Dal report del Sindaco al mutismo delle opposizioni

Il Sindaco ha parlato. L’opposizione tace. Chi tace acconsente nella vita reale come in politica. Opportunità o opportunismo?

Dal report di Conte ad oggi è mutismo assoluto da parte delle opposizioni consiliari ed extraconsiliari. Nessun commento, nessuna critica, forse per mancanza di argomentazioni si è costituito una sorta di silenzio-assenso tutto a vantaggio “Qui ed Ora” del mite sindaco Conte comunque prigioniero degli ondivaghi posizionamenti politici. 

Mario Conte-Capigruppo-Assessori maggioranza

di Massimo Del Mese e Marco Naponiello da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Il resoconto di sedici mesi di amministrazione sabato 4 marzo u.s., è stato un atto di “coraggio” da parte del sindaco Mario Conte. Di sicuro non è stato facile per lui tracciare dei consuntivi in così poco tempo, però il primo cittadino ha avuto l’ardire e per certi versi è stato anche implicitamente capace di contenere le varie bordate portate avanti di volta in volta, prima da parte di singoli consiglieri di maggioranza e poi dal primo “intergruppo” organizzato “Eboli Domani” composto prima da tre consiglieri, poi da sei ora da cinque con capogruppo a “mezzadria” tra la neo-federazione dei quattro gruppi di maggioranza ed Eboli Domani stessa, tutti a sottolineare dai microfoni, la loro assoluta “fedeltà” all’Amministrazione Conte, salvo poi a chiedere teste e assessorati e salvo il rimpasto che da qui a qualche settimana si preannuncia. E tra chi entrerebbe e chi uscirebbe quell’incontro e lo stesso tavolo che schierava l’intera Giunta comunale è sembrato un “romantico” commiato, vicino, troppo vicino, così come con blasfemia si è fatto circolare in rete, l’accoppiamento di quel tavolo all'”ultima cena”

Balestrieri-Ruocco-Maratea-Polito

Diciamola tutta, ci si aspettava dopo un’ora e quaranta di monologhi dell’entourage, tra slide lette ad alta voce: Dal capo ufficio stampa, Stefania Battista; Dai tre verbosi interventi dei giovani capigruppo  Balestrieri, Maratea, Ruocco, adiuvati dalla delegata alla Cultura, Polito; E viepiù dopo un’interlocuzione appassionata rivolta all’affollata platea durata tre quarti d’ora da parte del sindaco Conte; Tutt’altra risposta della minoranza consiliare, anzi una risposta che neanche si è inviata ai mezzi di comunicazione, come invese spesso accade anche per piccoli sussulti. Infatti ci si attendeva, come d’abitudine, una pletora, una fiumana, di note stampa da parte delle irritate (sic) opposizioni, in primis di quel Partito Democratico ebolitano il quale rimane pirandellianamente parlando, un “Partito” in cerca di autore, ma niente. Niente di niente.

Niente neanche dagli altri il capigruppo, Norma di Forza Italia, Di Benedetto riposizionatosi su linee leghiste, il sempre oppositore, negli ultimi tempi, “alternato” Cardiello di FdI, e qualche osservazione dal “quasi” alleato dei “contiani” Capaccio e dall’altro alleato in “seconda” Masala su tutti, muti anche i compagni extraconsiliari del PCI di solito sempre attenti, ed a seguire il resto.

Ebbene, chi si aspettava tutt’altro e magari, fuochi pirotecnici compresi, è rimasto deluso, come ha meravigliato anche la stampa e un po’ noi, avendo vissuto i momenti di “guerra” degli ostinati 5 oppositori interni alla maggioranza che tra una cena e l’altra preannunciava altre risoluzioni, tutte che passavano attraverso una sfiducia netta nei confronti dell’Amministrazione e altrettanto netta verso l’intera Giunta. Pertanto nella sua pubblica interlocuzione sotto gli occhi augusti dello zio Carmelo, ex ministro delle Aree Urbane e protagonista assoluto della Prima Repubblica, il nipote Mario con tutto lo Stato maggiore o quasi, tranne gli assenteisti consolidati Naponiello e Di Candia che si sono dati alla macchia da mesi, non ha avuto remore a toccare tutti gli argomenti dell’operato amministrativo, disegnati nel racconto delle varie slide che snocciolavano i “successi”, a suo dire, dell’Amministrazione. Successi invero che i cittadini faticano a riconoscere. 

Mario Conte Report

Si è partiti dal debito che rimaneva di 6 milioni e 600 mila euro notificato dal Ministero degli Interni subito dopo l’insediamento, all‘ordine pubblico, le opere pubbliche manutentive, il PUC, gli istituti scolastici come, “il ritorno a casa di Carlo Levi”, e le altre opere pubbliche imposte dalla “spectre che sembra (anzi vuole) mortificare la Piana:  L’alta velocità ferroviaria, la bretella autostradale Eboli-Agropoli, l’elettrodotto sottomarino Terna, senza dimenticarsi gli espropri prossimi venturi che impatteranno in malo modo su aziende e famiglie; a seguire  la sanità cittadina, il piano di zona, la macchina comunale, gli eventi, l’ambiente, la fascia Costiera parimenti le periferie da rammagliare e tutto ciò che riguarda, in lungo ed in largo un’azione amministrativa, per una città fino a qualche mese fa di circa 40.000 anime spalmate su 138 km quadrati, ora vicina ai 36mila abitanti circa 8mila dei quali comunitari ed extracomunitari che fortunatamente colmano questo calo demografico spaventoso da una Città in pieno declino economico, politico, sociale. Una realtà, che fa ahinoi, fa il conto quotidianamente ed a piè sospinto, con problematiche mai risolte da lustri interi.

