Nello “stupore” degli stupiti e nel “dispiacere” dei dispiaciuti, Giuseppe Piegari, si è dimesso da Capo Staff del Sindaco di Eboli Mario Conte.
Un disagio sottovalutato e inascoltato riconducibile non ad una rivendicazione economica ma ad una questione “politica” e di ruolo politico, stretto da una “morsa familiare” ostacolo insormontabile sempre piu riconducibile ad un rapporto di “sangue”. “Chi è chiù furb a volpe o chi a currea?”
POLITICAdeMENTE
EBOLI – Si è appena accesa una polemica sulla vicenda dello spostamento del mercato e su quella dei finanziamenti all’ex Piano di Zona S3 ex S5 e ora all’Azienda consortile ASSI per il “Dopo di Noi” e altro….. ecco un’altra tegola in testa alla maggioranza: Il Capo Staff dell’Ufficio del Sindaco di Eboli Mario Conte, Giuseppe Piegari si è dimesso. Una dimissione che era nell’aria e che non è affatto una sorpresa, atteso che il malessere era stato più volte percepito all’esterno, figuriamoci nell’ambito del suo ufficio e nei rapporti con il Sindaco e con il resto della maggioranza e i vari funzionari direttivi verso i quali inevitabilmente ci si deve rapportare, collaborare, eseguire, dialogare.
Un disagio che, evidentemente, è stato sottovalutato e inascoltato, tant’è che, come si sussurra, pare sia stato affrontato in maniera sbagliata, tentando di offrire qualche compenso economico in più, immaginando fosse una questione riconducibile ad una rivendicazione economica e non a una questione “politica” e di ruolo politico come invece era, atteso che gli spazi di manovra erano sempre più stretti, circondati e circoscritti, come sempre raccontano i sussurrii, da una morsa “familiare” (padre, figlio, nipote, fratelli, cugini, zio) che evidentemente impedivano ed impediscono a chicchessia non abbia un rapporto di “sangue” di svolgere qualsiasi incarico.
Chi ora si stupisce esprimendo rammarico e dispiacere, forse non riesce a riconoscere il malcontento serpeggiante in una maggioranza sempre più compromessa dalke varie componenti interne, le quali malgrado loro e pur volendo farne parte, non riesce a pareggiare quel rapporto “sanguinis” e si sente sempre escluso dalla “famiglia”, circostanza questa che ha indebolito e politicamente e numericamente la maggioranza consiliare.
Ecco che lo stupore degli stupiti si fa comunicato: «Apprendiamo con rammarico delle dimissioni presentate dal dott. Giuseppe Piegari e della sua decisione di rimettere il proprio incarico nelle mani del Sindaco. – Si legge in una nota stampa congiunta di Eboli 3.0 – La città in comune, il Coordinamento, il Gruppo consiliare, gli Assessori, ai quali evidentemente, non si sono aggiunti “La Città del Sele”, “Eboli Domani” e gli altri gruppi che compongono la variegata e magmatica maggioranza – Nel rivolgergli un sentito ringraziamento per il lavoro svolto con professionalità, competenza, dedizione e rispetto dei ruoli istituzionali, vogliamo evidenziare quanto il suo contributo sia stato importante per l’intera amministrazione».
Agli “stupiti” si aggiunge il “dispiacere” del Primo Cittadino di Eboli: «Esprimo il mio personale dispiacere per le dimissioni protocollate questa mattina dal capo staff Giuseppe Piegari che non ha ritenuto di voler continuare nel suo incarico. – dichiara il Sindaco di Eboli Mario Conte sottolineando il rapporto lavorativo tout cours e non il rapporto politico e tutte le sue implicazioni che questi genera e che sono alla base delle dimissioni di Piegari – Ringrazio il dottor Piegari per la dedizione, l’affetto dimostrato alla mia persona e l’impegno con il quale ha svolto finora il suo compito. Anche andando al di là dell’orario lavorativo».
In questo val la pena di citare un vecchio detto popolare che recita: “Chi è chiù furb a volpe o chi a currea?” Riportandoci ad un antico dilemma mai pienamente risolto circa la furbizia proverbiale della Volpe e l’altrettanto furbizia di chi si incentiva con trucchi vari per prenderla in trappola. Tanto per dire che forse, indipendentemente dal ruolo, quando si deve decidere da che parte stare. E questo vale sia per Piegari e sia per il Sindaco Conte. In politica il rapporto tra opposizione e maggioranza e ancor prima tra schieramenti contrapposti non possono mischiarsi, e quando questo accade, come nel caso di Piegari e ancor prima di lui tanti altri come il Consigliere Cosimo Naponiello, si fa un grande errore e si finisce poi di non essere ne “volpe” e ne “cacciatore”.
Eboli, 31 ottobre 2023