Aeroporto & veleni: De Luca porta Romano in tribunale, e volano solo i sogni

Saranno i Giudici, come per l’ASI, a stabilire l’assetto del CdA dell’Aeroporto  di Salerno.

L’altalenare di umori politici, le lotte intestine nella CCIA, lo smottamento dei continui assetti gestionali, il ritiro di alcuni Comuni importanti, la Pista corta, l’assenza di infrastrutture rendono l’Aeroporto uno scalo “morto” ancor prima di nascere.

Aeroporto di Salerno

SALERNO – I colpi di scena non finiscono mai e non finisce mai questa telenovelas che intorno all’Aeroporto di Pontecagnano “Salerno Costa d’Amalfi”, che ci abitua quotidianamente a scenari, attori e circostanze, nonché decisioni diverse che a giudicare dagli effetti trascinano sempre più in “alto mare” ogni possibilità del decollo di qualche aereo da quello scalo.

Dietro questi continui colpi di scena si nascondono diversi scontri di potere: da una parte vedono il Comune di Salerno e la Provincia di Salerno, che cercano con le loro strategie di affermare la loro azione politica o magari stabilire un assetto di supremazia sullo scalo, dietro i quali i due massimi inquilini, Vincenzo De Luca e Edmondo Cirielli si misurano; dall’altra l’eterno conflitto interno alla Camera di Commercio di Salerno, che di volta in volta per affermarsi o riaffermarsi, si cercano nuovi e continui equilibri interni tra le varie categorie che nascondendosi dietro lo scontro tra destra e sinistra, ordisce trame e accordi favorendo soluzioni, che a giudicare dagli atti non sono per niente rispondenti allo scopo, atteso che dall’Aeroporto di Salerno volano solo veleni e colpi bassi.

Giovanni Romano

L’ultima in senso temporale è la lettera che il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca scrive dissociandosi e non riconoscendosi nell’assetto organizzativo ed amministrativo del Consorzio Aeroporto Salerno-Pontecagnano, preannuncia iniziative di carattere giudiziarie.

De Luca, dal canto suo, nella missiva sostiene che non ha mai ricevuto nessuna convocazione e quindi non riconosce il sedicente Presidente Giovanni Romano.

Ormai i rapporti politici progressivamente saranno regolati dalla magistratura. Questo è il secondo caso dopo quello del Consorzio ASI che finisce a carte bollate. E’ in atto uno scontro di potere che nel mentre non si cura dei problemi che le varie Società hanno rispetto alle loro funzioni e rispetto ai servizi che devono erogare, pone attenzione solo ed esclusivamente agli assetti di potere. Assetti di potere che dovrebbero essere regolati da manager capaci anziché sprovveduti uomini politici e vecchie carcasse del mondo imprenditoriale che si rifà alla CCIA, che manovrano e mentre manovrano distruggono ogni cosa.

Augusto Strianese

Giovanotti improvvisati e vecchie carcasse, questi i responsabili dello sfascio e dei ritardi, specie in riferimento all’aeroporto di Pontecagnano-Salerno, una vera e propria miscela esposiva tendente alla distruzione.

Ricordiamo la scelta del direttore Amendola poi liquidato profumatamente e i vari contratti con le compagnie tutte sfumate da Air Sal a Air Dolomiti ad Alitalia. Si ricorderanno gli scontri tra i Partiti e i vari leader e tra le varie categorie interne alla CCIA per decapitare Augusto Strianese, e si ricorderà lo scontro che solo un anno fa Strianese ebbe con Cirielli. Scontro che a solo un anno di distanza e nello stesso mese di agosto, si è trasformato in “amore” e in una intesa che ha portato alla Presidenza del CdA del Consorzio il super tutto Giovanni Romano.

De Luca mette in evidenza l’improvvisazione e la leggerezza con cui una classe dirigente, che mira ad occupare spazi politici, utilizza con estrema disinvoltura procedure estranee ad ogni quadro legislativo, contribuendo come in questo caso, a finire di rallentare ogni processo che miri a far decollare un Aereo da Salerno.

Questo altalenare di umori politici ed il continuo smottamento che interessa l’assetto societario, come il braccio di ferro nell’ambito della CCIA, il braccio di ferro con Ernesto Sica, o il ritiro di alcuni componenti da parte di alcuni comuni o addirittura la fuoriuscita di alcuni Comuni come Battipaglia, Capofila della Piana del sele, minano profondamente la credibilità dell’operazione ma anche il definitivo decollo dell’Aeroporto.

Nelle more la pista è sempre corta, l’accesso è sempre problematico, non vi sono infrastrutture adeguate, non c’è nessun apporto logistico per lo scalo merci e non c’è affidabilità dello scalo per attrarre eventuali investitori.

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Ecco la Lettera che il Sindaco di Salerno ha inviato al Presidente del Consorzio Aeroporto di Salerno-Pontecagnano che ne contesta l’assetto.

