La Giostra parte dal Centro Elaion e riporta Eboli nel Medio Evo, tra dame e cortigiani in costume. 800 figuranti mettono la disabilità al centro della rievocazione storica.
Barbara Chiappini nelle vesti della Principessa Ana De Mendoza. De Vita è Roberto il Guiscardo.
EBOLI – 19 settembre 2010 – Riparte anche quest’anno la Giostra Medievale. La manifestazione è alla sua 14^ edizione, e di scena è sempre l’Elaion e i suoi straordinari ospiti. L’evento ci riporta in un particolare periodo storico, che gli ebolitani non hanno mai percepito come nemico, pur essendo caratterizzato da conquiste e da passaggi di conquiste, tanto che vanno fieri del sodalizio Spagnolo che lega questa comunità a quella più lontana di Pastrana in Spagna.
La folla ha accompagnato la sfilata fino al palco, nella Piazza pricipale. Erano in costume anche le autorità: il Sindaco di Eboli Martino Melchionda, il Presidente del Consiglio Comunale Luca Sgroia, gli Assessori Remo Mastrolia e Carmine Magliano, che hanno accompagnato la bellissima Barbara Chiappini nelle vesti della Principessa di Eboli Ana De Mendoza. Sul palco poi si sono aggiunti anche il Consigliere Provinciale Massimo Cariello, l’Onorevole Carmelo Conte e il Senatore Alfonso Andria, che facevano da ale alla “Principessa” Barbara Chiappini e al “Guiscardo” Cosimo De Vita.
Una Città intera e migliaia di visitatori che hanno assistito all’evento rievocativo. Eccoci tutti proiettati nei secoli addietro e al suono dei tamburini, dei trombonieri, giocolieri dame e cavalieri, tra i colori degli sbandieratori, provenienti da tutt’Italia è incominciato lo spettacolo. Un momento straordinariamente magico è stato quando si sono esibiti i giovani sbandieratori del Centro Elaion e il coro dell’Elaion, ma anche quando Massimo, un ospite del centro, purtroppo orfano, ha letto una lettera scritta per sua madre. Un momento di grande commozione ma anche di gioia, e la manifestazione di oggi è un modo diverso e ben riuscito, di mettere al centro di ogni cosa la diversità.
A tale proposito, anche alla luce del grande impegno in termini di tempo, di lavoro e di risorse il Presidente De Vita ha sottolineato: “Questo è stato possibile grazie ad un progetto che vede come primo obiettivo l’integrazione e che coinvolge a pieno, operatori, ospiti e la comunità cittadina. Non è niente di eccezionale, rientra nelle finalità del Centro. Ci si dovrebbe meravigliare se questa o altre iniziative del genere non si facessero”. In effetti gli ospiti del Centro Elaion sono familiari a tutti, vivono e partecipano attivamente alla comunità cittadina, e ormai ne fanno parte a pieno titolo, specie pensando a Massimo e specie se sappiamo coinvolgerlo per non lasciare solo lui e il centro che lo ospiata.
Nella storia, la Principessa di Eboli era una donna bella ma “orba”, che tra l’altro, non faceva mistero della sua “menomazione”, tanto che nemmeno in un ritratto volle nasconderla. La Principessa con il suo modo di fare riusì a stabilire un rapporto forte e duraturo tra comunità diverse come quella di Eboli e di Pastrana, quindi italiana e spagnola. Il legame, oltre che storico è anche in questa fierezza che accomuna quella donna straordinaria a quelli altri, altrettanto straordinari che il Centro Nuovo Elaion ospita. Sono passati secoli e ancora non siamo riusciti a non considerare “diversi” i nostri figli più sfortunati.
La 14^ Giostra medievale con i suoi oltre 700 figuranti “Porta Santa Caterina”, accompagna la giostra medievale di Eboli al via, a stupire ancora una volta gli spettatori e quanti, e tanti altri, che si sono riversati in città per ammirare gli abiti sontuosi, cavalieri e nobildonne, con un pizzico di invidia per non aver vissuto quei tempi. Anche quest’anno come ogni anno è riescita a coinvolgere l’intera Città e a portare all’ordine del giorno le “disabilità”. Tamburi, chiarine e il volteggiare di bandiere del gruppo sbandieratori
Quest’anno come al solito in contrada Tavoliello, la sede del Centro Elaion, c’è gran fermento. Il centro di riabilitazione Nuovo Elaion si è preparato al grande evento, azionando la sua formidabile macchina operativa.
