L’ANIDA AL GEN. VANNACCI: PUBBLICHI I DATI DEI SUOI TEST PSICOATTITUDINALI

L’A.N.I.D.A., ASSOCIAZIONE NAZIONALE ITALIANA DIVERSAMENTE ABILI, CHIEDE AL GENERALE VANNACCI, CAMPIONE DI ITALIANITÀ E IDOLO DELLA DESTRA, DI PUBBLICARE L’ESITO DEI SUOI TEST PSICOATTITUDINALI

ANIDA-VANNACCIo

POLITICAdeMENTE

NAPOLI – Il Presidente dell’A.N.I.D.A. Giuseppe Sannino in merito alle affermazioni del Generale Roberto Vannacci dichiara: “Si sta creando un altro caso Scurati!!! d’altronde è il vero obiettivo del Generale e di Salvini.  

«Purtroppo mio malgrado, sono costretto a partecipare ed alimentare la polemica, ma non tanto sulle parole di Vannacci a cui abbiamo consigliato di pubblicare l’esito dei suoi test psicoattitudinali richiesti dall’Esercito Italiano e gli suggeriamo anche di sottoporsi ad una diagnosi funzionale prevista dalla legge 68/99 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”, che ne valuti l’effettiva residua capacità lavorativa ed intellettiva, ma per l’apparente assenza di dichiarazioni e prese di posizioni chiare precise e trasparenti del Ministro alla Disabilità Locatelli (Lega), del Presidente del Consiglio Meloni e soprattutto da coloro che dovrebbero difendere in prima persona i disabili quali i Garanti dei Disabili Regionali e Comunali e Osservatori Nazionali, Regionali e tutti gli altri organismi di garanzia.

Infine, ricordiamo al Presidente che ama farsi chiamare Giorgia, che l’A.N.I.D.A. dal mese di dicembre chiede un incontro con lei o chi per lei, per discutere delle problematiche che attanagliano la categoria. 

La storia dell’A.N.I.D.A. racconta che l’associazione è sempre stata e sarà distinta, ma non distante da tutti coloro che vorranno affrontare realmente e concretamente i problemi dei disabili. Non bastano le annunciazioni di cose trite e ritrite per di più “subite” dalle associazioni cosiddette maggiormente rappresentative ormai istituzionalizzatesi, che al 90% non risolvono i problemi quotidiani dei veri disabili, alcuni esempi lavoro vero, pensioni, assistenza etc. etc.»

E cosa si può fare, questa è la “nuova” Italia, o meglio, l’Italia che vorrebbero e che vorrebbe la “Giorgia”, una Italia a cuccia, ubbidiente e soprattutto asservita e piena di “italianità”, e proprio per questo ecco che si sceglie in tutto il Paese quelli che possono “degnamente” rappresentarla, e Roberto Vannacci con le 50 cose orribili che ha detto, tutte pubblicate su l’ “Espresso” lo ritengono degno di candidarsi alle Europee per meglio farsi riconoscere oltr’Alpe.

Tra tutti, Vannacci è quello che più rappresenta il “nuovo” “mascellismo”, specie dopo il successo del suo libro fino all’annuncio della candidatura da parte di Salvini come il candidato perfetto per rappresentarli in Europa, l’ufficiale-scrittore idolo della Destra, se lo merita anchr perché ha accumulato un numero record di interventi e di interviste, riuscendo in ognuna di esse ad offendere qualcuno o a scatenare una polemica: Dalle sparate su gay e i disabili, allo statista Mussolini, dall’avversione per il concetto di “antifascismo”, alle femministe-fattucchiere, dalle foto patinate, alle terrificanti risposte su Paola Egonu, o a quelle su Giulia Cecchettin e su Alexei Navalny; E poi le imbarazzanti inversioni a ‘U’, nel tentativo di difendere in qualche modo quello il suo pensiero, che invece, da subito, è risultato chiarissimo. Eppure per farlo digerire il vicepremier Salvini, pur di candidarlo alle elezioni europee, è riuscito ad accostarlo perfino a Galileo Galilei, facendolo rivoltare nella tomba. E il generale? Il Generale, dal canto suo, è orgoglioso di se stesso si definisce “testosteronico”, futurista, rivoluzionario. 

Eppure, buon per lui non sia nato, quando i piemontesi per smorzare e annientare ogni protesta incaricó Lombroso perché inventasse una teoria scientifica per dimostrare l’inferiorita’ della “razza” meridionale uccidendoli ad uno ad uno e in massa. Buon per lui perché a guardarlo bene e con attenzione, il colore della sua pelle, i suoi tratti somatici sono più vicini al magreb che alla “Padania” o alla Germania.

In fondo in fondo lui non è razzista, assolutamente no, sono gli arabi e i negri che hanno la pelle scura. Così come non è affatto contrario alle persone disabili, tutto sommato è solo colpa loro che sono diversamente abili. Da ora in poi aspettiamoci di tutto, saremo in attesa che dimostri la sua “italianità” diversa tra i banchi del Parlamento europeo.

Napoli, 1 maggio 2024

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