Tutto sommato dall’Amministrazione ci aspettavamo ben poco, seguendo i rumors e atteso la condizione ormai irreversibile dello stato di salute della Città, ma al contrario ci si aspettava un qualcosa di diverso da parte di una opposizione che si “oppone”, forse per convenzione, forse per convenienza, ma forse anche incapace come la maggioranza ad individuare quelle strategie e quell’impulso che potrebbe in qualche modo spingere anche la maggioranza a fare di più per questa Città, ma a quanto pare questa volta non per convinzione, perché chi vuol far politica attiva in una città specie come la nostra, deve avere la costanza, la professionalità, e la dignità politica di informarsi e di essere sempre presente, come si dice giornalisticamente stare “sul pezzo”, quello che invece non si è visto, facendo mancare in ogni circostanza quel senso critico che una opposizione dovrebbe avere.

Forse, ma non nella sua interezza, si tratta di un’opposizione “con l’elastico”, cioè lamentosa soltanto quando pensa di poter ottenere “aum aum” qualcosa come corrispettivo? O silente per non disturbare i “manovratori” quelli a cui sono collegati e che sono quelli che stanno contribuendo al funerale di questa Città? Noi speriamo davvero che non sia così, vogliamo credere che siano scivolati ex abrupto, nel regno di Ipno, il dio greco del sonno profondo, e si siano de plano lasciati andare nelle braccia di Morfeo, figlio del primo, che li ha cullati facendoli obliare dai doveri istituzionali. Ma non vanno trascurati anche gli ondivaghi percorsi politici di avvicinamenti e di allontanamenti alla attuale maggioranza Regionale e a quella della così detta “Filiera istituzionale” facenti capo al Governatore De Luca e il suo fido Sindaco di Capaccio-Paestum, Coordinatore del Masterplan e Presidente della Provincia di Salerno Franco Alfieri, “Dominus” assoluto degli scarabocchi politico-programmatici tombali per Eboli, fino a sostenerlo alle ultime elezioni del Presidente della Provincia, sebbene passando prima per il sostegno alle ultime elezioni Politiche per il Terzo polo e la Carfagna

report Amministrazione Mario Conte

Tornando alle opposizioni, se questi pensano che l’opposizione la debbano fare in loro vece soltanto i giornalisti della carta stampata o dei siti web sebbene non investiti del mandato popolare, magari rinunciando al loro ruolo terzo, si sbagliano, e ne danno bene il giudizio i tanti cittadini ebolitani stanchi e delusi della precipitazione di qualità del dibattito politico, rifugiandosi, loro malgrado nell’astensionismo elettorale rinunciando altresì ad ogni partecipazione non incoraggiando così altri interessi che attori e comparse politiche portano avanti nella ricerca di posizionamenti prossimi futuri, nazionali e regionali, ahinoi, in continua trasformazione, ma tutti, che siano liquidi o gassosi non vanno nella nostra direzione. Intanto l’unico dato certo, oggettivo, inoppugnabile dal punto della mera comunicazione rimane che questo silenzio imbarazzante/assordante, che segna un punto a favore di Mario Conte, che ha zittito (a sua insaputa), le opposizioni. Forse come dice un antico proverbio: “dai nemici mi guardo io ma dagli amici mi guardi Iddio” l’unica forza contrastante al primo cittadino ed ai suoi stretti collaboratori, se la ritrova nella propria maggioranza, quel nuovo gruppo consiliare composto da 5 cavalieri che risponde al nome di Eboli Domani (Sgritta, Ruocco, Lavorgna, Gaeta, Moscariello) i quali un giorno sì e l’altro pure si lagnano sulla carta stampata, alla ricerca di nuovi ruoli, sostanzialmente di poltrone per intenderci, nell’ottica di un manuale Cencelli in formato bonsai.

Ad aprile ci sarà l’approvazione del bilancio consuntivo 2022, il quale difficilmente potrà essere bocciato da quegli stessi consiglieri che lo hanno congetturato a fine 2021, sarebbe come disconoscere se stessi dunque improbabile tranello al “prode” Mario, mentre una testata d’angolo potrebbe invece stagliarsi nel bilancio preventivo 2024 da approvare entro il prossimo San Silvestro, ma questa TUEL permettendo, è un’altra storia. 

Invece ad horas l’unico dato inoppugnabile è che in via Ripa 49 e non solo, sono assise delle opposizioni col singhiozzo, afone alla bisogna! “O tempora o mores!” affermava Cicerone,. Si stava meglio quando si stava peggio, si direbbe, pensando alla prima Repubblica, senz’altro partitocratica, ma anche questa parola ha perso quell’accezione negativa vista la mancanza trentennale di scuola politica nelle sezioni, ed il contraltare del personalismo-leaderistico che regna indisturbato nella penisola tricolore, facendo cosi scendere di livello della proposta politica a tutto tondo, ma questa invero è tutt’altra storia…

Video report del sindaco: https://www.facebook.com/radiocitta105/videos/955757242519781

report Amministrazione Conte pubblico

 

report Amministrazione Conte pubblico

Eboli 9 marzo 2023

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