“Eboli 3.0 – La Città in Comune” si sfila dal mai nato “Patto Federativo” dei tre gruppi consiliari a sostengno della maggioranza.
I motivi: Svilite le finalità, svuotati i principi, compromessa la collegialità, sminuito il valore dell’azione politica. La posizione: Rinnovata fedeltà al progetto politico iniziale e pieno sostegno al Sindaco, ma anche autonomia nelle valutazioni politiche nell’attuazione del programma.
POLITICAdeMENTE
EBOLI – «I Gruppi consiliari “La Città del Sele”, “Uniti per il Territorio“, “𝗘𝗯𝗼𝗹𝗶 𝟯.𝟬 – 𝗟𝗮 Città 𝗶𝗻 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗲”, – si legge in una nota politica di quest’ultimo che annovera tra i principali componenti: Il Presidente del Consiglio comunale Cosimo Brenga; Il Vice Sindaco Vincenzo Consalvo, l’Assessore all’Ambiente Nadia La Brocca e i Consiglieri comunali Marianna Villecco e Matteo Balestrieri (Capogruppo consiliare) – avviarono, lo scorso febbraio, un percorso di federazione “per aprire una nuova fase politica, convinti della necessità di rappresentarsi alla città con un’unica voce riaffermando il principio della piena collegialità delle decisioni ed il diritto/dovere di ogni Consigliere comunale di concorrervi onorando il mandato ricevuto dai cittadini elettori, senza porre veti“.
A qualche mese da quella decisione politica, – aggiungono nella nota i componenti del Gruppo Consiliare di “Eboli 3.0 – La Città in Comune” – in coerenza con i doveri scaturiti da quell’impegno, abbiamo il dovere di far rilevare un progressivo svuotamento dei principi su cui si fondò la nascita di quella federazione della quale constatiamo essere sminuito il valore e svilite le finalità.
Ne consegue l’inevitabile decisione politica di revocare la nostra adesione alla federazione, confidando di poter meglio adempiere al mandato ricevuto dagli elettori senza vincoli operativi e, nel contempo, rispettando il programma che abbiamo proposto. – conclude la nota del Gruppo consiliare “Eboli 3.0 – La città in comune” – Rimaniamo a disposizione del Sindaco per l’attuazione di tutte le linee programmatiche, come sempre, con lealtà e impegno».
“Tanto tuonó che piovve“, recita un proverbio antico, quando arriva la pioggia dopo tuoni e fulmini, e cosi è stato, e “Eboli 3.0 – La Città in Comune” si è sfilata dal mai nato “Patto Federativo” dei tre gruppi consiliari che sarebbe dovuto essere un super gruppo a sostengno della maggioranza del Sindaco Mario Conte e della sua maggioranza. Quali sono i motivi? Primo fra tutti sono state svilite le finalità del patto federativo, svuotati i principi che si proponeva, compromessa la collegialità che si invocava e che era alla base del “Patto” stesso, sminuito il valore dell’azione politica che al contrario si voleva imprimere non ultimo un rilancio che si rendeva indispensabile per l’attuazione del programma. E quale è la posizione del gruppo “Eboli 3.0 – La Città in Comune”? – Di sicuro la rinnovata fedeltà al progetto politico iniziale e pieno sostegno al Sindaco e all’Amministrazione Comunale, ma anche autonomia nelle valutazioni politiche nell’attuazione del programma.
E allora? In effetti non cambia niente dal punto di vista numerico, dal punto di vista politico cambia e come, cambia perché si registra un fallimento dal punto di vista politico, e oggi con l’uscita dalla fantomatica “Federazione” da parte di “Eboli 3.0 – La Città in Comune” c’è la certificazione. Un fallimento anche perché quella “Federazione” aveva come obiettivo quello di “frenare” le intemperanze di taluni, come nel caso del gruppo dei “periferici”, gruppo (Uniti per il Territorio), che non manca mai di “distinguersi” e in ogni circostanza non manca mai di “intestarsi” qualche provvedimento, invero pochissimi, che sono andati a buon fine.
La “Federazione” tuttavia, oltre a non centrare gli obiettivi ha generato un’altra “supremazia” quella del gruppo de “La Città del Sele“, e una delle più decise critiche che si fa “sottovoce” è che qualsiasi provvedimento adottato, specie quelli che afferiscono all’Urbanistica, dagli assessori di riferimento non sono discussi e quindi in contrasto al principio della invocata collegialità. E adesso quindi oltre ai tanti problemi irrisolti, alcuni di difficile risoluzione, altri impossibili, altri ancora di forte impatto, come il rimpasto più volte annunciato e non ancora attuato, sta indebolendo la maggioranza e la rende vulnerabile agli “attacchi” non delle opposizioni, del tutto “bromurizzate“, ma da quelli interni. E si sa i danni più forti li fa il “fuoco amico“, adesso bisogna solo attendere quali e quanti sono i danni che il fuoco amico farà. Intanto la Lega campana si è accalcata alle porte della maggioranza, si tratta solo di aspettare che si decida chi sacrificare, di sicuro ogniuno si difende i suoi assessori.