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Al Presidente del Consorzio Aeroporto Salerno-Pontecagnano

E p.c.                     Al Presidente della Soc. Aeroporto di  Salerno S.p.A.

LORO SEDI

Vincenzo De Luca

Oggetto : Convocazione dell’Assemblea ordinaria dei soci del Consorzio Aeroporto Salerno-Pontecagnano per il giorno 05.09.2010.

E’ pervenuta a questo Comune una nota del 20.08.2010, a firma del Prof. Giovanni Romano, qualificatosi Presidente del Consorzio Aeroporto Salerno-Pontecagnano,  con cui si dispone la convocazione in oggetto.

In proposito si osserva che questo Ente, socio del Consorzio, non ha mai ricevuto avvisi di convocazione dell’assemblea consortile riportanti all’o.d.g. presa d’atto dimissioni del Presidente e/o altri componenti del C.d.A. , e conseguente nomina di nuovo Presidente e/o di altri componenti del C.d.A. .

L’ultimo avviso di convocazione pervenuto a questo Comune con lettera raccomandata a.r. del 23 luglio 2010, prot. n. 150/C/1/10, a firma del Presidente in carica del Consiglio di Amministrazione del Consorzio, convocava l’Assemblea consortile per l’8 agosto in prima convocazione, e per il 9 agosto 2010, alle ore 10, in seconda convocazione. Detto avviso riportava il seguente ordine del giorno : 1) lettura verbale precedente; 2) assetti proprietari prospettive di sviluppo dello scalo aeroportuale; 3) definizione dell’assetto gestionale della partecipata Aeroporto di Salerno Spa; 4) accordi commerciali per lo sviluppo dello scalo:provvedimenti; 5) varie ed eventuali.

Alcun riferimento, quindi, a rinnovi di cariche degli organi consortili.

Ne’ questo Ente, tramite propri rappresentanti debitamente delegati, ha giammai partecipato a sedute assembleari aventi ad oggetto tali argomenti, dovendosi conseguentemente escludere l’ipotesi di assemblea totalitaria abilitata a trattare, con il consenso di tutti i soci, argomenti estranei all’ordine del giorno della seduta.

Alla luce di quanto precede questo Ente, nel disconoscere organi che si autoattribuiscono funzioni non conferite nel rispetto della legge e dello Statuto consortile, responsabili di evidente turbativa dell’attività di un Ente pubblico, si riserva di valutare alla luce degli atti di cui si chiederà acquisizione con separata istanza, idonee azioni giudiziarie, nonchè la sussistenza di eventuali ipotesi di condotta anche penalmente rilevante.

Ne consegue che l’avviso di convocazione in oggetto è da considerarsi atto nullo ad ogni effetto, imponendosi il pronto ripristino, nell’attività consortile,  della legalità statutaria palesemente violata.

Il Presidente della società partecipata, cui la presente è diretta per opportuna conoscenza, è invitato a relazionare la propria attività con gli organi della proprietà legittimati allo scopo, con espresso avviso che, in diversa ipotesi, questo Ente si vedrà costretto ad intraprendere ogni consequenziale ed opportuna azione, considerato che sono in causa interessi e funzioni rilevanti sul piano del pubblico interesse, di cui il Comune capoluogo è fondamentale ed essenziale tutore e rappresentante.

Salerno,

IL SINDACO

Vincenzo De Luca

4 commenti su “Aeroporto & veleni: De Luca porta Romano in tribunale, e volano solo i sogni”

  1. Anche se Romano non è male, rappresenta una cultura avanguardista e di assalto, che riesce acelare dietro di lui solo perché è una persona per bene. Se anziché di fare i muscolosi e occupare le cose si adoperassero a farci capire quello che fanno e se magari mandano al diavolo Augusto Strianese, che è il vero male dell’aeroporto e della Camera di Commercio, forse sarebbe tutta unj’altra cosa. Purtroppo questo non accadrà.

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  2. MILIONI DI EURO PER ANNI INVESTITI OLTRE AD UNA BAGARRE TRENTENNALE DI RESPONSABILITÀ E BUROCRAZIA,DOPO UN INIZIO STENTATO MA PUR SEMPRE UN incipit, SI E’ PASSATI REPENTINAMENTE ALL’IMMOBILISMO CON ANNESSO RISCHIO CHIUSURA. NON ABBIAMO BISOGNO DI ALTRE “CATTEDRALI NEL DESERTO”,IL SENSO CIVICO PRIMA CHE POLITICO DI DE LUCA SIA DI BUON AUSPICIO,NON DOBBIAMO PERDERE L’OCCASIONE,IL MONDO CORRE!

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  3. E’ vergognoso che Cirielli rispetto a Sica, disconosca un uomo del suo stesso partito ed inoltre Romano, è colui il quale ha le mani in pasta ovunque…Poveri noi!

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  4. romano lasci il posto a chi ne capisce e vada a dare il suo contributo per risolvere la questione immondizia in campania…altrimenti che assessore regionale è? grazie anticipatamente

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