È dissesto idrogeologico. Sotto accusa RFI e cantieri Alta Velocità (Lotto 1A Battipaglia-Romagnano al Monte). Il M5S denuncia gravi irregolarità e incompetenza.
Il Progetto pieno di nebulose e illegalità va avanti. È “guerra” contro “LA SPECTRE”. Erasmo Venosi (M5S): “A Cittadini, Associazioni e Comuni viene negato ogni diritto”.
POLITICAdeMENTE
EBOLI – Mentre si attende ancora il Lotto “0”, quello che taglia fuori Napoli, Salerno e che con centinaia di chilometri di gallerie, attraversando parte dell’Appennino meridionale, laddove insiste anche la “Falda Meridionale“, congiunge Afragola, Baronissi, Vallo di Diano a Praia a Mare, il Lotto 1A Battipaglia-Romagnano al Monte, tra irregolarità e illegalità gravi e diffuse, incompetenze e carenze progettuali, va avanti. E più va avanti e più bisogna prendere atto che RFI non è più le Ferrovie dello Stato, ma una SPA privata che fa i suoi interessi, ma facendo razzia di danaro pubblico, sperando non accade come quello che è emerso dagli ultimi scandali che hanno travolto l’ANAS tra commesse, appalti e tangenti.
Intanto, mettendo da parte eventuali scenari e mantenendosi nell’alveo progettuale e procedurale, va ricordato che è da anni che POLITICAdeMENTE sta raccontando quello che oggi stanno facendo riemergere l’interrogazioni dell’ex Ministro Costa e della Sen. Bilotti che Erasmo Venosi a sua volta ne ha tratto una vera e propria denuncia, rilevando pericoli gravi di dissesti idrogeologici. Sono anni che abbiamo tentato di spingere le varie Amministrazioni Comunali (Cariello, Comlissariale prefettizia De Jesu, Conte) ad essere più attente circa il percorso del tracciato ferroviario, il quale incomprensibilmente si inabbissa (E qui la grave compromissione del sistema idrogeologico dei territori che attraversa), si affianca al tracciato ferroviario esistente, sebbene non vi sia una motivata necessità, se non quella di “mangiarsi soldi“, atteso che non deve osservare una fermata a Eboli, tra l’altro espropriando centinaia di terreni e una 50ntina di abitazioni, per poi riemergere e scavalcare strade, ferrovia esistente e Autostrada, invece che adoperare un tracciato più a valle che avrebbe implicato meni spese e fatto meno danni.
Avevamo suggerito alle Amministrazioni di effettuare delle indagine idrogeologiche lungo il tracciato progettuale, di un progetto che tra l’altro si paventó fosse stato stilato su GoogleMap, atteso che nessuno tra gli espropriati era stato coinvolto da RFI nell’accesso ai propri fondi per le indagini di rito, propedeutiche ad una corretta progettazione.
Con poche migliaia di euro le Amministrazioni, tutte silenti su questo tema, salvo poi a rincorrere i danni, ormai irreversibili, se si procede con qieste modalità e questo progetto, avrebbero potuto dimostrare quali fossero i danni reali all’Ambiente e al sistema idrogeologico, per convincere, non le Ferrovie dello Stato ma una Società Privata, che non risponde nemmeno allo Stato che l’ha formata, a realizzare un progetto che mangia più soldi di quanto potrebbe, facendo solo i propri interessi ma scontenti tutti, vieppiú aizzando i territori attraversati per nulla ascoltati e costringendoli ad opporsi ad una opera infrastrutturale che se fatta bene e concertata opportunamente potrebbe essere di grande aiuto al progresso dell’intero meridione.
Siamo al “fronte” di una “guerra” contro un “Mostro” quello che assume sempre più i caratteri della “SPECTRE” quella Società Internazionale che va contro gli interessi Nazionali. Di qui che fare, arrendersi o combattere? Combattere utilizzando la LEGGE.
«Il Ministero dell’Ambiente – scrive in una nota stampa Erasmo Venosi, responsabile territoriale del Movimento 5 Stelle – ha pubblicato sul sito VIA – VAS, la procedura di verifica dell’impatto ambientale del lotto 1 A, Battipaglia/ Romagnano, a seguito delle varianti apportate da RFI (Rete Ferrovie Italia). Varianti – aggiunge Venosi – ritenute da RFI “non sostanziali” e, quindi da non assoggettare a ulteriore verifica.
La Direzione Generale VIA-VAS – prosegue Venosi – nell’ambito della verifica di attuazione delle prescrizioni ha rilevato l’illegalità e, l’incompetenza di RFI a giudicare le varianti di notevole importanza, poiché interessano dissesto idrogeologico, frane, cantierizzazione, volume di terre scavate, acque superficiali due interrogazioni: Una come primo firmatario l’ex Ministro dell’Ambiente Sergio Costa; E, la seconda della Senatrice Anna Bilotti; entrambi del Movimento 5 Stelle, con le quali denunciavano le gravi irregolarità.
Infine – prosegue ancora Venosi nella narrazione di tutte le gravissime irregolarità – la diffida di cittadini ebolitani e del Cilento, a RFI, MIT e Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, a continuare nel procedimento senza rispettare la contestazione inviata a RFI dalla Direzione VIA nel giugno del corrente anno e riguardante nuovi e non valutati impatti ambientali.
A Cittadini, Associazioni e Comuni viene negato infine il diritto, a inviare le osservazioni al Ministero dell’Ambiente, nel tempo di 15 giorni che risulta dimezzato, sia rispetto alla legislazione comunitaria che al codice ambiente.
Inoltre, impossibilitati a farle per la mancata messa a disposizione, come da norma della documentazione sulla quale fare osservazioni. – conclude il responsabile territoriale del M5S Erasmo Venosi che con la sua ennesima denuncia ha inanellato sia nel merito che nella sostanza, una serie di irregolarità procedurali commesse da RFI – Lesione grave del diritto di partecipazione sancito dalla Convenzione di Aarhus e dalla legislazione comunitaria e nazionale».
7 gennaio 2024
Responsabile Territoriale Movimento 5 Stelle Erasmo Venosi