Cicia: L’adesione al gruppo, è la seconda fase di un percorso politico già avviato con il Congresso, ma credo creerà inevitabilmente un diverso equilibrio interno al gruppo stesso.
Palladino: Evidenzio il mio rammarico per come è stato accolto il gruppo dei FATTI, ho notato un difetto di responsabilità nella dirigenza che non ha nemmeno nascosto il suo poco entusiasmo. Politicamente, si andrà verso nuovi ed auspicabili equilibri interni”.
I temi della discordia/concordia: Rapporti interni, ampliamento maggioranza, adesione della Lista Fatti, l’Impianto fotovoltaico, rilancio dell’amministrazione.
EBOLI – Dopo una serie di fendenti politici, portati avanti a testa bassa: Con un manifesto pubblico di accuse all’Amministrazione e ad una parte del PD; da parte del Capogruppo Consiliare Carmine Campagna con una serie di interrogazioni al suo Sindaco; poi dal Segretario di circolo Salvatore Marisei a sostegno dell’azione di Campagna; da Antonio Petrone anticipando bene il pensiero di Carmelo Conte e rincarando la dose; per ultimo dall‘ex Ministro Carmelo Conte che ha messo il coperchio ad un’azione concentrica evidentemente condotta per contenere in qualche modo l’azione amministrativa del Sindaco Melchionda, della Giunta e dei suoi stessi assessori, sembra sia arrivato un momento di serenità, e così nella direzione locale si sono chiarite le posizioni e si sono smussate, contrarietà e posizioni, che tenevano lontane le due aree politiche che fanno capo rispettivamente all’ex Ministro Conte e Antonio Cuomo e Martino Melchionda.
Sei ore di discussione nella direzione del PD, per affrontare temi politici già abbondantemente discussi, fuori dal PD, e minuziosamente offerti alla stampa e al Web. Si conclude una fase da pesci in faccia e se ne apre un’altra tutta di diffidenze. Chi sarà il prossimo esponente del PD a sparlare del suo Partito o della sua amministrazione? Aspetteremo che questo accada e aspetteremo anche che si facciano i complimenti agli avversari politici anche senza che li meritino come nel caso di Conte Senjor per Edmondo Cirielli e Marisei per il PdL. Cerimonie di “parata” o convinzione?
Si sa, l’erba del vicino è sempre più verde, attenti però, le vie che portano al Diavolo, sono sempre lastricate d’Oro.
I temi della discordia: i rapporti di forza e politici interni; l’assetto amministrativo chiaro ed inequivocabile rispetto ad alleanze diverse da quelle uscite dalle urne; l’energia da fonti alternative e il Campo Fotovoltaico dei monti di Eboli; l’adesione dei 5 Consiglieri Comunali dei Fatti (Alfonso Cillo, Cosimo Marotta, Roberto Palladino, Tarcisio Di Cosmo, Mauro Del Masto), e dei due Assessori (Cosimo Cicia e Adolfo Lavorgna).
Tradotti in soldoni c’è una parte del PD (contiani) che, a seguito dell’adesione dei 5 consiglieri dei fatti, teme di essere ridimensionata partendo dalla decapitazione del Capogruppo Campagna. Come se non bastasse una parte del partito (contiani) teme, che a seguito di trattative in corso, che pare siano già ad uno stato molto avanzato, possa entrare in maggioranza anche l’UDC, da una parte, e l’IdV dall’altra, che sembra abbia accolto Francesco Rizzo, “orfano” di Massimo Cariello, rendendo pressoché ininfluenti i voti degli stessi contiani. Inoltre si aggiunge il Campo Fotovoltaico, brandito come una clava contro il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca e contro l’Amministrazione Melchionda, mentre all’orizzonte appare un altro impianto fotovoltaico, che alcune male lingue vedrebbero come probabile merce di scambio. Fuoco amico? Altro che è fuoco e basta.
Insomma il direttivo del PD che si è tenuto è sembrato ricompattarsi, almeno fisicamente, gruppi e uomini che non hanno niente in comune se non la segreta e non tanto segreta speranza, di prevalere sugli altri assoggettandoli, si sarebbero riavvicinati.
