Alta Velocità. Incontro in Comune con RFI e Italfer. Gli espropri vanno avanti

Alta Velocità ed espropri. Finalmente ma con un nulla di fatto, un primo confronto in Comune tra RFI, Italfer, Ministero ed espropriandi.

Si va avanti ma si spera nel ricorso al TAR. Il Comune con il Sindaco e l’assessore insistono sulle misure compensative. Ma arrivano le accuse del M5S con Venosi che avverte: “Non vi permetteremo di usare l’alibi RFI se le promesse non saranno mantenute!”

incontro-Alta Velocità – Eboli

POLITICAdeMENTE

EBOLI – La Vicenda degli espropri e dell’Alta Velocità sommersa e devastante per famiglie, territorio e città continua a tenere banco, va avanti con decisione e senza tentennamenti. L’opera si deve fare, costi quel che costi, e costa, costa e come. E quanto più può costare meglio è, se poi costa 5 volte in più ancora meglio. Che ci voleva, bastava spostarsi piu a valle, tanto nemmeno si ferma il treno AAVV a Eboli, e con un tracciato in superficie si sarebbe risolto un bel po’ di problemi, specie le fratture delle falde acquifere che attraversano i diversi strati del terreno. Invece no si procede caparbiamente con l’abbissamento del tracciato ferroviario. Meglio così, anche perché con un po di manovre, magari qualche subappalto “conveniente” si può guadagnare di più, poi sempre magari se si fa qualche variante in corso d’opera guadagnano di più anche i tecnici, fesso chi viene espropriato e fessi noi tutti cittadini che ci addobbiano con i “ristori”. E i danni perenni? Possono mai essere compensati? Ci vuole un bel coraggio per ritenersi soddisfatti. 

E così ieri si è tenuto presso l’aula consiliare di Eboli, quello che sarebbe “un primo tavolo di confronto” tra i cittadini ebolitani soggetti agli espropri per la realizzazione del lotto 1A Battipaglia – Romagnano al Monte dell’alta velocità”. Incontro (sic) ottenuto su sollecitazione del Sindaco Mario Conte e dell’Assessore Salvatore Marisei con i rappresentanti di Rfi, Italferr e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, i quali hanno incontrato gli espropriandi per dare loro i chiarimenti richiesti e procedere con maggior trasparenza alle operazioni necessarie. Dopo anni il primo incontro. Straordinario. 

Bene, bravi, bis diceva Petrolini

Fermo restando – ci informa la nota comunale che, quasi ad annunciare la capitolazione ci si affida alle sorti dell’esito della Magistratura Amministrativo – che tutte le parti in causa, Comune di Eboli per primo, sono in attesa dell’esito del ricorso al Tar avverso il tracciato proposto da Rfi per la linea ferroviaria dell’alta velocità, si è ritenuto necessario chiarire alcuni aspetti della procedura. – E il Governo, i Ministri, i Parlamentari, la Regione, che fanno, si affidano al sonno più profondo. E chi di loro ha il coraggio di contrariare questi colossi? Conigli. Per farlo ci vogliono gli zebedei. 

Eboli-incontro-AltaVelocita

Come si è svolto l’incontro? Nella prima parte della giornata Sindaco e Assessore hanno incontrato i tecnici per un confronto “serrato” sulle opere compensative da attuarsi sul territorio per mitigare l’enorme impatto ambientale dell’eventuale realizzazione dell’opera. L’Amministrazione ha ribadito che le cifre messe finora in campo non sono sufficienti e che bisognerà rigenerare i due quartieri che verranno stravolti dalla linea ferrata, incidendo sull’intero assetto della programmazione urbanistica comunale. Il confronto su questo tema proseguirà nei prossimi giorni, dopo le necessarie valutazioni delle parti in causa.

Dalle prime battute è emersa la volontà di Rfi di venire incontro alle esigenze del territorio. – Mo bisogna vedere in che modo Rfi puo venire incontro alle esigenze della Città. Figuriamoci. Se ci fosse stata una minima intenzione avrebbero dapprima coinvolto i territori, atteso che Governo, parlamentari e Regione coraggiosamente si sono girati dall’altra parte. 

Nel pomeriggio poi il “confronto” è continuato con i cittadini. È proprio sul territorio di Eboli, infatti, che avverrà la maggior parte degli espropri e degli abbattimenti per realizzare il tracciato sommerso dell’AAVV, interessando in particolare i due quartieri di Pezza delle Monache e Casarsa, entrambi ormai urbanizzati e densi di abitazioni uni o plurifamiliari perlopiù circondate da terreni e giardini.

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A spiegare le procedure consentite dalla legge (Secondo loro) e tentare di rassicurare i cittadini sono stati gli ingegneri Marco Marchese di Rfi, Tommaso Martellucci e Stefano Talamoni di Italferr. 

