Asl Salerno con il DG Sosto e le parti sociali avviano il primo confronto per delinearne il futuro della Macro Area di Riabilitazione.
POLITICAdeMENTE
SALERNO – L’ASL Salerno Azienda Sanitaria ha promosso un primo confronto, presidiato dal Direttore Generale ing. Gennaro Sosto, tra Direzione Strategica dell’ASL Salerno, Organizzazioni Sindacali ed Associazioni di Categoria della Macroarea Riabilitativa e Sociosanitaria al fine di avviare un confronto sulle problematiche del settore. «La UIL rappresenta preoccupazione dichiara il Segretario Generale della UIL FPL di Salerno Gennaro Falabella – per come finora sono stati condotti i rapporti tra ASL Salerno, OOSS, le associazioni di categoria e quelle datoriali, della macroarea della riabilitazione e socioassistenziale».
Un primo incontro con ASL avvenuto il 15 marzo che ha coinvolto tutte le parti. Lascia una sola considerazione positiva, la speranza di iniziare finalmente a condividere un percorso univoco, nel tentativo di garantire e soddisfare le esigenze degli utenti, per altro fragili e con disabilità, rispettando norme Nazionali e regionali e assicurare le prestazioni necessaire. Gli incontri periodici con tavoli tecnici certamente contribuiranno a stabilire regole che possano rendere trasparente la programmazione dei servizi a livello degli ambiti dei vari distretti sanitari e non far sentire alle strutture datoriali indirizzi discriminatori. La sofferenza di questa macroarea riabilitativa-socioassistenziale determinerebbe se protratta diminuzione delle prestazioni agli utenti già in sofferenza, riduzione delle attività, conseguenziale riduzione di ore lavorative-licenziamento oltre alla notevole sofferenza del territorio, di per sé già mortificato e penalizzato ormai più di un ventennio.
«Bisogna prendere atto – afferma il Segretario Generale della CISL FP di Salerno Miro Amatruda – che per la prima volta un manager ha risposto positivamente alle sollecitazioni della CISL FP e UIL FPL salernitane per avviare un confronto, anche con le Associazioni Datoriali, al fine di approfondire le problematiche relative ai processi di ristrutturazione e di riorientamento dei servizi territoriali a garanzia dell’esigibilità delle prestazioni e a tutela degli utenti, percorso unico e praticabile per effettivamente e concretamente valorizzare le attività di settore e le professionalità del comparto che quotidianamente operano nella complessa filiera della riabilitazione. , finalizzati alla valorizzazione delle risorse umane che operano con professionalità nel settore. Avvalersi del contributo di tutti i portatori di interesse del settore e delle parti sociali in fase di programmazione, impegno sostenuto realisticamente dall’attuale direzione strategica della ASL Salerno, ha ricadute significative sulla capacità di offrire in ogni territorio interventi continui, efficienti ed efficaci e, di conseguenza, sulla continuità dei servizi e sui livelli occupazionaliato».
L’organizzazione distrettuale dell’ASL Salerno registra ancora una forte autoreferenzialità e settorializzazione che non consentono di garantire risposte adeguate e integrate – afferma Pietro Antonacchio Capo Dipartimento della Sanità Pubblica e Privata della CISL FP di Salerno che ha partecipato alla riunione – Fin’ora l’attività di controllo e di programmazione delle attività sul nostro territorio non in linea alla definizione di un progetto di intervento globale. Vi è stato un interesse congiunto ed unanime sulla necessità di trovare percorsi condivisi e percorribili nell’ambito delle norme emanate sul settore e questo, ovviamente sottolineato dalla CISL e dalla UIL, impegna l’ente a concretamente valutare il fabbisogno territoriale, attivando ogni singolo Distretto Sanitario a rendersi partecipi per l’aprrezzamento reale delle esigenze prestazionali ed assistenziali del settore, anche in considerazione una recente sentenza del TAR ha sancito il diritto fondamentale e universalistico alla salute, bocciando il rapporto fra tetti di spesa sottostimati e il bisogno assistenziale concretamente necessario. Sulla materia inoltre bisogna attenzionare l’esito che proprio per la salvaguardia dei servizi strutturati e parte integrante della realtà occupazionale di alcune comunità salernitane è stato necessario sostenere essendo tra i promotori òa proposta di legge di iniziativa popolare sul diritto alla cura per i disabili gravi e gravissimi attualemente al vaglio del Consiglio Regionale della Campania».
Salerno, 18 marzo 2023