Sanità a Salerno: “Malata” o sorda? Ferita. Mortificata. Alle dimissioni dei Cardiochirurghi Iesu, Cafarelli, Miele, Masiello, Mastrogiovanni, il silenzio colpevole di De Luca.
Il Consigliere regionale della Lega Aurelio Tommasetti: “Cardiochirurghi in fuga dall’ospedale Ruggi, siamo preoccupati”. L’ex Ministro Carmelo Conte invece parla di «Sanità malata. I Medici migliori vanno via, stanchi delle manate rugose di De Luca».
POLITICAdeMENTE
SALERNO – Non si calmano le polemiche e le preoccupazioni del mondo politico, ma anche di quello scientifico e soprattutto quelle dei cittadini che si rivolgono ai no, per le dimissioni di massa dell’equipe medica di Cardiochirurgia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. La notizia battuta dalle agenzie e diffusa dai vari organi di informazione ha stupito solo chi in questi anni è stato distratto, connivente o silente rispetto alle ingerenze. E così ci si è abituati alle quotidiane “ingerenze” politiche di uomini attorno allo Sceriffo. Uomini che hanno fatto scorribande nei corridoi dell‘AOU Ruggi. E oggi una cosa, domani un’altra, si è andato avanti e si è disegnato la Sanità che si è voluto, e con il sistema “puniamo uno per educarne 100” si è modellato un intero Ospedale. Politiche che hanno fatto parlare l’Italia, specie con il capolavoro delle due Cardiochirurgie con a Capo Enrico Coscioni e Severino Iesu. Un capolavoro quello di Coscioni che da Consigliere Regionale deluchiano prima, da Componente della Commissione regionale Sanità poi e successivamente da Consulente della Sanità dello stesso Vincenzo De Luca e ora Presidente dell’Agenas, ha dato con continuità il suo determinante ed infaticabile contributo alla stesura e alla gestione del Piano Regionale della Sanità disegnandosi spazi personali che probabilmente non avrebbe mai occupato se non avesse ricoperto quei ruoli.
“Come temevamo, l’addio del professor Iesu era solo l’avvisaglia di una fuga dall’ospedale”. Ha dichiarato il consigliere regionale della Lega, Aurelio Tommasetti, che lancia l’allarme sulla situazione che si sta determinando al Ruggi, e in particolare sui medici che si apprestano a lasciare la Torre cardiologica, a cominciare dal primario. – “Come se non bastasse la partenza del dottor Severino Iesu, si ha notizia di altri professionisti che presto non lavoreranno più all’ospedale di Salerno. Dopo il primario e il suo vicario Generoso Mastrogiovanni, si è dimesso Paolo Masiello, anch’egli tra i fondatori 30 anni fa della Cardiochirurgia del Ruggi. Corriamo il rischio di una vera e propria emorragia di medici. Un reparto che era diventato un punto di riferimento, con 800 interventi all’anno e 25mila in tre decenni, non può rimanere ostaggio delle logiche della politica”.
Tommasetti ribadisce l’esigenza di una forte presa di posizione da parte della politica e della stessa cittadinanza salernitana: “Bisogna rendersi conto che non si tratta di semplici defezioni o di pensionamenti, come qualcuno in maniera interessata vorrebbe far credere, ma di cardiochirurghi difficilmente sostituibili, la cui perdita non potrà che ripercuotersi sulla stessa esistenza di un reparto di eccellenza. Peraltro, si corre il rischio di un effetto emulazione anche in altri reparti e a pagare lo scotto della guerra di potere non possono essere certo i pazienti”.
Come Tommasetti anche altri esponenti politici e parlamentari hanno espresso preoccupazione per la “deriva” che purtroppo racconta, ma solo quando ci mette lo zampino la politica o la zampona il Governatore Vincenzo De Luca le cose per la Sanità, per gli Ospedali e per la Salute si mettono male, anzi malissimo, e tra i tanti l’ex Ministro Carmelo Conte protagonista degli anni in cui si fece il grande salto e il San Leonardo fu dotato della Torre Cardiologica scegliendo di affidarla al giovane Cardiochirurgo ebolitano Giuseppe Di Benedetto e con lui Salerno, come Potenza con Ugo Tesler, proveniente insieme a Gaetano Azzolina da Bergamo, Napoli con Maurizio Cotrufo, autore nel 1988 al Monaldi del primo trapianto di cuore del Sud Italia, e con loro il meridione aprí la grande stagione della salute di eccellenza.
