Il Partito Democratico si batte per una scuola pubblica di qualità per tutti.
SALERNO – I danni che sta facendo il Governo Berlusconi in generale e quelli che sta facendo il Ministro inadeguato dell’Istruzione Mariastella Gelmini, in particolare per la Scuola, l’Università e la Ricerca, sono incommensurabili e gli effetti si ripercuoteranno per anni nella nostra società.
Dopo aver promesso mare e monti per vincere le elezioni, la Scuola è stata tartassata ed è piombata in ultimo rispetto agli interessi di questo Governo, sottraendo fondi, già risibili, e credibilità, rispetto al tentativo di finanziare Scuole Private, moltissime delle quali veri e propri diplomifici, nel tentativo di scoraggiare i più a desistere nel continuare gli studi, e poter secondo loro condizionare scelte future, depotenziano sistematicamente la Scuola.
Una scuola sempre mortificata nelle richieste più semplici, senza un euro e operando il più grande licenziamento di personale che la storia repubblicana conosca. Eppure si sono trovati 800.000 euro per la scuola della moglie del “Senatur“, anche perché pare che quella scuola vada finanziata assolutamente, in quanto i suoi frequentatori per superare l’esame di Stato devono fare almeno 4 tentativi come il figliolo del “Senatur“, che ben presto troveremo negli scranni di Montecitorio, per particolari meriti raggiunti.
La protesta degli operatori della scuola e i tagli che ricadono sulle famiglie e sugli studenti non potevano non interessare i partiti, e nella fattispecie il Segretario Provinciale del Pd di Salerno, Nicola Landolfi, e la Responsabile del Dipartimento Scuola del Partito, Mariarosaria Vitiello, i quali, hanno sentito la necessità di incontrare tutti gli attori protagonisti del territorio del pianeta Scuola, per fare il punto della delicata situazione lavorativa, all’indomani della Riforma Gelmini.
All’incontro di mercoledì scorso 8 settembre, erano presenti: una delegazione di insegnanti precari e Cobas, rappresentanti dei sindacati confederali (Cisl: Maria Pietrofeso; Flc Cigl: Angelo Capezzuto;), dirigenti scolastici, docenti e studenti. All’incontro hanno preso parte anche Eva Avossa, vicesindaco del comune di Salerno, Nino Savastano, capogruppo Pd alla Provincia, in consiglieri regionali Anna Petrone e Gianfranco Valiante.
L’obiettivo del PD è quello di mettere in campo una proposta complessiva e unitaria, finalizzata ad incrementare le possibilità occupazionali e assicurare un miglior funzionamento della scuola pubblica. Dopo la revoca da parte del Ministero della Pubblica Istruzione dei 450 posti destinati al sostegno e la successiva “concessione”, dopo una dura contrattazione, di appena 240 posti, la situazione nella scuola è prossima al collasso. Questi posti, infatti, verranno destinati a docenti in esubero e quindi “ utilizzati” senza il possesso del titolo giuridico adeguato.
Per queste ragioni, il Segretario Provinciale Nicola Landolfi non ha fatto mancare il suo sostegno dichiarando: “il Partito Democratico di Salerno ha espresso la propria solidarietà e vicinanza ai precari, che non vedranno riconfermato il proprio incarico a causa dei tagli previsti, e denuncia il grave stato di Impoverimento della scuola pubblica, il progressivo smantellamento dei suoi punti essenziali in termini di qualità, la mancanza di pari opportunità per l’educazione di bambini e ragazzi già penalizzati dalla condizione di disabilità”.
L’accordo tra Governo e Regione, che stabilisce un finanziamento aggiuntivo pari a 20 milioni di euro da destinare all’assunzione dei precari, rappresenta sicuramente una boccata d’ossigeno per quanti, presto, si ritroveranno senza un lavoro, ma è necessario non venga destinato ad attività progettuali extra-curriculari fini a se stesse.
Alla luce del confronto il Segretario Landolfi e il Pd intendono avanzare le seguenti proposte:
“*chiedere l’aumento del numero degli insegnanti di sostegno ristabilendo almeno, per quanto penalizzante, la cifra inizialmente destinata alla provincia di Salerno*adeguare tutti gli edifici scolastici alle norme di sicurezza;
*promuovere iniziative unitarie di mobilitazione a sostegno dell’offerta e della qualità formativa con il coinvolgimento di: sindacati, associazioni culturali, famiglie e il mondo della scuola. A questi obiettivi il Pd sarà in campo con tutti i suoi rappresentanti istituzionali dai parlamentari, ai consiglieri regionali, ai consiglieri provinciali e comunali di ciascun territorio con l’auspicio che il Governo possa ritornare sui suoi passi e avviare davvero una fase di confronto nell’interesse della scuola, dei cittadini, delle nuove generazioni nonché degli operatori”.
Salerno, 9 settembre 2010