Dopo l’incontro di ieri con Partiti, Associazioni e cittadini, “Eboli Responsabile” chiede un intervento urgente in Piazza Pezzullo.
Le richieste: “Sistemare l’illuminazione della piazza”; “manutenzione delle giostre del Parco giochi”; “Le due corti accessibili dalla Piazza possono essere utilizzate per eventi culturali e associazionistici”; E…. la montagna ha partorito il topolino. E dei fatti delittuosi di sabato scorso?
POLITICAdeMENTE
EBOLI – «Ieri siamo scesi in strada insieme ad altri partiti e associazioni per provare a raccogliere un po’ di problemi, di spunti e di proposte sulla situazione di Piazza Pezzullo. – si legge nella nota stampa di “Eboli Responsabile” – Quello che chiediamo urgentemente all’amministrazione comunale è:
- di “𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐚𝐫𝐞 𝐥’𝐢𝐥𝐥𝐮𝐦𝐢𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐢𝐚𝐳𝐳𝐚”, possibilmente potenziando quella attuale per risolvere il problema dei punti bui.
- Non è più rimandabile, oltre ad essere un pericolo la: “𝐦𝐚𝐧𝐮𝐭𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐠𝐢𝐨𝐬𝐭𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐩𝐚𝐫𝐜𝐨 𝐠𝐢𝐨𝐜𝐡𝐢” per i bambini, i quali producono rumori forti che nelle ore notturne tengono svegli i residenti della zona.
- Chiediamo che, come in passato: “𝐥𝐞 𝐝𝐮𝐞 𝐜𝐨𝐫𝐭𝐢 𝐚𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐢𝐚𝐳𝐳𝐚 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐚𝐧𝐨 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐮𝐭𝐢𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐞𝐯𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐜𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥𝐢 𝐞 𝐚𝐬𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢𝐬𝐭𝐢𝐜𝐢”.
Invitiamo – conclude la nota di “Eboli Responsabile” – il nuovo Capitano dei Carabinieri della compagnia di Eboli a incontrare i cittadini in questa piazza. Sarebbe un segnale importante per la città e per i residenti».
Tutto qui? Verrebbe da dire e diciamo aggiungendo: La montagna ha partorito il topolino!! E non per le richieste che tutto sommato sono possibili avanzare in qualsiasi luogo della Città, ma per aver ignorato quale sia stato il motivo principale di questo incontro in questo luogo, spinti dalla circostanza di un vero e proprio scontro armato di coltelli di gruppi di persone che nottetempo l’altro sabato trasformarono quella piazzetta e da parco giochi a parco della deliquenza, della rissa, degli scontri violenti, dei conflitti tra orde di giovani che prima si riuniscono, poi “festeggiano” poi si ubriacano e si impasticcano e poi si prendono a coltellate, scene da peggiori periferie delle peggiori città del Mondo, ma in pieno centro e in un luogo, che, a prescindere dalle richieste, tanto per farle, non sembra sia particolarmente degradato se non al contrario non sorvegliato tanto da invogliare quelle frequentazioni e quegli atti.
Ebbene di luoghi centrali ma appartati, ce ne sono in tutte le Città, e ci sono anche a Eboli, luoghi che vengono scelti da da gruppi di giovani che nel tempo hanno individuato e stabilito che sono aree “no limit” ovvero luoghi che pur essendo centrali non sono molto frequentati e ne sorvegliati, ma che sono ad un tiro di schioppo dalle “movide” e vengono identificate “tranquille”, laddove ci si può riunire ed essere indisturbati. I gruppetti “pionieri” e i pari da “primati”, stabiliscono il possesso e la esclusività, avendo verificato nessun tipo di disturbo da parte di Vigili, Polizia e Forze dell’Ordine in generale. Nel tempo stabiliscono il loro dominio e se dapprima sono silenziosi, quando hanno verificato che pur andando oltre non succede nulla, stabiliscono in modalità camorristica il loro primato e anche un malcapitato di passaggio può diventare oggetto dello sfogo del “branco” quando questi perdono la lucidità in favore dell’alcol o delle droghe. Al gruppo dei “primati” si aggiungono altri e prima si accettano e poi inevitabilmente per ragioni di dominio si scontrano e quei luoghi diventano pericolosi perché controllati da balordi in cerca sempre di guai.