Si racconta di uomini d’arme, di Roberto il Guiscardo (interpretato dal Presidente dell’Elaion Cosimo De Vita), di conti e duchesse, ma tra le dame che sfilano austere un posto d’onore viene concesso alla principessa d’Eboli Ana de Mendoza della corte spagnola. Non poteva esserci Principessa più bella della Barbara Chiappini ad indossare per la XIV edizione i panni della prima dama. La nota show girl è stata ospite del Centro, e per l’occasione, ritenendo la manifestazione un momento di grande integrazione e volendo dare un suo contributo, non ha percepito nessun compenso, mettendo in evidenza con questo gesto le sue qualità umane e professionali, ma anche la valenza della manifestazione come grande momento di civiltà.
Per Cosimo De Vita : “La Giostra Medioevale non è solo spettacolo, ma l’esempio più innovativo di recupero ed integrazione sociale sul territorio delle persone diversamente abili. In quanto tale, quindi, rappresenta il momento più significativo del costante ed umano lavoro che il Centro Nuovo Elaion compie quotidianamente in favore dei suoi ospiti portatori di disabilità psicofisiche per conseguire l’obiettivo del percorso di riabilitazione unendo due momenti: l’ integrazione sociale e l’ alto livello di qualità della vita”.
Ad Eboli c’è l’unico gruppo di sbandieratori in Italia composto da persone diversamente abili. La manifestazione è arrivata al culmine con la esibizione del Coro dell’Elaion anche questo interamente formato dagli ospiti del Centro Elaion diretti dal maestro Mario La Manna.
Non c’è che dire: una bellissima rievocazione. Ora tutto incomincia d’accapo. Si pensa già alla XIV edizione dell’anno prossimo.
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LA MANIFESTAZIONE
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Brevi cenni storici –
Quest’anno ricorre il 14° anno della Giostra Medievale. Un Corteo Storico che, al suono di tamburi ed archibugi, rievoca la storia di Eboli a partire dal XI SECOLO a seguito della conquista della città da parte del Principe Roberto Il Guiscardo, sotto il quale il Comune di Eboli rimase fino alla fine del XVI secolo, epoca di Filippo II e della dominazione spagnola.
Ed è proprio in questi anni che il Comune di Eboli viene scelto dal Re di Spagna come sede di Principato e affidata al segretario di stato RUY GOMEZ DA SILVA, la cui moglie, ANNA DE MENDOZA, a seguito del quale, divenne Principessa di Eboli .
Per la prima volta quest’ anno si inserisce nello scenario storico anche la figura del noto concittadino Pietro da Eboli che tanto amò il paese,raccomandalo all’ Imperatore Enrico VI per difenderla dai feudatari.
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L’evento
La giostra “ospita sbandieratori e tamburini, dame e cavalieri, arcieri e uomini in arme, falconieri, giocolieri, pistonieri, ma soprattutto vanta l’unico gruppo di sbandieratori in Italia composto da persone diversamente abili” . E” stata da sempre concepita come una grande festa collettiva, e il Centro Elaion attraverso la Giostra vuole arrivare ad un coinvolgendo dell’intera Città, facendo partecipare i suoi “ospiti”, quelli di altre realtà e dei vari Centri di riabilitazione della Regione Campania, nonché tanti altri gruppi provenienti da tutt’Italia, con cui condividere gioie ed emozioni e favorire sempre più una concreta integrazione dei ragazzi nel tessuto sociale, sperando che il sodalizio diventi sempre più forte ed arrivare a quella famosa “parità” che non li farebbe più sentire “ultimi”.
Per la XIV edizione della Giostra hanno partecipato complessivamente 700/800 figuranti che sono partiti in corteo che ha mosso i suoi passi dal Centro Nuovo Elaion, sfilando per le strade della città di Eboli, e confluendo alla fine nella piazza della Repubblica, nella quale si sono svolte, in una vera festa di colori, di coreografie, di luci, di suoni, giochi e rappresentazioni, tutte le rappresentazioni.
Alla testa del corteo c’è il Presidente Cosimo De Vita, nelle vesti della figura storica del principe Roberto il Guiscardo al cui seguito hanno sfilato in abiti dell’epoca rigorosamente riprodotti, in uno scintillio di colori, i vari gruppi partecipanti, la Principessa di Eboli Barbara Chiappini, nelle vesti di “Anna De Mendoza” e il Principe “Ruy Gomez De Silva” su di una carrozza d’ epoca a tiro di cavalli.
