Dichiarazione del Direttore Generale dell’AOU Ruggi di Salerno dott. Vincenzo D’Amato, sull’Ordinanza del Gip di sospensione del Cardiochirurgo Coscioni.
E tra favorevoli e contrari, solidarietà e condanna, arrivano le dichiarazioni: del Consigliere regionale Tommasetti della Lega “Avevamo ragione noi“; e del Prof Polichetti Uil-Provinciale “Non si attivi la macchina del fango nei suoi confronti“.
POLITICAdeMENTE
SALERNO – Le indagini della Procura di Salerno riguardano la morte di un paziente (Umberto Maddalo) operato al cuore, a seguito della quale fu dimenticata nel corpo una garza. Nella fattispecie il Gip ha firmato la misura interdittiva nei confronti del Cardiochirurgo salernitano Enrico Coscioni, (sospeso per 12 mesi dall’esercizio della professione), consigliere per la Sanità del Governatore della Campania Vincenzo De Luca e al tri 4, rilevando gravi indizi di colpevolezza a loro carico.
La vicenda ha fatto scalpore e ha suscitato diverse reazioni: contrarie e di condanna da parte di taluni e specie appartenenti alle varie opposizioni al Governatore De Luca; moderate e affidate alla cautela da parte degli altri e tra questi il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona Vincenzo D’Amato che ha dichiarato:
«Resto alquanto basito dell’emanazione di questo forte provvedimento che scaturisce da un quadro indiziario giudicato dal GIP ‘grave’, e che coinvolge il dott. Enrico Coscioni, Direttore del Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare, e ben altri 4 medici di questa Azienda. Mi auguro che i cinque sanitari indagati, siano ascoltati al più presto, e riescano a chiarire la propria posizione, fornendo ulteriori elementi utili alle indagini e che l’intera vicenda, al momento ancora in fase istruttoria, possa essere definita al più presto. È altresi’ evidente, – conclude D’Amato – che il dispositivo non può non ripercuotersi sulle attività di cardiochirurgia per le quali il Ruggi è a tutt’oggi, struttura di rilievo nazionale, alla quale gli assistiti, provenienti non solo dall’ambito provinciale, continuano a rivolgersi con fiducia».
«Sorpreso ed amareggiato del provvedimento interdittivo, – si è detto il Dott. Enrico Coscioni che ha così commentato il provvedimento che lo ha colpito – presenterò nel più breve tempo possibile al gip per fornire tutti gli elementi a mia discolpa. Rimango fiducioso nella magistratura essendo convinto di poter chiarire completamente la correttezza del mio operato”.
Il quadro indiziario ricostruito dal giudice dovrà in fase processuale, previo le opportune indagini, trovare conferma nei successivi gradi di giudizio nei quali gli indagati potranno articolare le loro difese, fermo restando la presunzione di innocenza, fino a sentenza definitiva di condanna, intanto il Consigliere regionale Aurelio Tommasetti ha tenuto a precisare: “Avevamo ragione noi” – e poi ha aggiunto – “Il presunto caso di malasanità che lo ha coinvolto obbliga il professore Coscioni a farsi da parte”.
“Siamo come sempre per la presunzione di innocenza – precisa Tommasetti – La questione però va ben oltre quello che sarà l’esito dell’inchiesta. Ricordiamo che un’eccellenza del Ruggi, che per decenni ha fatto scuola in tutta Italia, è stata sdoppiata prima e demolita poi per far posto a Coscioni, fedelissimo del governatore De Luca di cui è stato anche consigliere per la Sanità. Lo scorso anno il professor Severino Iesu e la sua intera equipe sono stati praticamente messi alla porta, vedendosi costretti a portare altrove le loro professionalità. Una nostra battaglia che ho portato avanti come consigliere regionale, un declino di cui finora nessuno ha voluto o saputo rispondere”.
“Di recente – ricorda e conclide il Consigliere regionale della Lega Aurelio Tommasetti – il dottor Coscioni ha ricevuto l’incarico di professore a contratto nella mia Università di Salerno, con l’insegnamento che era in passato ricoperto proprio dal professor Iesu. Anche su questo occorre un immediato passo indietro, per non ledere ulteriormente la reputazione del nostro Ateneo”.
Rispetto al caso Maddalo e alla sospensione di 12 mesi dall’esercizio della professione medica del Cardiochirurgo Enrico Coscioni, interviene nella sua doppia funzione di medico e collega dell’AOU Ruggi di Salerno e di rappresentante sindacale come coordinatore Provinciale del comparto materno-infantile della Uil Fpl Salerno Mario Polichetti il quale ammonisce: “Non si attivi la macchina del fango nei suoi confronti“. – e aggiunge solidarietà e considerazioni – “Il professore Enrico Coscioni è una figura di riferimento per la sanità salernitana, e ci auguriamo che possa tornare presto a svolgere il suo ruolo di primario nel dipartimento di Cardiochirurgia. Riconosciamo il suo impegno e la sua competenza che hanno contribuito in modo significativo al miglioramento della qualità delle cure nella nostra provincia”.
“Chiediamo che la sua lunga e proficua carriera non venga offuscata da una inutile macchina del fango. È fondamentale considerare il suo contributo positivo e continuare a sostenere il progresso della sanità locale e non solo“. – conclude il Prof. Mario Polichetti Direttore del Reparto Gravidanze a Rischio dell’AOU Ruggi, rappresentando la sua solidarietà come collega e sindacalista oltre che a Coscioni anche ai sanitari Francesco Pirozzi e Aniello Puca e ad altri a vario titolo coinvolti – “Chiediamo che la sua lunga e proficua carriera non venga offuscata da una inutile macchina del fango. È fondamentale considerare il suo contributo positivo e continuare a sostenere il progresso della sanità locale e non solo”.
Salerno, 7 febbraio 2024