Dal programma degli investimenti della Sanità regionale, previsti 304 posti letto all’Ospedale di Battipaglia e un forte ridimensionamento del PO di Eboli.
“Una scelta scellerata“, per l’Amministrazione comunale che individua le responsabilità nelle politiche sanitarie del Governatore della Campania De Luca, della sua Giunta e in coloro che non hanno mai manifestato dissenso. Ma purtroppo non c’è più sordo di chi non vuol sentire, cieco di chi non vuol vedere, muto di chi non vuol parlare.
POLITICAdeMENTE
EBOLI – La notizia, sembra essere nuova, invece è vecchia ed è tanto vecchia che taluni se ne sono dimenticati, così come si sono dimenticati della poca incisività che hanno mosttato le ultime Amministrazioni comunali non esclua quella guidata dal Sindaco Mario Conte, la quale con le sue politiche ondivaghe alla ricerca di una “collocazione” nel firmamento politico che gira intorno al Governatore De Luca, alleandosi di volta in volta per poi allontanarsi o alleandosi a sostenere il Presidente della Provincia Franco Alfieri sia l’ultima volta che alle prossime elezioni provinciali del 20 dicembre prossimo, o sostenere attivamente, votando per Gianfranco Valiante alla ultime regionali, per poi sguinzagliare alle Elezioni politiche tutti i consiglieri di maggioranza nei vari partiti di destra, Lega compresa.
Per carità di patria non vogliamo ripetere le stesse cose e ricordare le tante “distrazioni” e i tanti “ritardi” e le tante “frenate” sulla Sanità e l’Ospedale di Eboli pensando e tenendo inutili consigli comunali, salvo poi ad incontrarsi “riservatamente” e senza la dovuta diffusione ora con De Luca, ora con il DG Asl Gennaro Sosto. Poca o nessuna incisività se non quella mostrata e portata avanti con passione da Rosa Adelizzi, una donna semplice ma coraggiosa che costrinse tutto il mondo politico a partecipare per attenuare la vergogna, pensando nel contempo di cavalcare, ma da fermi, l’iniziativa.
E ora, quale è lo stupore? Quello che si ricostruisce l’Ospedale di Battipaglia e si demolisce quello esistente?
Un progetto che vedrà la sua realizzazione come minimo in cinque anni. In cinque anni, passeranno 5 bilanci e almeno due programmazioni regionali e altrettante programmazioni Sanitarie, sperando che almeno quelle siano seguite e partecipate dalle varie amministrazione, in primis quelle di Eboli e Battipaglia, sostenendo la crescita omogenea del DEA Eboli-Battipaglia. La verità che in questi ultimi anni, rispetto alle politiche programmatiche, passiamo solo affermare che
purtroppo non c’è più sordo di chi non vuol sentire, cieco di chi non vuol vedere, muto di chi non vuol parlare.
«Il documento programmatico per il settore degli investimenti sanitari art. 20 legge 67/88 che a pag. 167 – si legge in una nota stampa dell’Amministrazione Comunale – ipotizza che nei 304 posti letto previsti per il nuovo ospedale di Battipaglia confluiranno quelli attuali dell’Ospedale di Eboli, depotenziando quest’ultimo a struttura sanitaria territoriale, costituisce l’ennesimo scellerato atto consumato in danno della Città di Eboli dal Presidente della Regione Campania, dalla sua Giunta e da tutti coloro che non hanno manifestato alcun dissenso rispetto ad una simile prospettiva.
Noi non ci piegheremo rispetto ad una programmazione, sebbene lontana dal realizzarsi, che intende porre fine ad un ospedale dalla centenaria tradizione medica ed infermieristica di grande eccellenza e professionalità, che ha sempre costituito un punto di riferimento per la sanità della Provincia di Salerno ed in particolare per l’assistenza e la cura degli abitanti della Valle del Sele. – prosegue la nota – Il documento programmatico della Regione Campania è del tutto illogico ed in contraddizione con l’attuale realtà dell’ospedale di Eboli, attualmente in via di potenziamento sia dal punto di vista strutturale che delle attrezzature già acquisite.
Nelle prossime ore sarà convocato nuovamente il costituito comitato di lotta per la difesa dell’Ospedale di Eboli unitamente ai Consiglieri Comunali – conclude la nota dell’Amministrazione comunale – e ai rappresentanti di tutte le forze politiche, sindacali e sociali della Città, ai sindaci del territorio, al fine di assumere tutte le iniziative tese a contestare la programmazione regionale, non escluso l’impugnativa giudiziale di ogni conseguenziale provvedimento amministrativo».
Eboli, 6 dicembre 2023