Giunti in piazza i gruppi presenti si sono schierati in circolo per esibirsi, al termine delle quali si è proceduto alla premiazione dei presenti.
Non poteva esserci attore migliore ad interpretare le
vesti di Roberto il Guiscardo,il presidente dell’E…C,D….,rappresentando bene e anche nell’orgoglio il personaggio conquistatore del medioevo .Allo stesso modo e specialmente sul palco i conquistatori di Eboli hanno recitato bene i ruoli mascherando bene congiure e conflitti tra maggioranza ed opposizione in uno scenario ben archittettato per confondere gli spettatori dai problemi reali dando un immagine di politica locale benefattrice della popolazione. E come un grande Mecenate del tipo “LOrenzo il Maglifico”C. D. ricuce le controversie e rassicura il popolo, Questo è la vera trama della Giostra medievale ,allo stesso modo si fa oggi “io sono il padrone ,io decido chi far lavorare ,io l’unico ad Eboli a dar da mangiare a circa 300 persone ( questa sembrerebbe la stima) “quindi io dico me ne frego”
I disabili , la cultura e costoro al centro della societa moderna per integrarli sono cose che non hanno nulla a che fare con tutto questo.
Chi gestisce fondi pubblici ha delle grosse responsabilità ,non puo decidere tutto anche chi far lavorare.
Ripeto in modo consapevole che i disabili sono una parata da facciata,costoro sono disabili 365 giorni l’anno quindi la parata medievale è da considerarsi come fatto completamente estraneo ai disabili.é’ un po come gli inseganti di sostegno,spesso risultato di un circuito affaristico e vizioso per approdare al corso attraverso meccanismi di comprovendita manco farlo a posta organizzati da enti morali e finanziati dallo stato per poi accedere al posto di sostegno,che ripeto spesso immotivato in colui che interpreta il ruolo. E allora di che parliamo .,lasciamo stare i disabili ,in questo modo offendiamo noi stessi.
Per Gino da Eboli –
La Giostra che ormai ha compiuto 14 anni, è diventato oltre che un appuntamento importante, un evento che non si presenta affatto come quello che descrivi , anzi è l’esatto contrario. Sono anni che sul Centro Elaion sono puntati riflettori e “cannoni”, per cercare di cogliere in fallo quella struttura e il suo Presidente De Vita, che sicuramente non è “Padre Pio” e non mi riguarda, e sono anni che pur di puntare i riflettori e i “cannoni” si lascia molte altre zone in ombra, anzi in un buio pesto.
Strutture come l’Elaion in provincia ce ne sono a decine e in regione ti lascio immaginare. Sono gestite da privati, da società, e da cooperative come la stessa Elaion, ma purtroppo le altre strutture non scendono per le strade e non organizzano attività del genere o attività ludico- ricreative che mirano al coinvolgimento dei disabili ma coinvolgendo la città in cui vivono. Noi stessi conosciamo la maggior parte di quelle persone sfortunate, giovani o meno giovani, perchè vivono una vita sociale di tutto rispetto, pur essendo “ospiti”, uso questo termine perchè è confacente al loro stato, del Centro Nuovo Elaion. In molti casi indipendentemente dalla gravità delle loro disabilità sono stipati in quattro muri e li rimangono estranei a qualsiasi processo sociale, passivi rispetto a cure o terapie che senza il calore umano e l’affetto sociale ed ambientale non hanno lo stesso risultato.
Dietro questa o altre manifestazioni c’è un lavoro di tutto rispetto che coinvolge anche i disabili, naturalmente al loro livello di collaborazione possibile. E’ un lavoro che impegna decine e decine di persone per mesi interi, nello studio degli abiti dell’epoca, delle armi, della scelta dei tessuti, dei complementi, della sartoria della confezione, della realizzazione delle divise, dei cappelli e addirittura delle scarpe, oltre che artisti, parrucchieri, estetiste, disegnatori e tutta una miriade di piccole professioni, che per quel che mi risulta, sono reperibili tra i dipendenti stessi, così come nel reperire questi materiali guadagnano decine di negozianti ed imprenditori. Gli ospiti hanno partecipato, compatibilmente al loro livello di capacità e competenze alle varie attività, amorevolmente assistiti.
Mi si dirà, ma quelli sono soldi pubblici? ebbene si sono soldi pubblici. Quindi queste cose rientrano in progetti specifici di socializzazione ed integrazione oltre che economicammnte validi perchè realizzati senza scopo di lucro.