In questa Città, tranne che non se ne vuole accorgere nessuno di questi luoghi ce ne sono diversi, “appartati ma centrali”: La piazzetta tra la Posta e il Comune; La Piazzetta Pietro da Eboli a ridosso della Scuola; La Piazzetta Pezzullo tra la Scuola e il Parco Giochi; Piazza Borgo; nel Centro Storico tra i Ruderi di Via Barbacani; E in diversi luoghi sparuti in prossimità di Bar o circoli ricreativi periferici.
Si dirà questi sono fenomeni sociologici che pur non essendo casi di “scuola” sono diventati “scuola” e vengono imitati ma irrazionalmente imitati, ma perché avvengano e si consolidano hanno bisogno di anni, anni che corrispondono a vacanza di legalità, e da casi di scuola passano ad essere casi da imitare perché nel frattempo si è sottovalutato, ignorato e non intervenuto appropriatamente per ristabilire il “possesso” delle istituzioni e restituirle alla legalità e alla società.
E mo, con chi ce la prendiamo? Con il Capitano nuovo, ovvero la Capitana, o con chi in questi decenni ha preferito abbandonare questi territori affidandoli a sistemi di videosorveglianza che comunque non solo non ci sono e quando ci sono nemmeno funzionano?
E così pezzi di Città diventano aree “no limit” e una sera si festeggia, una sera si sparano fuochi di artificio, una sera ci si accoltella, un’altra si fa a pugni, poi si scontrano per lo spaccio, poi per il controllo delle aree no limit e poi si fa un incontro e si chiede la lista ovvia, mentre si continua ad ignorare che Piazza della Repubblica di sera è vuota e fa paura che sul Viale principale si sfreccia a tutta velocità indisturbati. E certo il problema non sono quei giochi che fanno rumore (a quell’ora i bambini dormono) e turbano i sonni di qualche abitante di quel luogo, ma che quell’area dedicata ai giochi passi ad area di delinquenza, così come chi impedisce alle associazioni di creare delle attività in quei luoghi, basta farne richiesta? Va da se, più ovvio che mai, che il recupero degli spazi notturni passa attraverso l’illuminazione pubblica, ma non sembra che in quella piazza vi siano zone d’ombra, quelle sono zone senza controllo, non senza luce, poi una lampadina in più non fa male. Allo stesso modo l’incontro in quella Piazza con la Nuova Capitana, sfilato li senza una sola parola su quegli atti delittuosi, perché?
Eboli, 26 settembre 2023
Le osservazioni sono argute ed anche di buon senso però la cosa da far osservare oltre la mancanza della videosorveglianza tanto strombazzata, l’aumento di criminalità indigena e di importazione, rimane la mancanza di controllo fisico che si potrebbe ovviare con un piano sicurezza cittadino tramite le forze armate del vicino comprensorio di Persano Come forma di deterrenza. Certamente non è un problema che riguarda solo Eboli i social e i media inondano di stupidaggini giovanili e finiscono per inquinare quei pochi giovani forse non tanto pochi ma comunque che rischiano di essere assorbiti nel buco nero dei tempi moderni. Va detta pure un’altra cosa che ad Eboli non funzionano le politiche sociali per niente sono completamente sotto organico e il piano di zona chissà quanto come partirà e con che modalità le parrocchie non possono ovviare allo stato assente poi aggiungo Ieri sera si è tenuta una riunione per reti ferroviari italiane e gli espropriati la situazione diventerà una bomba atomica perché un conto sono le parole, ma quando si passerà alle ruspe non saranno a guardare l’abbattimento dei propri sacrifici senza far nulla. Saranno momenti molto tristi per Eboli Per non parlare dell’inquinamento accluso, tutte opere grandiose che non servono al territorio e forse a tutta l’Italia meridionale.