni permanenti e di svolgimento di varie attività ricreative e di spettacoli, oltre a prevedere nella parte terminale del fiume, un tratto per la pratica del canotaggio sportivo e da competizione.
E’ evidente che questo progetto, rimasto nel cassetto e mai portato avanti, forse non aveva padrini e forse non interessando nessuno ha solo accumulato polvere in uno dei tanti scaffali del comune di Pontecagnano, più attento alla realizzazione di Centri Commerciali, mega strutture, colate di cemento, che hanno strozzato ogni possibilità di sviluppo armonico e che poi hanno gravato sull’intera comunità nel momento in cui si sono dovute realizzare opere infrastrutturali, come lo svincolo autostradale, e si dovranno realizzare altresì diverse infrastrutture per rendere collegabili e fruibili gli interventi fatti senza nessun raziocinio, rispondenti solo a logiche privatistiche e senza nessuna prospettiva progettuale pianificata.
La notizia dell’intervento del Comune di Salerno e della destinazione degli 11 milioni di euro, lascia da una parte entusiasti e dall’altra rammaricati per la totale inattività dell’Amministrazione di Pontecagnano Faiano, e per questo si registra la critica del Partito Democratico della città dei picentini che ha espresso attraverso i suoi responsabili tutto il suo rammarico:
“Apprendiamo con sincero compiacimento l’attuazione del progetto, da cui trae vantaggio anche la nostra comunità picentina e, contestualmente, rinnoviamo la nostra amarezza per l’operato -se tale può essere definito- del primo cittadino Ernesto Sica e della sua giunta, che perseverano in un atteggiamento di assoluta noncuranza rispetto a problematiche serie ed avvertite. Non ultima la trascuratezza del fiume Picentino, lato Pontecagnano, che è da anni ricettacolo di rifiuti, topi e materiali di varia natura e pericolosità. Suddetto tratto è peraltro delimitato, da tempo ormai immemore, da transenne poste “provvisoriamente” in sostituzione della precedente ringhiera danneggiata a seguito di un incidente automobilistico. Nessuna operazione è stata mai attuata per il ripristino del precedente parapetto, nè altri tipi di intervento sono stati effettuati per tutelare l’incolumità dei cittadini.
Invitiamo, dunque, il governo di centro destra a rispondere al nostro sollecito, dimostrando di essere in grado di svegliarsi dal letargo in cui si è lungamente ed ingiustamente rifugiato fino ad oggi”.