A quella domanda iprima di rispondere ancora con un’altra domanda, osservo che il tutto rientra nella normalità dei loro compiti istituzionali: ma allora, perché non lo fanno anche gli altri Istituti o centri? Non operano forse anche loro nello stesso regime e non usano anche loro i soldi pubblici?
Ebbene potrei continuare ancora, ma mi fermo sulla giostra per parlare del Centro. Tutte le volte che sono andato in quel centro ho notato continui cambiamenti naturalmente in meglio, modernità e funzionalità delle strutture, ampliamento delle stesse, e come al solito, da ficcanaso faccio domande e le risposte non credo siano tutte “manipolate”, anche perché si tratta di visite improvvisate.
La ragione forse sta nel fatto che si tratta di un cooperativa, che innanzi tutto non conosce difficoltà dal punto di vista della erogazione degli stipendi, ma che anzichè morire su se stessa, reinveste nella struttura stessa, investe gli utili che ci sono, e ci sono e come, migliorandola continuamente.
In quella struttura non esistono gli straordinari. Così come nella malaugurata ipotesi un giorno dovesse cessare la propria attività, l’intera struttura sarebbe patrimonio di pubblica utilità.
Non stiamo parlando del “paradiso”, stiamo parlando di normalità, di doveri. Di quello che poi fa il suo presidente o quelli che sono i massimi dirigenti dell’Elaion, interessa ben poco se non nella parte pubblica e negli atti amministrativi pubblici, così come è irrilevante del come si arruola il personale, anche perché con le regole che ci sono il personale deve avere determinati requisiti, e spero sia così, allo stesso modo sicuramente si faranno colloqui che anche in questo caso avranno delle regole.
L’impegno politico, anche questo è relativo, in un’italia dove c’è la più grande anomalia da conflitto di interessi quale sarebbe lo scandalo. In quella struttura nelle ultime elezioni amministrative erano una ventina i candidati che a vario titolo operano sull’Elaion.
Quello che importa è che quella struttura funzioni, che gli ospiti siano assistiti e trattati bene, che risponda ai canoni della correttezza e dal punto di vista del lavoro e dal punto di vista della gestione, che le maestranze ricevano puntualmente uno stipendio e che vi siano professionalità valide. Il resto è solo aria fritta.
Per quanto mi riguarda il giudizio è positivo ma se dovessi malaugurata cambiarlo a seguito di notizie che non siano illazioni, verificate e verificabili che non attendono a tutte quelle caratteristiche di cui innanzi, ebbene sarei io il primo a farne una battaglia pubblica.
Una manifestazione importante quella organizzata dal Nuovo Elaion…complimenti.
A questo punto credo che Eboli debba prendere atto di questa realtà invidiata in tutta la Regione e iniziare ad una partecipazione attiva di tutta la città, per farne un attrazione di fine estate. Commercianti, cittadini, ristoratori ecc. ecc. dovrebbero già dal prossimo anno partecipare in MODO ATTIVO con piccole azioni di collaborazione, facendo vivere anche per una intera settimana e chiudere con il rituale della sfilata. Portando inesorabilmente migliaia di turisti, curiosi e tanti appassionati di questa unica ed originale sfilata .
Rinnovo i complimenti a tutti gli organizzatori e al Centro Elaion
Evento indiscutibilmente suggestivo. Mi ha partcolarmente colpito il silenzio della gente assiepata lungo le strade, nessun applauso, nessun particolare coinvolgimento del pubblico se non in piazza ed opportunamente sollecitato dal presentatore: è forse segno che non bastano più manifestazioni del genere per distogliere la gente dai pensieri assillanti che si stanno preparando per questo autunno molto caldo? “Pane e divertimento” dicevano i romani ma qua di impero e di imperatori non ce n’è neanche l’ombra.
In quel periodo ai cittadini romani, vessati da gabelle e sfruttati in ogni modo, venivano addolciti con spettacoli di ogni tipo che avevano lo scopoprecipuo di distrarre ed indurre la gente a non pensare. Ad Eboli non credo si possa giungere a questo perché il fondo è ormai stato raggiunto e nulla potrà distoglierci da tutto questo. Quelli che si immaginano imperatori in realtà sono solo una parodia di se stessi. Non credo che basti una festa in maschera perché il giudizio su di loro cambi immutato. Per alcuni di loro la cronaca locale ce li ha descritti in maniera ben diversa da come hanno voluto apparire.