E tutte quelle porcherie che si sono dette? che fine hanno fatto? E noi dovremmo credere che non ci siano più affaristi nel palazzo, che non ci siano più affari appetibili, che non ci siano più azioni inconfessabili? Forse è troppo.
E’ troppo anche perché gli stessi attori avvertono disagi di convivenza politica, come l’Assessore Cosimo Cicia e il Consigliere Roberto Palladino, i quali non hanno affatto gradito la “calda” freddezza di come sono stati accolti.
Per Cosimo Cicia: “Forse si è parlato di tutto e di più di tutto. In ogni caso venerdì si formalizzerà l’adesione del gruppo dei Fatti al PD. – E si lascia andare ad alcune considerazioni politiche – La nuova collocazione dei FATTI, rafforza l’Amministrazione e rafforza il PD, ma credo creerà inevitabilmente un diverso equilibrio interno al gruppo stesso. Sicuramente in un confronto franco e responsabile si arriverà anche ad un nuovo assetto, che deve tenere conto altresì di operare un maggiore coinvolgimento di tutte le energie disponibili. – Di qui le motivazioni politiche che adduce Cicia – Del resto, l’adesione al gruppo, è la seconda fase di un percorso politico già avviato con il Congresso. – Infine Cosimo Cicia lancia un messaggio al Segretario – Spero che nel prosieguo dei rapporti politici interni, anche il Segretario Marisei si faccia considerare come elemento di unione, e che nel suo quotidiano non sia affetto da “strabismo” politico. Purtroppo fino ad ora abbiamo percepito un suo forte senso di appartenenza “unilaterale”, che sminuisce la sua figura altrimenti protesa ad altri e più brillanti ruoli”.
Alle considerazioni di Cicia si aggiungono anche quelle di Roberto Palladino che un suo particolare giudizio sull’incontro: “Un giudizio sull’incontro? Positivo. Quando ci si confronta è sempre bene. Tuttavia vi sono ancora forti ostacoli e forti pregiudizi. Bisogna lavorare molto per creare un clima più disteso e più rispondente ad una sola ed unica linea politica nel PD.
Tolte le continue, rigide frizioni pregiudiziali, vi sono stati molti spunti di riflessione positivi, che sono venuti da giovani per niente coinvolti in dispute antiche e moderne. – Poi Palladino si lascia ad un amaro sfogo – Sono rammaricato per come è stato accolto il gruppo dei FATTI, ho notato un difetto di responsabilità nell’attuale dirigenza che non ha nemmeno nascosto il suo poco entusiasmo.
– Palladino facendo un poco i conti e un poco di polemica ricorda – Politicamente, tutti siamo consapevoli che vi è un disequilibrio nei rapporti di forza. Per questo ci aspettiamo, non come per il passato quando sono stati sistematicamente disattesi tutti gli impegni sottoscritti, a partire dal Vice-Sindaco a finire al Presidente del Consiglio Comunale, ad una maggiore visibilità anche rispetto agli ottimi risultati conseguiti, vi sia un sostanziale riconoscimento che passa esclusivamente attraverso nuovi ed auspicabili equilibri interni”.
Un incontro che ha fatto registrare un pienone, praticamente c’erano tutti quelli del direttivo, più i Consiglieri, gli Assessori, Il Sindaco Melchionda, l’Onorevole Antonio Cuomo. Mancava all’appello solo Carmelo Conte, ma per lui qualche deroga si può anche fare. Un incontro che non ha fatto registrare altro che quello di cui tutti si aspettavano: un altro Round. I contendenti stanno prendendo fiato, si stanno annusando per parare le mosse successive, anche perché l’incontro non finisce qui.
Tutti sappiamo che se da una parte ci sono i “contiani” che vorrebbero decidere più di quanto non facciano già, dall’altra c’è un Martino Melchionda che decide e basta, allergico ad ogni tipo di guida, figurarsi di controllo. Un destino questo del PD senza scampo.
IL TEATRINO DELL POLITICA EBOLITANA SI ARRICCHISCE DI NUOVI ATTI.
Più che a un dramma,sembra assistere a una farsa. Il PD,ormai è solo un contenitore vuoto che,di volta in volta viene riempito dal nulla.
