Convegno a Eboli “Operation Avalance: La Guerra Totale in casa

25 settembre, ore 17.30, Sala Mangrella Palazzo Monumentale San Francesco, Centro Storico di Eboli, Convegno “Operation Avalance: La Guerra Totale in casa

L’incontro è stato curato dell’Associazione “Libertà e Giustizia” e A.N.P.I., Circolo Valle e Piana del Sele, con il patrocinio del Comune di Eboli e della Provincia di Salerno, e ricade nell’ambito delle rievocazioni di cui all’80° Anniversario dell’Operazione Avalache. 

POLITICAdeMENTE

EBOLI – Lunedì 25 settembre 2023, alle ore 17.30, nella Sala delle conferenze “Mangrella” del Palazzo Monumentale di San Francesco, nel cuore del Centro Storico di Eboli, si terrà un Convegno dal titolo: “Operation Avalance: La Guerra Totale in casa“; a cura dell’Associazione “Libertà e Giustizia“, circolo Piana del Sele e A.N.P.I. Valle e Piana del Sele, con il patrocinio del Comune di Eboli e della Provincia di Salerno, ricadente nell’ambito delle rievocazioni di cui all’80° Anniversario dell’Operazione Avalache. 

IL PROGRAMMA

Saluti:

Sofia Masillo, Associazione Libertà e Giustizia Circolo Piana del Sele

Massimiliano Voza, Associazione A.N.P.I. “Valle e Piana del Sele”

Mario Conte Sindaco di Eboli

Interviene:

Prof. Francesco Soverina, Isituto Campano Storia Resistenza

Le Guerre sono tutte uguali, solo sui libri di Storia si indicano i vincitori e i vinti, sul terreno e nella realtà dei fatti sono tutti perdenti, tranne chi lucra costruendo e vendendo armi. È stato sempre così e così sarà. Sebbene a noi europei l’Ultima Guerra Mondiale, ci sembrava così lontana, a turbare gli 80 anni di pace ci ha pensato prima il Kossovo ora l’Ucraina, e per non dimenticare le morti e le distruzioni ne abbiamo conservato il ricordo rievocando anno dopo anno quei momenti, lo abbiamo fatto convinti che gli uomini e soprattutto i governanti ne facessero ammenda, eppure oggi siamo circondati di guerre e distruzioni. Sono oltre 200 le guerre che in questo momento si combattono nel Mondo. Guerre nuove e vecchie, croniche, dimenticate, disatrose e cruente, stabili e minacciose come minacciosi sono i confronti a distanza delle grandi potenze che o direttamente come nel caso dell’aggressione della Russia sull’Ucraina, o indirettamente come accade nell’Africa, laddove eserciti di mercenari si guerreggiano tra di loro e si impossessano di intere aree geografiche e ne controllano per conto di chi li ciba, le ricchezze naturali, mentre le popolazioni muoiono di fame e muoiono sotto le armi dei Signori delle Guerre. 

E c’è chi è, come nel nostro caso, che si convince o si è voluto convincere che è stato più fortunato, perché se ci sono stati morti, almeno sono morti sotto il “fuoco amico“, che magra consolazione. E in effetti, sotto quel fuoco amico, del quale in alcuni punti del Centro Storico ci sono ancora le tracce che hanno lasciato quelle Bombeamiche“, insule rovinate al suolo, che testimoniano con il loro silenzio assordante il dramma di allora, tra quelle rovine si sentono ancora i sibili e le defragrazioni. L’ultima bomba “amica“, in ordine di tempo, neanche a farlo apposta, sarà disinnescata il 1 ottobre nella vicina Battipaglia.

Quelle “bombe amiche” e quel fuoco amico che segnarono l’offensiva delle Forze Alleate della cosiddetta Operazione Avalanche, costarono la morte di 30mila civili e non perché colti con le armi in mano ma di sorpresa nelle case o in fuga dalle Città, pensando di mettersi al riparo ed allontanandosi il più possibile dal terreno di scontro, cittadini inermi bombardati, uccisi senza nessuna ragione. Orrore della Guerra. Orrore delle guerre. Ed è di quel fuoco amico che oggi si parla, sotto il quale e dal quale poi è nata un nuovo Paese, una nuova vita, purtroppo segnata da un dolore procurato da un “amico”.

Eboli, 25 settembre 2023

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