Eboli Responsabile si distanzia da Conte e scende in Piazza

Domenico 26 marzo, ore 11.00, piazza della Repubblica, comizio di “distanziamento” di Eboli responsabile, dall’Amministrazione del Sindaco Mario Conte.

Si discuterà della situazione politica, di Autonomia differenziata, di Ospedale Unico della Piana del Sele, delle demolizioni per rete Alta Velocità, della Bretella veloce di collegamenti stradali, di Azienda per il Piano di Zona, di Spazi studio e Cultura, di Politiche Agricole della Piana.

POLITICAdeMENTE

EBOLI – Eboli Responsabile va in piazza si distanzia dall’Amministrazione del Sindaco Mario Conte. È finito l’idillio o è semplicemente un riassetto anche alla luce delle loro ultime posizioni politiche dal momento che alle primarie del Partito Democratico hanno votato e sostenuto la Segretaria nazionale Elly Schlein?

In piazza si discuterà della situazione politica cittadina e dei riflessi del contesto provinciale, di Autonomia differenziata, di Ospedale Unico della Piana del Sele, tenendo conto anche dell’Assemblea pubblica sulla Sanità che si terrà alle 17.30, delle demolizioni per la realizzazione della rete ferroviaria ad Alta Velocità, della Bretella veloce di collegamento stradale dall’Autostrada Sa-RC, dell’Azienda consortile che subentrera’ al Piano di Zona, di Spazi per lo studio e per la Cultura, di Politiche Agricole armoniche della Piana del Sele.

All’incontro pubblico interverranno:

Paola Massarelli,
Maria Rosaria Belmonte,
Damiano Capaccio capogruppo consiliare di Eboli Responsabile,
Gerardo Rosania già sindaco di Eboli e già Consigliere regionale della Campania.

Un comizio che, come nelle anticipazioni della vigilia, vuole fare il punto sulla vicenda amministrativa dei 18 mesi di governo cittadino, guidato dal Sindaco Mario Conte. Un’analisi politica che in un momento particolare come questo che attraversa la maggioranza con le sue divisioni interne assume un significato diverso, costruttivo ma nello stesso tempo con l’intenzione di conquistare quegli spazi che per motivi diversi sia Conte e i suoi e sia il PD e il suo gruppo hanno lasciato liberi.