Rocco: “difendiamo le nostre radici, intitolando ai nostri concittadini più illustri, strade, vie e piazze”.
Avviati i lavori nella Commissione Toponomastica sotto la Presidenza Vicinanza.
BATTIPAGLIA – Le recenti polemiche, che hanno visto sviluppare, intorno alla proposta di intitolare una Strada cittadina allo scomparso Onorevole Giorgio Almirante, non si sono affatto placate, e al contrario hanno dato anche lo spunto per far sviluppare un dibattito molto interessante tra i sostenitori e i contrari alla proposta.
E’ evidente che la storia politica e personale dello scomparso segretario del MSI, irriducibile Fascista, non appartiene ancora del tutto alle pagine della Storia del nostro paese, stiamo parlando ancora di cronaca che viene aggiornata quotidianamente da avvenimenti , fatti, dichiarazioni, rese di tanto in tanto dai tanti personaggi, ancora viventi, che hanno vissuto e partecipato da attori a quelle vicende stesse.
Accade spesso che in vena “buonista” qualcuno pensa di rivisitare quei periodi e revisionandoli, cerca di offrirli all’opinione pubblica attraverso una sommaria discussione, forse pensando anche che il tempo possa in qualche modo cancellare o attenuare fatti tristi e circostanze dolorose, salvo a far risvegliare, per contro, sentimenti che sembrerebbero sopiti ma che invece sono intrisi tutt’uno nella Costituzione repubblicana patrimonio indissolubile delle coscienze degli italiani.
In chiave revisionistica oggi si sta discutendo delle questioni seguite all’Unità d’Italia e alla stessa operazione politica dell’epoca, che volle consegnare il Sud festoso, povero e ricco al tempo stesso, distratto e sornione, al Regno Sabaudo. Operazione politica, quella dell’Unità d’Italia, che è stata l’inizio della fine se non la rovina de Sud. Da li si sono mossi i primi passi di una “Questione meridionale” impropriamente affrontata, colpevolmente dimenticata, e mai risolta.
Tornando alla vicenda della toponomastica, e indipendentemente dal tentativo revisionistico anche di taluni personaggi, verrebbe da dire: ma cosa c’è di male, in fondo tutto sommato, che cosa è mai la dedica di una strada ad uno ad un altro?
Allo stesso modo le singole comunità dovrebbero avere il diritto di decidere liberamente alcune scelte, magari misurate alla ragione della maggioranza dei cittadini, quindi essendo Battipaglia una Città che è stata sempre etichettata come di DESTRA, è giusto che in quel contesto ci si riconosca anche in Giorgio Almirante. Ma alcune scelte devono essere necessariamente condivise perché non diventino un sopruso. E’ degli ultimi giorni quella storia bruttissima della etichettatura del simbolo della Lega su banchi, sedie, mattonelle, vetri, tappeti e quanto altro in quella scuola di Adro nel regno del Senatore Bossi.
Queste cose ti fanno venire rabbia, poi intervistano il Sindaco e ti rendi conto del livello, ma ti rendi conto anche che non puoi lasciar stare, perché si incoraggia altre iniziative forse più pericolose se non si fermano subito e senza indugi.
E così la vicenda della strada ad Almirante, sarebbe il caso di aspettare, senza fare forzature, che la Cronaca diventi Storia, e solo allora in tutta serenità, si può fare questo e altro, senza intervenire come di volta in volta hanno fatto i vincitori anche con le stratificazioni toponomastiche, stravolgendo luoghi e tradizioni, come “La magna Grecia” con “Largo dei Mille“.
Bene ha fatto il Consigliere Adolfo Rocco a sollevare la questione, portando avanti il tema della intitolazione delle strade di Battipaglia ai suoi cittadini più illustri. Alla discussione informale è seguita quella istituzionale che ha visto, nella giornata di ieri, riunire la quarta Commissione Consiliare del Comune di Battipaglia, sotto la Presidenza del Consigliere Renato Vicinanza che ha affrontato il tema importante della Toponomastica portato avanti dal Consigliere Rocco dell‘MPA.
La commissione ha affrontato ampiamente la discussione, erano presenti tutti e di tutti i gruppi politici presenti in Consiglio Comunale, e alla fine è stato sottoscritto un documento-invito al Sindaco Santomauro di procedere alla relativa ratifica in giunta degli atti, per altro già discussi in una precedente riunione dei capogruppo al Comune, con i relativi consiglieri, facenti parte della Commissione Toponomastica.
La commissione tra l’altro, sempre all’unanimità, ha invitato il Sindaco a dare precedenza nell’intitolazione di vie, piazze e larghi, ai cittadini battipagliesi che, con il loro impegno abbiano lasciato traccia di sé, nei vari settori della vita pubblica e sociale, suggerendo di attribuire un posto di riguardo ai Sindaci, che hanno contribuito a dare uno sviluppo moderno alla Città di Battipaglia .
La decisione della 4^ Commissione quindi ha dato impulso ad un problema attuale ma ha fissato anche delle regole tanto che il primo ad essere soddisfatto è stato proprio Adolfo Rocco che ha formulato la proposta, il quale ha rilasciato la seguente dichiarazione: “La grande risposta unitaria dei colleghi consiglieri dimostra l’a dovuta attenzione per un progetto da anni incompiuto,non si può continuare sulla spinta del momento a mettere ordine sulla toponomastica. Ritengo necessario dovere indicare alle generazioni più giovani,ile radici del nostro territorio,sviluppatosi grazie al sacrificio di illustri concittadini Non ci appartengono più nomi lontani dal nostro Sud (via Domodossola-via Novara,via Forli etc),è ora di dare spazio ai reali protagonisti del territorio della Piana del Sele”.
Anche se la Commissione ha dato dei suggerimenti, c’è da scommettere che la questione non si è conclusa, si sono risvegliati i “rigurgiti” e ogni occasione è buona per parlarne e per metterci una pietra sopra, salvo a fare attenzione a non farla sporcare di sangue, ancora troppo fresco.
Complimenti alla 4^ commissione e in particolare ad Adolfo Rocco. Finalmente trionfa un minimo di verità storica. Ed è anche giustissima la proposta di modificare la toponomastica eliminando nomi del nord leghista.
abbiamo tanti personaggi illustri al sud e nei nostri paesi che,veramente meritano un nome di strada,di piazza,ecc. da additare alle giovani generazioni