Il Nuovo PSI chiede la sospensione della vendita di alcuni suoli al Rione Pescara, messi all’asta dall’Amministrazione Melchionda.
Si costituisca prima la Eboli patrimonio S.r.l., si valorizzi il patrimonio comunale e si decida poi quello alienabile.
EBOLI – Riceviamo e volentieri pubblichiamo, il seguente Comunicato Stampa del Nuovo PSI, a firma dei Consiglieri Comunali, Massimo Cariello, Santo Venerando Fido, Ennio Ginetti, i quali chiedono la sospensione dell’Asta pubblica che prevede l’alienazione di alcuni terreni siti al Rione Pescara, terreni che insieme ad altri immobili, sarebbero dovuti essere amministrati dalla Società costituenda Eboli Patrimonio S.r.l., per essere valorizzati e non per essere venduti senza nessuna valutazione preventiva anche del loro effettivo valore immobiliare, atteso che possono essere anche edificabili.
Cariello, Fido e Ginetti chiedono la sospensione dell’atto e preannunciano un’azione presso la Magistratura Contabile, nel caso si dovesse procedere nell’intento manifestato.
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COMUNICATO STAMPA
La Giunta sospenda le operazioni di vendita degli immobili comunali
I sottoscritti Massimo Cariello, Santo Venerando Fido ed Ennio Ginetti in ordine al bando avente per oggetto la vendita di terreno ubicato in Eboli, Rione Pescara, rappresentano:
l’atto è chiaramente una violazione dell’indirizzo politico del Consiglio Comunale, che in occasione della votazione del bilancio di previsione ha approvato il piano di valorizzazione e alienazioni immobiliari di proprietà comunale (delibera n.249 del 07.07.2010) ma che ha anche determinato di disporre che gli immobili ricompresi in detto piano dovevano essere trasferiti nella costituenda società immobiliare Eboli Patrimonio Srl. Tra l’altro in più occasioni il Sindaco Melchionda ha tenuto a tranquillizzare i consiglieri dicendo che non erano automatiche le vendite.
In quell’occasione le stime e quindi i prezzo di vendita dei beni furono oggetto di discussione alquanto limitata proprio in ragione del fatto che tali beni sarebbero stati ceduti alla Eboli Patrimonio Srl, a totale partecipazione comunale; cosa diversa sarebbe avvenuta se si fosse saputo che tali beni sarebbero andati all’asta, perché in quel caso essendo ceduti immediatamente a terzi, si sarebbe approfondito il discorso stima.
Pertanto l’atto è illegittimo dato che l’esecutivo ha contravvenuto all’indirizzo del Consiglio Comunale, unico soggetto legittimato a dare indirizzo e controllo dei futuri atti amministrativi.
In secondo luogo la Giunta compie l’ennesima leggerezza in quanto mette in vendita il bene all’asta senza che siano decorsi i termini per impugnare sia la delibera del consiglio comunale n.44 del 05.08.2010, sia la delibera di giunta comunale n.299 del 06.agosto 2010 di “adozione suddivisione ambito Hispalis di proprietà comunale”, sia l’avviso di pubblicazione del piano di vendite ed alienazioni e valorizzazioni immobiliare reso il 20 settembre 2010 dal Dirigente Iorio, nel quale si comunica che vi sono 60 giorni di tempo per impugnare tale piano.
Per cui abbiamo ancora una volta la dimostrazione della incapacità amministrativa che pone in essere atti che potrebbero essere sospesi o annullati.
In terzo luogo appare quantomeno strano che il giorno 05 agosto 2010 sia stata approvata la disponibilità alla commerciabilità del bene (per la Eboli Patrimonio Srl ) ed il 6 agosto (giorno dopo) si sia approvato in Giunta l’ambito Hispalis facendolo divenire maggiormente appetibile e suscettibile di diversa e maggiore valutazione economica, in quanto se nel momento della disponibilità tale area aveva motivi tecnici di difficoltà di vendita il giorno dopo si è dato alla stessa un possibilità edificatoria che ne aumenta il valore falsando la stima iniziale.
Per tutte queste ragioni il NUOVO PSI, considerato che l’atto appare arbitrario ed illegittimo nonché inopportuno e pregiudizievole, intende fare chiarezza su quanto stabilito dalla Giunta (che invitiamo a sospendere le operazioni di vendita in AUTOTUTELA) e, anche al fine di evitare nuovi danni al comune di Eboli, invierà l’intera documentazione alla Corte dei Conti, ipotizzando l’impugnazione della delibera nelle sedi preposte.
Nuovo Psi Eboli
Massimo Cariello (Capogruppo)
Santo Venerando Fido
Ennio Ginetti
Hai perso ancora una volta l’occasione per ……………………………………
una cosa è certa; il rione pescara ha bisogno di sviluppo per recuperare un minimo di dignità e cominciare a sentirsi davvero parte della città….. tutto questo, ovviamente, non deve favorire interessi di alcun tipo..( da che parte stanno i veri interessi, mi chiedo io….???), possibilmente, tenendo ben presente che tanti cittadini residenti nella zona vivono situazioni umane al limite della disperazione per via della mancanza assoluta di lavoro adatto alle loro esigenze…. lo sviluppo, prima di essere completato, prevederebbe posti di lavoro nelle imprese ed altri importanti vantaggi… non dimenticare queste cose è il principio di base sul quale creare qualsiasi confronto…. la politica non può ancora accanirsi sulla pelle di chi ha già pagato a caro prezzo la speculazione morale e l’abbandono totale del territorio in questione….