Non lasciatevi fregare da feste e festicciole. Divertitevi ma rimanete sempre vigili.
Armando
Ma perchè non hanno messo una benda sull’ occhio della Chiappini? Così faceva la orba come Ana de Mendoza: sarebbe stata anche più figa e meno confezionata. La manifestazione nell’insieme era bella. Ma le comparse, per chi conosce Eboli, non meritavano applausi. Gino da Eboli è stato esaudiente.
Admin, sai che ti apprezzo molto. Hai dichiarato che ti fermi a giudicare quello che vedi e fai bene, ti dico, perché se tu andassi oltre la sottile pellicola che copre questo “mondo di favola” ti accorgeresti di cose che certamnte non sconvolgrebero un uomo scafato come te ma certamente modificherebberoi tuoi giudizi.
L’iniziativa è lodevole, ci mancherebbe ltro, ma pensare che qualche schiopettata e delle bandiere che volano possano far inceppare gli ingranaggi di chi vuole continuare a pensare cene passa.
Ciao, Armando
Non ho mai chiesto il suo parere,per cui non si sforzi a renderlo visivo .
Non credo che il centro Elaion sia un centro teatrale ,quindi gli sforzi organizzativi come lo studio dei costumi ,la sartoria e le comparse non c’entrano o perlomeno dobbiamo sapere di che parliamo del centro elaion o di cine citta.Il fatto che gli ospiti vengono seguiti è il minimo visto che i finanziamenti arrivano in abbondanza. Le competenze degli operatori ,dobbiamo fidarci di che cosa, visto che la legge sul privato non impone bandi di concorsi ne assunzioni attraverso graduatorie o bandi pubblici. Ma i fondi sono pubblici e sono anche miei visto che pago le tasse.Le due cose non stanno insieme in tutte le loro sfumature la gio stra è spettacolo ma se associata come benevolenza e rinnovamento della struttura e della metodologia terapeutica integrativa sono stronzate .Qui bisogna ristudiuare la psicologia la pedagogia e quant’altro ma comunque i conti non tornano. Per quanto riguarda la partecipazione del paese è un suo parere personale ,Eboli è stato bloccato per la mole della sfilasta,ma questo non significa che abbia avuto un riflesso positivo culturale sul paese.Se poi si vuol parlare di finanza e capitali accumulati lascio questo agli inquirenti e all’ufficio dell’entrate l’arduo compito. tutti sanno ad Eboli ma sopratutto vedono le finanze di i operatori e non c’è piu sordo di chi non vuol sentire,
Ma non prendiamoci in giro, i centro di cura e riabilitazione mentale e sociale non hanno padroni non si pagano sopratutto con fondi pubblici accumulando tesori,ne imponendo qualsiasi forma di potere.Che altri fanno peggio nel territorio non è una misura di paragone ,
Di cultura ma non so dove incontrarla in quella parata di ciechi e di sordi.
Le manifestazioni culturali ben vegano quando sono tali senza nessuna misitficazione o interesse di parte.
Il lavoro la professionalita di assistenza sono cose diversee basta o li si sanno fare e vengono pagate oppure si sta acasa e non chiedere soldi pubblici altrimenti preferisco non pagare le tasse per queste cose .Ripeto i disabili sono persone al disopra di noi ,ma per poter operare con loro c’è bisogna di professionalita predisposizione di personalita e competenze specifiche,i soldi sono l’ultima cosa.
Spero di non essere frainteso altrimenti divento irritante.
Scusatemi umilmente saluto.
Per Gino da Eboli –
Mi sto sforzando a cercare di comprendere quali siano le motivazioni per le quali leggo nel tuo post un minestrone di cose dette proprio per essere contro e basta.
Prima di tutto devo precisare che il mio non è un parere ma è un intervento, e certo non posso chiedere il permesso per farlo. Detto ciò con tutte le cose che hai detto non solo puoi essere frainteso ma addirittura puoi essere denunciato, nella parte che hai scritto e che riporto virgolettato e del quale mi dissocio e ritengo il mio blog completamente estraneo: “Se poi si vuol parlare di finanza e capitali accumulati lascio questo agli inquirenti e all’ufficio dell’entrate l’arduo compito. tutti sanno ad Eboli ma sopratutto vedono le finanze di i operatori e non c’è piu sordo di chi non vuol sentire”,.
