Rocco Scotellaro nel centenario della nascita: “il suo nome oltre il Sud”; Evento Lions Club Eboli Battipaglia Host, F.I.D.A.P.A BPW Battipaglia, Historia Nostra, Libronauti, Circolo dei lettori Battipaglia
di Ida Rosaria Napoli per POLITICAdeMENTE
EBOLI – Nell’anniversario della nascita di Rocco Scotellaro, avvenuta a Tricarico nel 1923, è stata prevista una due giorni con manifestazioni organizzate in rete dall’Assessore alla Cultura e alle Pari Opportunità della città di Battipaglia, Silvana Rocco e da Renato Di Filitto, coautore con Oreste Mottola del libro ”Rocco Scotellaro e la coda di bufala“, con la partecipazione delle Associazioni del territorio: il Lions Club Eboli Battipaglia Host, la F.I.D.A.P.A BPW Battipaglia, Historia Nostra, i Libronauti e il Circolo dei lettori Battipaglia. L’evento è stato coordinato dalla professoressa Iole Palumbo.
Presso l’Azienda agricola Palumbo è stata scoperta il 3 settembre ,alle ore 10,00 una targa marmorea commemorativa del’incontro tra Rocco Scotellaro e il bufalaro Cosimo Montefusco.
Presenti: il Sindaco di Battipaglia ,Cecilia Francese, i Presidenti delle associazioni , il Sindaco di Sacco, Francesco Latempa .La cerimonia si è conclusa con la testimonianza della moglie del giovane Cosimo Montefusco e la lettura di alcune poesie di Rocco Scotellaro.L’evento havisto la partecipazione dei familiari di Cosimo Montefusco e di numerosi cittadini e autorità locali.
La storia racconta che il 3 settembre del 1953 ,su uno stradone di Battipaglia, in località Battaglio, un giovanotto dai capelli rossi, Rocco Scotellaro, politico, sociologo, romanziere, in giro per un’indagine sociologica sulla condizione dei contadini del Sud incontrò Cosimo Montefusco, un bufalaro, che portava con estrema cura le sue bufale al pascolo. La cieca ubbidienza degli animali ai suoi richiami lo incuriosì. Provò a chiamarli con i nomi che il bufalaro aveva assegnato ad ogni bufala, ma a niente valse dire ad alta voce: A signora, U’ generale, U’ sposo mio, a’ Puvarella: nessuna bufala si sradicò dalle sue abitudini. Da qui una piacevole chiacchierata con il bufalaro che consentì a Rocco Scotellaro di conoscere il mondo bufalino. La raccolta di inchieste, protagonisti i contadini, rimasta incompleta, porta il nome di” Contadini del Sud” .
Rocco Scotellaro che fu anche poeta, scrittore, sindaco di Tricarico dal 1946 al 1950, ha segnato profondamente la cultura di quegli anni .S ignificativa la sua partecipazione alla elaborazione della Riforma agraria del Sud.
Tutte le sue opere sono collegate al mondo contadino di cui fu vindice fino alla sua precoce morte ,avvenuta a trent’anni, nel 1953, tanto da fargli comporre “In Sempre nuova è l’alba”i versi:
“Non gridatemi più dentro, non soffiatemi in cuore, i vostri fiati caldi, Contadini.”
Nel passaggio negli ultimi anni della sua vita, alla città di Portici, scrisse: “Ho perduto la schiavitù contadina / non mi farò più un bicchiere contento,/ ho perduto la mia libertà.
I contadini erano i deboli degli anni lontani per il cui riscatto si è battuto per tutta la sua breve esistenza contro i latifondisti e tutto ciò che era riduttivo per loro.
Prevista per il 10 settembre ,alle ore 10,00 il secondo evento con la visita al museo fotografico e documentale su Rocco Scotellaro ,presso la masseria “La Morella”.L’evento sarà allietato da uno spettacolo teatrale sulla coda di bufala ,di cui un pezzo fu richiesto dal bufalaro che lo accompagnasse nella tomba e dalla degustazione di prodotti caseari.
Eboli, 7 settembre 2023