Sono stati chiariti – ci informano – i seguenti punti: Rfi ed Italferr eviteranno di far ricorso alla procedura ordinaria e agli espropri di urgenza nell’intento di raggiungere accordi bonari con i proprietari. Il prezzo di base dal quale si dovrà partire per le singole valutazioni verrà fuori da opportune indagini di mercato (ed è li che si scopre l’acqua calda) confrontando gli attuali prezzi di vendita sul territorio per abitazioni similari a quelle da abbattere. Nessun fondo o abitazione non direttamente coinvolto nelle demolizioni potrà restare intercluso (cioè senza accesso) neanche durante l’esecuzione dei lavori. Verranno conteggiate nelle offerte di cessione le migliorie effettuate prima che l’opera fosse approvata ed i pregi particolari delle abitazioni, comprese le pertinenze (giardini, garage e simili). Anche per i cosiddetti “frontisti”, coloro cioè che si troveranno a breve distanza dall’opera, vi saranno ristori economici che dipenderanno, appunto, dall’incidenza. In alcuni casi, dove l’esproprio è attualmente previsto solo per parte della proprietà verrà valutata l’opzione di un acquisto totale da parte delle ferrovie o, comunque, la svalutazione della porzione di proprietà rimasta e non utilizzabile o vendibile separatamente. 

I particolari e la risposta ai quesiti posti dai cittadini, su richiesta esplicita del Sindaco, verranno inviati da Rfi e Italferr – come sono buoni loro – in forma scritta onde evitare fraintendimenti e garantire i cittadini. 

Eboli-incontro-AltaVelocita

«Abbiamo avviato un’operazione di chiarezza e trasparenza – ha dichiarato il Sindaco Mario Conteper tutelare i nostri cittadini. In tal modo si potrà partire da basi comuni ed eque di trattativa per tutti. Ottenere per iscritto la risposta ai legittimi quesiti formulati sarà una forma di garanzia, così come aver fornito almeno parte delle risposte in una assemblea pubblica. Nessuno potrà mai risarcire il danno affettivo o morale di veder demolire ciò che si è creato con i propri sacrifici in una vita di lavoro, ma almeno tutti dovranno avere la possibilità di avere una nuova abitazione di valore pari a quella da lasciare. E’ stata assicurata una valutazione agli attuali prezzi di mercato e non in base alle cifre inizialmente previste al metro quadro ormai del tutto anacronistiche»

Erasmo Venosi

Ma ovviamente «un comunicato stampa dell’Amministrazione comunale, a una settimana dall’incontro di Roma e, alla vigilia dell’incontro con RFI. – fa sollevare le proteste del rappresentante territoriale del Movimento 5 stelle Erasmo Venosi il quale da tempo fa le pulci a RFI ritenendo sia – un comunicato, che fonda le rassicurazioni agli espropriati e al territorio sul sentito dire.

A parole. – insomma accusa Venosi attesso che non c’è – Nemmeno un banale Protocollo d’Intesa firmato con ministero delle infrastrutture e Rfi, che formalizzi impegni, risorse, scadenze. Una Spa RFI, che deve rispettare il piano finanziario che fa parte del Dossier Progetto di Fattibilità Tecnico Economico e, che coerentemente con il DPR 327/2001 fissa le procedure e il riferimento al criterio per assegnare un valore, per gli espropri.

Rispetto alle compensazioni ambientali, – fa notare Venosi – che da sempre si negoziano, in Conferenza dei Servizi decisoria svoltasi nel dicembre 2022, e che dal 2012 non possono eccedere il 2% del valore dell’investimento come da Codice Appalti. – di qui il rappresentate del M5S incalza – Incredibile l’esultanza che emerge da un comunicato stampa, che, di fatto sembra dare per scontato il giudizio negativo del Tar ad aprile prossimo. – prosegue ancora Venosi evidenziando come – Un ricorso nel quale evidentemente non credono nemmeno, a quanto argomentato e sottoscritto, ovvero l’arbitrarietà della scelta di RFI del corridoio autostradale alternativo, a quello tirrenico, che è parte del Corridoio Scandinavo Mediterraneo.

Corridoio componente delle reti europee di competenza della Unione europea, che lo aveva scelto nella decisione 1692/1996, ribadita nel Regolamento europeo 1315/2013 e, in atti del Governo e del Parlamento italiano come il DL 34/del 2020 e, nemmeno mutato nel DL 77/2021, che regolamenta il PNRR. Si parla – rileva ancora Venosi – genericamente di AV Salerno/Reggio Calabria e di Battipaglia/Potenza. Infine non nel PNRR inviato e, approvato dalla Commissione, che nell’Investimento 1.1 parla di collegamento Alta Velocità verso il Sud, destinando 4,64 miliardi e 1,58 miliardi per le connessioni diagonali, quale è la Battipaglia/Potenza/Taranto.

Solo nel gennaio del 2022 si apprende, che RFI ha scelto un tracciato diverso da quello lungo la costa. – sottolinea ancora Venosi evidenziando le carenze o le omissioni – L’Amministrazione ha firmato e creduto, in questa argomentazione e sconcerta questa esultanza di chi ha partecipato all’incontro senza firmare uno straccio di impegno su espropri, compensazioni e assurdamente nulla sui frontisti, figli di un dio minore. – e ancora – Nel comunicato si annuncia incredibilmente, che RFI ha accettato come compensazioni quanto richiesto.

Cosa ha richiesto l’Amministrazione?

Almeno il Consiglio ne conosce le richieste?

Sarete responsabili di quanto avete comunicato, sia sugli espropri che sulle compensazioni, – Accusa Venosi – tenendo conto, che la gara di appalto vinta dal consorzio contiene tutte le voci di costo contenute nel Piano Economico Finanziario, e che da alcune bisognerà derogare perché così RFI vi ha detto, a voce. – e il rappresentante territoriale del M5S Erasmo Venosi avverte – Non vi permetteremo di usare l’alibi RFI se le promesse non saranno mantenute!»

Eboli, 1 febbraio 2024

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