Credo che ognuno deve fare il suo, tu vorresti riscrivere la sociologia e la psicologia a modo tuo e come vorresti tu, purtroppo per te e fortunatamente per i disabili, si applicano altri studi che vedono anche iniziative di questo tipo nei metodi di integrazione-socializzazione.
Ti puoi irritare quando vuoi, ma non puoi per questo imporre farneticazioni, che a mio avviso sono spinte solo livore e rabbia, che sortiscono tutto un altro effetto. Tu stesso ti sei date le risposte e nonostante tutto cerchi di mettere in cattiva luce metodi e personale, ma con quale competenza e con quali tesi non è dato saperlo.
La discussione e i punti di vista sono rispettabili solo se sono corretti e basati su fatti concreti.
Ripeto per quanto mi riguarda quel centro funziona e funziona bene, e non ho detto affatto che se altri fanno peggio questo va bene.
Ho detto che fanno quello che il dovere e la legge vuole, quindi rientrano nella normalità.
In ogni caso dietro questa manifestazione , ben riuscita, si è messa in moto una economia oltre ad avere una finalità sociale di grande rilievo, fosse anche per ricordare a tanti, che invece dimenticano, che ci sono persone che hanno bisogno di aiuto e che bisogna darlo senza se e senza ma.
Tra l’altro ci sono delle regole e ci saranno anche dei controlli, fare i controllori dei controllori dei sospetti senza avere ne le competenze, ne il titolo, e ne l’autorità è negativo, così come non è corretto buttare denunce in anonimato.
Io consento l’anonimato, e mi batterò sempre che non venga violato, ma non apprezzo affatto chi vuole fare denunce senza metterci il nome ed il cognome. Ho detto più volte che se uno non ha il coraggio di esporsi, basta fornire le giuste prove documentate e documentabili anche in privato e farò il possibile, anche le barricate per ristabilire la verità.
Chi al contrario invece pensa di denunciare stando nel buio, non è un esempio, ma in ogni caso posso sempre fornire alla Polizia postale le tracce.
Un ultima cosa, la discussione è bella e fa crescere, ma non si è obbligati ne ad esprimere il proprio punto di vista, ne imporlo agli altri, ne durare all’infinito pensando sempre di avere l’ultima parola.
BELLE LE MANIFESTAZIONI DELL’ELAION, SPERANDO SOLO CHE A STRETTO GIRO DI POSTA NON DEBBANO RIMPIANGERE I SOLDI PROFUSI IN LAZZI E VEZZI, VISTO I TAGLI ALLA SANITA’ PRIVATA COME unfortunely INDEROGABILI.vallo a spiegare a chi rischiera’ il posto!
colui che ha fame e sete sfama e disseta , colui che ha mangiato e bevuto non puo assolvere a questo compito perche non conosce la fame e la sete .
chi gioca deve giocare ed è disposto a vincere e perdere.
chi deve detenere l’imparzialità e la libertà di opinione ,per essere vero lo deve fare fino in fondo.
Un aggettivo usato nella lingua italiana piu volte e ripetutamente puo assumere significato diverso.
L’OFFESA è UNICA ANCHE SE PUO ASSUMERE FORME DIVERSE.
iL RICATTO è L’ARMA PER REPRIMERE LA DEMOCRAZIA ,NO GRAZIE NON CI STò, ME NE VADO.
Incognita. Non so a chi ti riferisci quando parli di “ricatto come arma per reprimere la democrazia”. Se scrivend quella cosa hai pensato alla stessa persona a cui penso io, mi trovi al tuo fianco.
..se è lo stesso siamo in tre! la fame aumenta, ma lo stato di torpore che inibisce il popolo pure……”panem et circenses”
Ci sono persone che, pur di ingraziarsi il Signore degli anelli e riceverne benevolenza e forse qualcosa in più, per lui ne hanno fatte di strade e tutto alla luce del sole (di giorno) e di bei lampioni di notte.
FEST PO POPOLO/
NUN STAMM O MEDIOEVO/
PUTISS APPARA’ ALMEN I FUOSS/
CA M ZOMP SEMP O STEREO
Ke fine ke ha fatt Eboli. Lavorano i ragazzi di famiglie ke nn hanno problemi invece di far lavorare ragazzi ke ne hanno veramente necessità di lavorare! Ragazzi ke grazie a raccomandazioni lavorano all elaion …………………….. VERGOGNA -VERGOGNA-VERGOGNA Politica solo Truffa e Menzogne!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!