Questione Ospedale: “Ropp arrubbat port e fierr”. Finalmente arriva anche il dissenso del Sindaco Mario Conte. Aspettiamo quello del PD e delle altre opposizioni.
La protesta dei “sanculotti” della Sanità ha tolto la scena alla politica dormiente e succuba: Sansone si è incatenato all’ingresso dell’Ospedale e Adelizzi ha convocato un’assemblea sulla Sanità dal tema: “Quale futuro per l’Ospedale di Eboli”. Ma il 29 marzo c’è un Consiglio Comunale in bilico: Che farà Eboli Domani?
POLITICAdeMENTE
EBOLI – Sulla questione sempre più drammatica dell’Ospedale Maria Santissima Addolorata di Eboli, e di tutte le angherie che sta subendo, mentre aspettiamo il dissenso del Partito Democratico e delle altre opposizioni consiliari, finalmente arriva anche il dissenso del Sindaco di Eboli Mario Conte.
“Ropp arrubbat port e fierr“. (Dopo che si è stati derubati, si decide di mettere le inferriate)
Evidentemente la protesta dei “sanculotti” della Sanità ha tolto la scena alla politica dormiente della maggioranza e quella succuba della minoranza consiliare. Infatti il gesto di Luca Sansone che si è incatenato all’ingresso dell’Ospedale di Eboli e la decisione di Rosa Adelizzi, la Presidente del Comitato della Salute Pubblica, di convocare un’Assemblea pubblica e aperta ai cittadini, alle Associazioni, ai Sindacati e alle Forze politiche sulla Sanità dal tema: “Quale futuro per l’Ospedale di Eboli”; Ha spiazzato tutti e soprattutto la maggioranza consiliare di Conte, che presa più dalla sua crisi interna che dalle vicende politiche che le girano intorno, si è distratta sull’Ospedale perché messa in difficoltà dalle richieste politiche e dalle richieste di Assessori del gruppo “Eboli domani”, ha trascurato tutto e soprattutto l’Ospedale di Eboli, non accontentando ne i suoi dissidenti e ne quelli che lanciavano SOS dall’ Ospedale. E sebbene il Sindaco non si è perso un solo incontro con il Direttore Generale dell’ASL Gennaro Sosto a Salerno, con il Governatore Vincenzo De Luca al Campolongo Hospital e con la Sindaca di Battipaglia, guarda caso, sempre senza la presenza dei giornalisti, se non quelli che si accontentano delle notizie buttate li come becchime, l’Ospedale è in via di chiusura e la sua maggioranza si sta scomponendo nonostante le promesse al chiuso del Governatore. Promesse da marinaio, fatte a Campolongo, proprio sul nostro mare.
Di qui il “recupero” tardivo, perché quell’Assemblea l’avrebbe dovuta convocare il Comune. Purtroppo è da mesi che si parla di accorpamenti, e da mesi si parla di trasferimenti di reparti, è da anni che chiudono reparti, ed ancora è da mesi che non si riesce a dipanare questo nodo, ed è da anni che si parla di carenza di personale medico e infermieristico, ormai divenuto scorsoio inquanto più si tira e più diventa un cappio sia per l’Ospedale di Eboli che per quello di Battipaglia.
Ora ci aspettiamo solo l’ultimo atto: La chiusura.
«Intendo manifestare il nostro dissenso e una dura disapprovazione sulle decisioni che sembrerebbero essere state prese nel prossimo atto aziendale. Circola la notizia di un accorpamento del reparto di Ortopedia dell’Ospedale di Eboli a quello di Battipaglia. – Scrive in una nota il Sindaco di Eboli Mario Conte – Tale scelta, se rispondente al vero, risulterebbe del tutto irrazionale e non giustificata, in considerazione della quantità e della qualità degli interventi chirurgici eseguiti dal reparto ebolitano, circa 600 all’anno, oltre alle migliaia di consulenze che sarà impossibile svolgere tutte a Battipagli.
L’accorpamento, lungi dal razionalizzare e rendere più efficiente il servizio ai cittadini, determinerà – così come già accaduto con i reparti di Ginecologia e Pediatria – un nuovo esodo sanitario: i pazienti dovranno andare in altri Ospedali della Provincia (o fuori dalla stessa), perché Battipaglia non sarà in grado di soddisfare tutte le richieste. – conclude il primo cittadino di Eboli Mario Conte – Non è dato comprendere in base a quali criteri e logiche si assumano certe decisioni».
Ma i problemi non finiscono mai e a quelli legati all’Ospedale di Eboli si aggiungono quelli del prossimo Consiglio Comunale convocato per mercoledì 29 marzo, nel corso del quale dopo le interrogazioni si dovrebbero trattare insieme a tanti argomenti, e il condizionale è d’obblico: Il Riconoscimento di legittimità di debiti fuori bilancio e il Progetto ACER di Piazza Borgo pena la perdita del finanziamento di circa 9 milioni di euro e la cittadinanza onoraria postuma a Mahsa Amini.
Tutti punti legati alla compattezza della maggioranza, fortemente messa in discussioni dalle ultime posizioni assunte dai quattro consiglieri comunali di Eboli “Domani”. Gianmaria Sgritta, Walter Gaeta, Adolfo Lavorgna, Cesare Moscariello, attendono una risposta dal Sindaco Conte e dal resto della sua maggioranza alle richieste politiche che hanno avanzato. E se per mercoledì prossimo non si scioglie la riserva e non si giunge ad un rimpasto in giunta (e non facciamo nomi per non entrare a gamba tesa nelle “trattative”) di chi viene indicato dai quattro “ribelli”, passando anche per l’alleggerimento e dello sdoppiamento di alcune Deleghe, ivi compreso quella del Vicesindacato, oltre che qualche indicazione in alcuni incarichi nelle partecipate e un prosieguo di maggiore coinvolgimento sulle scelte politiche, è probabile che i quattro di Eboli Domani, diserteranno ancora il Consiglio comunale.
Eboli, 22 marzo 2023