Giovedì 23 marzo, ore 19,30, Sala Teatro LLoyd’s Baia Hotel, Vietri sul Mare, presentazione del libro “C’era una volta la Politica” di Pier Ferdinando Casini.
Pier Ferdi, l’ultimo dei democristiani a Salerno non incontra gli altri ultimi, i penultimi e i terzultimi democristiani che affollano Salerno e provincia, ma fa un dribbling tra la destra e la sinistra di oggi, mentre il Paese aspetta che torni quel “Centro” che ha sempre rappresentato la moderazione, democrazia, libertà.
POLITICAdeMENTE
SALERNO – Giovedì 23 Marzo alle ore 19,30, il Presidente Pierferdinando Casini sarà a Salerno e nella Sala Teatro del LLoyd’s Baia Hotel di Vietri sul Mare, per presentare il suo libro edito da Piemme “C’era una volta la politica” e….. parla l’ultimo democristiano…. Per la circostanza ad accoglierlo vi saranno autorità politiche, religiose, civili e militari della provincia di Salerno.
Per Pierferdinando Casini sarà un ritorno venire a Salerno, laddove egli sebbene l’eloquente titolo del suo libro “C’era una volta la politica”, sarà, almeno territorialmente, in buona compagnia con gli “ultimi democristiani” salernitani, o meglio sarebbe stato in buona compagnia, se avesse magari invitato quella folta rappresentanza di ex democristiani con i quali egli ha condiviso, a fasi alterne e ondivagamente i suoi percorsi politici. Primo fra tutti: Enzo Di Rosario e l’On. Nino Marotta più recentemente; L’On. Paolo Del Mese all’epoca Sottosegretario alle Partecipazioni Statali presso la cui Segreteria politica di Via del Corso a Roma, il giovane Casini fu ospite alla fine degli anni “90; Il Sen. Alfonso Andria anchegli fanfaniano e all’epoca seguace di Del Mese; E ancora Aniello Salzano e l’On. Guglielmo Scarlato anche loro democristiani sebbene non fanfaniani e della Sinistra di Base. Insomma di ultimi democristiani ce ne sono e come, forse Casini poteva incontrarsi con gli altri ultimi, penultimi e terzultimi, piuttosto che fare un dribbling tra la destra e la sinistra di oggi, mentre il Paese aspetta che torni quel “Centro” che ha sempre rappresentato la moderazione, democrazia, libertà.
L’appuntamento, con l’ex presidente della Camera ed attuale senatore eletto in quota Pd, è stato promosso dal Rotary Club Distretto 2021 e sarà moderato da Vincenzo Inverso, tra le persone al momento più vicine a Casini in provincia di Salerno, e accanto a lui ci saranno anche un ospiti come: Il vice ministro agli affari esteri On. Edmondo Cirielli leader salernitano di Fratelli d’Italia e il vicecapogruppo del Pd alla Camera dei Deputati On. Piero De Luca., entrambi purtroppo che non hanno niente a che vedere con la Democrazia Cristiana. E, anche in questa occasione, da perfetto “centrista” Casini cercherà di mantenere un equilibrio altrettanto perfetto tra i due esponenti delle due forze politiche: Fratelli d’Italia e Partito Democratico; Le quali, sia pure con difficoltà, si spera, riescano a trovare un punto di contatto e discutere almeno sulle cose più importanti.
C’era una volta la politica
Tra aneddoti, ricordi, riflessioni e speranze, la storia italiana passa attraverso il filo della memoria di uno dei suoi più autorevoli protagonisti che, per la prima volta, ha deciso di raccontarsi e raccontare.
«Nel 1983 ho mosso i primi passi nel Palazzo mentre Amintore Fanfani, il grande aretino, uno degli artefici della ricostruzione italiana, stava per rassegnare le dimissioni dal governo. Oggi, dopo quarant’anni, la romana Giorgia Meloni, orgogliosamente di destra, è diventata da qualche tempo la prima presidente del Consiglio donna del nostro Paese. È passata una vita ed è cambiato il mondo. Sono grato al destino che mi ha consentito di conoscerli entrambi, come tutti i massimi protagonisti della vita della Repubblica.»
«Ci sono momenti in cui tutto torna: i mille pezzi del puzzle vanno al loro posto e la visione si apre nitida davanti a noi. Come il sereno che arriva dopo un temporale. Il 29 gennaio del 2022, entrando nell’aula di Montecitorio per votare il bis di Sergio Mattarella e poi assistere alla sua proclamazione, ho ricevuto un applauso caldo e inaspettato. Quell’accoglienza calorosa è stata come il pezzo mancante di un puzzle che completa il quadro, regala l’immagine finale, la soddisfazione di aver compiuto il proprio dovere fino in fondo».
Pier Ferdinando Casini, nato il 3 dicembre 1955, oggi è senatore della Repubblica, eletto a Bologna con il centrosinistra. È stato Presidente della Camera dei deputati dal 2001 al 2006, Presidente dell’Internazionale Dc, Presidente dell’Unione Interparlamentare mondiale, Presidente della Commissione Esteri del Senato e della Commissione d’inchiesta sul sistema finanziario e bancario. Insegna Geopolitica del Mediterraneo all’Università LUMSA di Roma. Formatosi politicamente nella Democrazia Cristiana, dopo la dissoluzione del partito nel 1994, fu tra i fondatori del Centro Cristiano Democratico che si schierò con la coalizione di centro-destra guidata da Silvio Berlusconi. Poi la rottura nel 2008.
Eletto per la prima volta in Parlamento nel 1983 e stato riconfermato nelle successive dieci legislature, Casini ha ricoperto l’incarico di deputato o senatore per quarant’anni, risultando il parlamentare italiano con la più lunga esperienza e per questo è ritenuto memoria storica di questi ultimi quarant’anni anni di politica italiana. Ha attraversato la Prima e la Seconda Repubblica: dal suo emozionante esordio in Parlamento, al rapporto con le personalità più importanti della Democrazia Cristiana, passando per Tangentopoli, i governi di centro-destra e la presidenza della Camera, oggi è senatore decano della Repubblica. Il suo è un testo potente che sa ricostruire con sguardo saggio e acuto i momenti salienti di un’esistenza al servizio della cosa pubblica. E poi c’è la sua Bologna dove tutto comincia, la sua famiglia di origine, i suoi figli, i maestri della Dc e il mondo cattolico, il rapporto con i presidenti del Consiglio che si sono succeduti, la sua passione per la politica estera: un patrimonio di esperienze che è anche una precisa indicazione per le nuove generazioni di politici. Tra aneddoti, ricordi, riflessioni e speranze, la storia italiana passa attraverso il filo della memoria di uno dei suoi più autorevoli protagonisti che, per la prima volta, ha deciso di raccontarsi e raccontare.
Salerno, 20 marzo 2023