Un uomo trovato in un garage in condizioni igieniche precarie e in completo stato di abbandono, soccorso dalla polizia municipale di Salerno e sottoposto a TSO.
La depressione fa un’altra vittima. Le modalità sono sempre le stesse: Fuga dei familiari; Abbandono, degrado del paziente; Denuncia, segnalazione e intervento delle autorità competenti; Trattamento Sanitario Obbligatorio e violazione della dignità umana e sei marcato per il resto della tua vita. Rispoli (CSA): “Evitati danni alla sua incolumità”.
POLITICAdeMENTE
SALERNO – Il “male oscuro“, come l’ha definito il Professor Giovanni Battista Cassano nei suoi studi e magistralmente riportato nel suo libro “Liberaci dal Male Oscuro“, continua a fare vittime. «La “depressione“, il “Male Oscuro”, – secondo Cassano, – rientra nei disturbi dell’umore e si manifesta con un abbassamento del tono psichico e fisico. Chi è depresso, suo malgrado, perde la gioia di vivere, la capacità di godere e partecipare, si attenuano e scompaiono lo slancio vitale, l’energia e ogni entusiasmo». Cassano nel suo libro e nei suoi studi è stato il primo che ha saputo delineare con chiarezza i termini di un problema sino a quel momento in gran parte sconosciuto, e come tutte le cose sconosciute malamente affrontato, ritenendo e dimostrando che la depressione non è più considerata un “male oscuro”, ma solo se ne è pienamente riconosciuta la vera natura di “malattia” e come tale, può essere diagnosticata e opportunamente affrontata e curata, dando dignità ai pazienti e fornendo loro soprattutto cure adeguate, ma anche non lasciando più solo il paziente e la sua famiglia e talvolta difendendolo anche dalle famiglie stesse.
E a Salerno, ma come in tanti altri posti, è emerso, pare, un altro caso di abbandono da parte dei familiari più prossimi di una persona che, suo malgrado, affetta da una patologia viene lasciata sola fino a quando poi il resto della società se ne accorge, e vengono allertate le autorità competenti e le strutture preposte, che a loro volta intervengono prendendono in carica queste persone.
Un dramma vero e proprio. Un dramma che spesso si chiama depressione ma anche rinuncia da parte delle famiglie.
Un dramma in tutte le sue sfaccettature, ma spesso si tratta di un semplice ma cinico comportamento da parte delle famiglie di “scaricarsi” da ogni responsabilità abbandonando a se stesse padri, madri, fratelli, sorelle, e perfino figli, persone che al contrario avrebbero bisogno di cure e soprattutto di attenzione e amore prima dalle loro famiglie e poi dalle strutture sanitarie preposte. Tuttavia pur condannando il “dramma” colpevole di contesti familiari che di proposito si scaricano delle loro responsabilità, vi è anche il “dramma” incolpevole, che magari tocca anche l’incapacità di saper gestire gli eventi e il malato stesso, fino a rinunciarvici, magari anche mal consigliati e mal seguiti da professionisti che operano nel privato e nel pubblico, facendo arrivare i pazienti stessi in ritardo alla guarigione o all’autoguarigione.
È il caso di un uomo che viveva in un garage in stato di abbandono, il quale a seguito di segnalazione giunta alla Centrale operativa dei VV. UU. di Salerno, martedì scorso è stato soccorso in Via Salvatore Calenda dagli agenti Landi, Amendola, Volpe e Risi. L’uomo dormiva seminudo, versava in stato di totale trascuratezza dal punto di vista igienico-sanitario. Gli agenti, da subito hanno allertato i servizi sociali, i vigili del Fuoco ed il Centro di Igiene Mentale. praticandogli il Trattamento Sanitario Obbligatorio, ma prestandogli anche le cure del caso vivendo egli nele più completo stato di abbandono, e contestualmente sono stati rintracciati ed avvertiti di quanto avvenuto anche i parenti prossimi.
E grazie ad Angelo Rispoli, segretario provinciale Csa, questa storia è venuta alla luce e cogliendo l’occasione da questo dramma, che in questa società “moderna” spesso si ripete, si è complimentato con gli Agenti della Polizia Locale e con i Sanitari, Medici e Infermieri che sono stati protagonisti di questa storio, una delle tante che parlano di abbandono, che riguardano persone affette da depressione e in moltissimi casi scaricati appunto nell’abbandono dalle famiglie e prese in carico dalle strutture preposte sovraccariche di pazienti ma con poco personale a disposizione: “Ho appreso questa notizia direttamente dai cittadini che avevano assistito all’episodio e hanno sentito il bisogno di complimentarsi con gli appartenenti alla polizia municipale per il livello di umanità e professionalità dimostrato. Nel contempo hanno espresso la loro solidarietà alle iniziative che come sindacato stiamo portando avanti per avere una polizia municipale più numerosa ed attrezzata per meglio essere al servizio della città”.
“Gli agenti – ha proseguito Rispoli – sono stati oggettivamente all’altezza della situazione ed hanno permesso forse di evitare che una persona ormai abbandonata a sé stessa ed in pieno degrado riportasse conseguenze più gravi per la propria incolumità fisica. Rivolgo anche un appello all’amministrazione comunale affinché convochi un tavolo per discutere delle ormai non rinviabili problematiche della città e della polizia municipale”.
Qiesto caso apre una porta e apre un varco che non può che essere percorso, e in provincia di Salerno vi sono tutti glo elementi perché si possa gestire l’ordinarietà ancor prima che doventino emergenze e poi “Drammi”, come quelli messi in evidenza da Rispoli, attraverso la rete che il Dipartimento di Igiene Mentale dell’ASL Salerno diretta dal Dott. Giulio Corrivetti, e tutte le strutture che il DIM offre. Strutture su tutto il territorio che si prendono in carico dei pazienti e che li accompagnano alla guarigione nei vari livelli di strutture da quello del ricovero Ospedaliero a quello di Assistenza in continuità Assistita fino a quello della riabilitazione, per finire ad una rete di accompagnamento psicologico utile al reinserimento attivo nella società del paziente, affinché non subisca più l’onta della guarigione forzata.
Salerno, 25 agosto 2023