Battipaglia & Co… tra “parentele”, incompatibilità e decadenze

La decadenza dei Consiglieri! Va cambiato lo Statuto: l’assenza può essere anche una posizione politica. A Battipaglia non c’è spazio per gli “aventiniani”.

Provenza fa saltare il coordinamento sul PUC. Parenti di Consiglieri nei CdA delle Aziende. All’Ufficio Tecnico Busillo sostituito da Vece. Sospetti sul doppio ruolo di controllore e controllato. E’ caos.

Comune di Battipaglia

BATTIPAGLIA – Il “Tavolo” politico che avrebbe dovuto assumere le funzioni di coordinamento  per avviare una discussione sul PUC (Piano Urbanistico Comunale) che va a sostituire il PRG, è saltato.

Questo strumento indicato dal Sindaco Santomauro che avrebbe dovuto semplificare e avrebbe dovuto fare da trait d’union tra i partiti di maggioranza e di opposizione e tra i Partiti e il Consiglio Comunale, quindi che mirava ad un coinvolgimento delle opposizioni nella indicazione degli indirizzi del nuovo Strumento urbanistico è abortito prima di nascere. Questa iniziativa che per certi versi non era per niente una idea peregrina, e fallita perchè sono venute meno proprio le opposizioni che si intendeva coinvolgere: Cecilia Francese e Brunello Di Cunzolo di Etica per il Buon Governo, declinarono subito l’invito, ritenendo di non voler partecipare a nessun inciucio con l’Amministrazione Santomauro.

Successivamente con motivazioni diversa ma nella sostanza simili si è aggiunto a quello di Etica, anche il rifiuto del PdL, attraverso le dichiarazioni del suo Capogruppo Giuseppe Provenza, che invece ritiene di investire direttamente il Consiglio Comunale e che comunque se pure si fosse dovuto ricorrere ad una Commissione, ci sarebbe dovuto dare un senso politico preciso indicandone i Capigruppo.

Giuseppe Provenza

In ogni caso il tavolo politico è saltato, ed è saltata anche la nomina a coordinatore che sarebbe dovuto essere Gerardo Motta, resta ancora in piedi quello tecnico che ha tutto un altro ruolo, che sicuramente svolgerà non appena si saranno indicati gli indirizzi urbanistici.

Naturalmente a Battipaglia non fila mai niente dritto e così mentre si parla di avviare la discussione sul nuovo strumento urbanistico e mentre si pensa di coinvolgere anche le opposizioni, ecco che cade come un fulmine a ciel sereno la notizia di un cambio al vertice dell’Ufficio Tecnico: L’ingegnere Attilio Busillo viene sostituito da un suo collega l’ing. Giuseppe Vece. Fin qui sembrerebbe un normale avvicendamento, ma ecco che subito partono le contraeree politiche ed ecco che all’orizzonte appare una bella quantità di mattoni.

Si mormora che il provvedimento del Sindaco è la normale conseguenza ai numerosi ostacoli, che lo stesso Busillo avrebbe frapposto, esprimendo pareri contrari, a determinate pratiche edilizie, ma potrebbe essere pure un normale avvicendamento. Sarebbe il caso di verificare, ma sarebbe il caso di verificare anche altre affermazioni ed altri dubbi apparsi sulla stampa che riguardano il nuovo dirigente Vece, il quale verrebbe dato per molto vicino, e addirittura indicato come tecnico di fiducia  di alcuni costruttori battipagliesi, ed in particolare di quello che vorrebbe realizzare una bella colata di cemento nell’ area della ex Rondino, ed è qui che si inserisce anche Fernando Zara che accusa il Sindaco Santomauro di spostare tutti i dipendenti che gli sarebbero contrari.

Sarebbe il caso di di verificare se questa circostanza è vera o sono solo cattive voci. Ma quando si ricoprono certi ruoli non si deve essere attraversati da nessun dubbio. Sarebbe anche il caso di sapere come fa un funzionario a svolgere contemporaneamente il ruolo pubblico e fare il consulente con i privati. Se queste circostanze dovessero rispondere al vero, sarebbe come affidare le pecore al lupo, sicuri che di pecore non ne troveremmo più nemmeno una.

Ma in questa Città tutto è possibile: Consiglieri Comunali che hanno gli assessori “personali”, nel senso che sono di attribuzione non a partiti ma a persone; Consiglieri che nominano parenti in organismi delicati di controllo; Consiglieri che nominano membri personali nel CdA di aziende; cosa si vuole che sia la circostanza di un Funzionario che viene attraversato dal sospetto di essere Tecnico del Comune e consulente di fiducia di Imprese private? E’ evidente che questo ruolo di controllore controllato che attraversano i dubbi su questo funzionario, mettono in cattiva luce, indipendentemente dalle capacità professionali dello stesso, il suo ruolo, generando sospetti.

Orlando Pastina

In questo quadro si inserisce la “crociata” moralistica di Orlando Pastina e Antonio Guerra, che trova anche riscontro nel famoso art. 22 dello Statuto Comunale, circa la decadenza da Consigliere Comunale per coloro i quali sono stati assenti per tre sedute consecutive e metterebbe a rischio “decadenza” i Consiglieri Comunali Antonio Terribile ed Ivan Corrado, che sarebbero i più esposti con le loro numerosissime assenze.

Un provvedimento del genere innescherebbe nell Assise cittadina una bomba atomica, provocando una serie di reazioni a catene, perchè nelle stesse condizioni sarebbero almeno un altra 15cina di consiglieri: da Antonio Salimbene a Bruno Mastrangelo e poi  Francesco Cannalonga, Gerardo Motta, Cecilia Francese, Carmine Pagano, Renato Vicinanza, Adolfo Rocco, Egidio Mirra, Giuseppe Provenza ed altri ancora.

E’ chiaro che il Consiglio Comunale deve affrontare questo problema, ma non per dichiarare decaduti Terribile, Corrado e quanti altri si trovano nella stessa situazione, ma per cambiare lo Statuto comunale in quella parte. Ridurre la presenza politico-istituzionale di un rappresentante eletto alla firma di un “cartellino” quasi come un impiegato, che se non si presenta al lavoro ingiustificatamente viene licenziato, è una stronzata grande quanto una capanna.

L’assenza “comunicata” e non “giustificata” rientra nei doveri di “cortesia istituzionale” e non elemento di valutazione circa la permanenza o meno nel Consiglio. L’assenza, può essere anche una posizione politica, ricordando ai “ragionieri” quella più famosa “Aventiniana“, e andrebbe rispettata. Il conteggio o la verifica delle presenze ha anche un valore contabile, oltre che politico, ma solo per la attribuzione dei gettoni di presenza e non altro.

L’assenza poi, dal punto di vista politico, il consigliere o chi per esso, la deve giustificare, se vuole, ai suoi elettori, e se vuole ne può fare una questione politica di rilievo manifestandola alla città.

Ma questa è un’altra cosa e bisogna dedurre, che a Battipaglia non ci sarebbe spazio per i Deputati che  per protesta si ritirarono sull’Aventino dopo il rapimento di Matteotti. Andrebbero anche loro dichiarati decaduti.

3 commenti su “Battipaglia & Co… tra “parentele”, incompatibilità e decadenze”

  1. Il Piano regolatore è l’ultima occasione per Battipaglia. Altro che trasparenza ci vuole per dare tutte le garanzie perché tenga lontani quelli che sono i professionisti del mattone.

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