Pronto Soccorso al collasso e futuro dell’Ospedale di Eboli. FP CGIL e UIL FPL firmano congiuntamente una richiesta di accesso agli atti.
Unità sindacale per osservazioni e proposte alla luce del redigendo Atto Aziendale dell’ASL Salerno, a difesa di occupazione e disponibilità di posti letto e a salvaguardia della sanità dell’area del Sele.
POLITICAdeMENTE
EBOLI – La CGIL FP e la UIL FPL di Salerno, con una nota congiunta a firma del Segretario Generale FP CGIL Antonio Capezzuto, e del Coordinatore Provinciale UIL FPL Vito Sparano, hanno inoltrato alle direzioni sanitaria e amministrativa dell’ospedale di Eboli e dell’ASL Salerno una richiesta di accesso agli atti.
Nello specifico, i sindacati hanno chiesto di conoscere relativamente al presidio di Eboli:
- i reparti e i Servizi realmente attivi, con notazione di Laboratori o Ambulatori attivi;
- il numero dei posti letto effettivamente attivi, in relazione a quelli previsti dall’Atto aziendale e atti successivi;
- il numero dei dipendenti, suddiviso per ruolo (es. medici, infermieri, tecnici sanitari, OSS, amministrativi ecc) e reparto/ufficio;
- i servizi esternalizzati (es. servizio ristorazione, pulizie, ausiliariato, guardiania, portierato, digitalizzazione cartelle cliniche, manutenzioni, ecc.), e il numero degli operatori assegnati;
- eventuale esistenza di coordinamento della gestione dei posti letto, e l’allineamento automatizzato tra la loro disponibilità, gli accessi in ospedale dal Pronto Soccorso e i ricoveri programmati, teso a diminuire la congestione del Pronto Soccorso.
Capezzuto sottolinea che “le notizie sono indispensabili per formulare osservazioni e proposte alla luce del redigendo Atto Aziendale dell’ASL Salerno, a salvaguardia della sanità dell’area vasta del Sele, partendo dalla fotografia dello status quo, specie in relazione alla carenza di personale e al deficit provinciale di 344 posti letto ammesso recentemente dalla Regione, che è concausa della congestione dei Pronto Soccorso”.
Sparano precisa che “le informazioni servono per evitare che siano ulteriormente compromessi sia i Livelli Essenziali di Assistenza che il livelli occupazionali dai prossimi atti, sferrando il colpo definitivo all’ospedale di Eboli, e quindi all’economia dell’intera città, che abbiamo da sempre denunciato insieme alla necessità di adeguamenti strutturali e della pianta organica e di maggior confronto coi sindacati”.
Eboli, 8 febbraio 2024