E Carmelo Conte commentando la fuga dei cardiochirurghi salernitani parla di “Sanita’ Malata”, – e aggiunge -«I Medici migliori vanno via, stanchi delle manate rugose di De Luca. Va via da Salerno l’intero gruppo di vertice dei Cardiochirurghi: Iesu, Cafarelli, Miele, Masiello, Mastrogiovanni; che, insieme a Peppe Di Benedetto, hanno reso famoso nel mondo scientifico “La Torre cardiologica di Salerno”, realizzatata negli anni ottanta, un vanto della Scuola Medica Salernitana. Se ne vanno per lo stesso motivo, – prosegue l’ex Ministro – “ambiente ostile”, che indusse all’abbandono il Prof. Sarnicola, originario di Agropoli, l’oculista dei miracoli, che ha trovato il suo ambiente ideale in Toscana. – e al ricordo di Conte pia e aggiungere quello non di meno che successe con il bravissimo Neurochirurgo Luciano Brigante travolto da imboscate di quel mondo di “narcisi” raccomandati salernitani che lo costrinsero ad abbandonare Salerno trovando la sua realizzazione in uno degli Ospedali più importanti del Mondo negli Emirati Arabi, laddove esegue interventi di grandissimo valore come faceva al Ruggi ripiombato nell’oblio – Il sistema sanitario campano assorbe l’80 per cento del bilancio regionale, ha medici, dirigenti e personale di qualità, ma ogni anno circa 500mila suoi cittadini si vanno a curare in altre regioni, di cui circa un quinto di Salerno, e la Campania paga la retta alle strutture pubbliche e private di riferimento. – conclude l’ex Ministro Carmelo Conte – Evidentemente serve un medico di qualità’, rectors un collegio di medici, per curare la politica malata della nostra malcapitata Campania e renderla libera e competitiva».
Nonostante tutte le disgrazie che colgono l’Ospedale Salernitano, un bel po’ di coraggiosi medici, fa il suo dovere e con sacrifici enormi, evitando di urtare le “sensibilità” del “capo” e dei suoi ubbidienti soldati, l’Ospedale va. Non come dovrebbe, ma va, sebbene non giustifichi la Costruzione di un Nuovo Mega Ospedale da 730 posti letto, immaginando una Sanità provinciale basata su tre Ospedali: A Nord con Nocera Inferiore; Al Centro con il Mega Ruggi; A Sud con l’Ospedale di Vallo della Lucania; cancellando i due Ospedali di Eboli e di Battipaglia negli ultimi anni, negli ultimi mesi, negli ultimi giorni, sotto attacco continuo di provvedimenti che accorpano, chiudono e trasferiscono reparti, motivati dalla mancanza di personale Medico e Infermieristico. Insomma politiche preoccupanti che fanno il paia con l’eccessivo personalismo politico incentrato sulla figura di De Luca, o meglio, sul suo sistema di potere, sempre più soffocante per l’intera provincia e per il resto della Regione Campania. Personalismo che non è gradito nemmeno alla neo Segretaria del PD Elly Schlein, la quale nominando il Commissario regionale, intende “ripristinare” quell’agibilita’ politica nel Partito campano, fortemente compromessa dalla gestione deluchiana asfissiante, conducendola verso un’altra direzione, volta più ad aggregare, muovendosi in quel così detto “Campo largo” dialogando con il M5S e la Sinistra subornata dal deluchismo e dai trucchi elettorali che hanno relegato in un angolo il PD e consegnato consiglieri regionali ad un esasperato e ubbidiente civismo regionale potere e privilegi.
Di seguito alcuni link
https://www.massimo.delmese.net/?s=Enrico+coscioni
Salerno, 3 marzo 2023