Alle fantomatiche discussioni sul sesso degli angeli che durano ore ed ore, ormai non crede più nessuno. Si tratta solo di tentativi di posizionamenti o di riposizionamenti da parte delle varie componenti,correnti e sottocorrenti di questo Partito che,di democratico ha solo l’aggettivo! E’ palese,oramai, il gioco che si sta svolgendo e che admin ha ben descritto: c’è il tentativo in atto,con l’ingresso dei FATTI , di ridimnsionare o,addirittura isolare il gruppo Conte, con il probabile ingresso,in un futuro porssimo, di UDC e IdV più qualche cane sciolto del centro-destra. Diciamo meglio: i tre capofila CONTE,CUOMO,MELCHIONDA si stanno fronteggiando nel tentativo di prevalere l’uno sull’altro.
Nel mentre si consumano questi eterni giochetti della pseudo politica amministrativa,EBOLI langue nella più assoluta mediocrità. Anche lo scontro sul FOTOVOLTAICO appare più un gioco tra correnti che una seria presa di posizione tra chi è favorevole o contrario. E così è anche per tutte le altre questioni che riguardano il futuro sviluppo della nostra cittadina.
Ogni presa di posizione da parte dei gruppi dominanti del PD è legata ad interessi e mire più o meno nascosti.
Infatti quando,con linguaggio contorto,parlano i vari personaggi di rango più o meno elevato,riescono solo a dire : “dobbiamo rieequilibrare i disequilibri nei rapporti di forza,bla bla bla..”, cioè rivendicano per sè e per i propri affiliati nuovi e più remunerativi posti da occupare. Avete mai sentito costoro affrontare seriamente il problema della viabilità,la questione dello sviluppo sostenibile,l’eco sistema della fascia costiera o dei monti di Eboli,il risanamento di S.Nicola Varco, il lavoro intellettuale dei giovani,ecc.ecc. Mai. Propongono solo il loro personale riposizionamento.
Peccato non siamo autori teatrali : c’è abbondante materiale per scrivere una spassosa farsa su questi fatti della politica. Ma qua,invece che ridere,non ci resta che piangere!
ormai i rapporti sono insanabili, mi spiace per come sono stati e si fanno trattare i consiglieri di melchionda, hanno paura di perdre il comando del direttivo i contiani, ma cacciate un pò di orgoglio
La lista “Fatti” fa il gioco delle tre carte. Dopo le elezioni non vollero entrare nel gruppo PD, evidentemente per pesare di più in giunta. Ora, fatta la giunta e soprattutto dopo aver perso il congresso cittadino, vogliono entrare nel gruppo per effettuare una specie di golpe. Come mai solo ora ricordano di essere tesserati PD? Il partito deve essere la sorgente dell’attività politica, non il luogo della ratifica delle scelte. Oggi sul mattino ho letto per l’ennesima volta la linea di “Fatti” e di Melchionda ovvero che l’azione amministrativa e del partito devono essere sostanzialmente divise. Un’amministrazione praticamente “svincolata”, anche su scelte tanto importanti (esempio fotovoltaico) che dovrebbero passare non solo per il partito, ma per l’intero consiglio comunale! Che bell’idea del ruolo del partito, complimenti! E lo dichiarate pure!
E nel frattempo, come dice Vincenzo Cicalese, i veri problemi son sempre lì.
Sempre più deluso.
Non ci sono soluzioni che tengono alle prepotenze di Melchionda ai veleni dei conte. Questo paese è sfortunato sono quarant’anni che non riesce a liberarsi di Carmelo Conte e ora si è aggiunto anche un altro nipote, Marisei, amaro come il fiele e presuntuoso e fazioso.
Brutta storia
dopo il melchionda ,il melchionda 2 la vedemmia,ma questo sempre vino di aceto mi fà. Col melchionda 2 si trovano assessori gente che nel suo primo mandato erano stati assenti per anni al consiglio comunale……..parliamo di politica concreta???-cresciamo insieme, ma di che cosa,siamo già cresciuti e pure invecchiati caro martino alle favole credono in pochi,e quei pochi che credono come le narri tu, un giorno che non c’è più carne vicino all’osso ti molleranno.
una curiosità,ma la sigla pd= per decidere???oppure prossimo domani.
cordialmente l’uomo sempre di destra.
Ecco fatto, oggi, 12 settembre possiamo dire che è andato tutto secondo le previsioni.
Blah!