Eboli, 7 luglio 2023
La foto riprende tutte delle ottime persone, purtroppo simili disastri capitano quando si vuol vincere ma non si pensa a governare: una maggioranza eterogenea composta anche di compagni di classe che fanno i bulli e che io personalmente non prenderei con loro neanche un caffè!
Mangerà il panettone il buon Mario Conte?
Affermativo, ma la Colomba?
Negativo, si vota con le europee
Ci sarà un gruppo di leghisti composti da tre quattro elementi che rischiano di diventare il più pesante all’interno della maggioranza, come giustificheranno i Conte da sempre di sinistra l’alleanza con la lega quando specialmente l’ex parlamentare Federico nulle Sina critiche all’autonomia differenziata voluta dalla, considerandola un pericolo per il sud in ogni convegno,, dibattito e chi più ne ha più ne metta, dovrebbe criticare quella stessa maggioranza la quale alla approssimarsi di qualche elezione dove sicuramente il giovane erede di Carmelo si candiderà sarà costretto a chiedere i voti, ma oggettivamente quali voti potrà mai avere? Purtroppo si sono incartonati in una situazione che sta diventando grottesca!
Sono chiusi nel palazzo la gente si lamenta, diventa un problema l’ordinario figuriamoci progettare lo straordinario, straordinario quei fondi europei che potrebbero far cambiare il volto alla nostra piccola città, tutti scappano in primo luogo i dirigenti di un comune di un Municipio, sempre più privo di forza, lascia il direttore artistico di caratura Nazionale perché si sente abbandonato ed è comprensibilmente deluso, ci si litiga con le associazioni ove anche lì monta malcontento, in definitiva hanno quasi tutta la stampa contro, tranne pochissimo che ancora donano loro un poco di fiducia ,commercianti ed imprenditori peggio che andar di notte, e i cittadini normali tra una spesa all’ortofrutta, un caffè al bar, ed una passeggiata tra piazza e viale, fanno un quadro impietoso della situazione, non bastano delle foto sui social per far passare delle inezie come grandi opere di gestione amministrativa ,non bastano i sorrisi qualche passerella, tanto criticate del resto da chi oggi ci governa ,per ringraziarsi il voto Popolare, non basta promettere con note stampa progetti, di cui dopo un anno e nove mesi ad ottobre, il 18 fanno due anni, non vi è traccia tangibile, mai si è vista una giunta così disgiunta.
Cari amici miei, atto finale, mentre voi cercate la iperstatica degli equilibri politici, non vi rendete conto che le fondazioni sono già franate, non vi sopporta più nessuno a tutti quanti sono stanchi di vedersi presi per i fondelli delusi anche di constatare come oramai ognuno pensa a se stesso, sembrate dei calciatori che portano palla senza passare al compagno e tutto questo vi porterà ad inesorabili sconfitte.
N.B. ANGHE I VS ELETTORI E SUPPOIRTER VI HANNO ABBANDONATO E DA MOLTO TEMPO!
Annunciate questo e quell’altro, annunciate nuovi programmi strutturali per la città, in senso urbanistico, annunciate monitoraggio costante sul territorio per frenare episodi quelli delinquenziali, poi vi dimenticate su promesse riguardante le politiche sociali, sia quelle comunali sia l’attivazione del piano di zona che oramai sconta ritardi sul ritardi, cercate di voler accontentare chissà chi chissà cosa, ma non vi rendete conto purtroppo di una città in preda allo sbando.
E vai con corse motociclistiche e di auto a ogni ora del giorno, spaccio con avvertimento pirotecnico serale, rumori molesti, cafoni che spadroneggiano, sembra di stare in Sud America o in Medio Oriente con il dovuto rispetto per queste zone.
Siamo il sud del Sud dell’Italia neanche il nord dell’Africa che ha maggiori parametri civili dei nostri.
Vi do un consiglio: Fatti i dovuti passi preliminari, specie quelli riguardanti i bilanci al 31/12 dimettetevi e date la possibilità con un breve lasso di tempo di ridare la parola agli elettori.
Gentili personaggi in cerca di un autore che mai troverete: i prossimi che verranno per quanto peggiori saranno in confronto a voi degli statisti.
Toglieteci il disturbo, sarebbe l’unico atto amministrativo degno di nota.