Su Chirurgia è polemica dopo l’incontro all’Asl Sosto-Conte. Il Sindaco di Eboli Conte “spara” su La Rocca, ma il Sindaco di Bellizzi Volpe lo difende.
All’orizzonte le rovinose politiche sanitarie di Regione e Asl Salerno volte a puntare sulla tripolarizzazione ospedaliera con al centro il mega Ospedale di Salerno e puntanto a Nord e Sud su Nocera Inferiore e Vallo della Lucania, “rapinando”, come già è avvenuto prima con Caldoro e poi con De Luca gli Ospedali di Eboli e Battipaglia sempre più ridimensionati e destinati a chiudere.
POLITICAdeMENTE
EBOLI – Nell’incontro di ieri con il Direttore Generale dell’ASL, Gennaro Sosto, il Sindaco Mario Conte ha espresso «la richiesta di spendere i 22 milioni già stanziati per l’adeguamento sismico e per realizzare la nuova palazzina presso l’Ospedale “Maria SS. Addolorata”, ferma restando l’opzione in prospettiva dell’Ospedale unico Eboli-Battipaglia.
Inoltre, – ha aggiunto il Sindaco di Eboli – sempre nello stesso incontro, il primo cittadino ha chiesto di non chiudere reparti, perché Eboli non può pagare più un caro prezzo e perché quelli ora attivi rappresentano eccellenze, come Ortopedia dove si tengono più di 600 interventi all’anno, peraltro di ottimo livello, e circa 3mila ambulatoriali e di pronto soccorso ogni anno, risultando per questo strategico per il territorio di riferimento.
Il Direttore Generale, – ha concluso Mario Conte – sottolineando come stiano per concludersi le procedure concorsuali per il reclutamento di nuovo personale, si è riservato di avanzare altre proposte nelle prossime settimane».
Il Sindaco di Eboli, tra l’altro, nell’incontro pubblico di presentazione del Report della sua Amministrazione, tenutosi sabato mattina nella Sala San Bartolomeo, parlando dell’Ospedale Maria SS Addolorata, come riportato anche dalla stampa, a proposito dei reparti di Chirurgia e Urologia, aveva tuonato: «Martedì (riferendosi all’incontro di ieri) chiederemo a Sosto di rimuovere il responsabile delle chirurgie di Eboli, Battipaglia e Roccadaspide. Non è possibile che tutti i chirurghi a disposizione vengano trasferiti da Roccadaspide a Battipaglia, senza alcun beneficio per Eboli».
Queste dichiarazioni, più che le preoccupazioni leggittime del Primo Cittadino di Eboli, hanno spinto il Sindaco di Bellizzi Domenico Volpe, anch’egli impegnato e da tempo, anche nell’anno di totale abbandono di ogni difesa da parte della gestione Commissariale Prefettizia del Comune di Eboli da parte di Antonio De Jesu, in quella che ormai è solo una strenua battaglia atteso le politiche ridimensionatrici che sia la Regione Campania e sia l‘ASL Salerno stanno portando avanti da anni, accorpando, chiudendo e trasferendo reparti, oltre che non assegnando da anni personale medico e infermieristico agli Ospedali della Piana del Sele, invece procurato in altre strutture ospedaliere, caratterizzando una volontà ormai fin troppo chiara di tripolarizzare la Sanità in Provincia di Salerno: sul Mega Ospedale di Salerno sacrificando sia gli Ospedali di Eboli e Battipaglia; A Nord puntando su quello di Nocera Inferiore; A Sud su Vallo della Lucania.
«È completamente sbagliato il metodo caro Mario. – Ha dichiarato a POLITICAdeMENTE il Sindaco di Bellizzi Domenico Volpe rivolgendosi in maniera confidenziale al suo omologo di Eboli ricordandogli che il problema più che di incarichi è di politiche gestionali e sanitarie ma difendendo il bravo Primario di Battipaglia Francesco La Rocca – Non è possibile attaccare un bravo chirurgo che sta portando risultati straordinari al nostro territorio. Io credo che il metodo di “sparare alla chiesa e cogliere il camaparo” è solo un modo per continuare a non avere una visione organizzativa del comprensorio. – conclude Mimmo Volpe – Non servono avere doppioni di unità operative a 5km di distanza». Una circostanza oggettiva che pone sul tavolo politico le carenze programmatiche e politiche in materia di Sanità e di organizzazione del territorio da parte della Regione e dell’ASL Salerno, che suggerisce un cambio di passo repentino e valutare in fretta la realizzazione del famoso Ospedale Unico della così detta Valle del Sele, proprio quello che avrebbe dovuto accorpare i P.O. di Eboli, Battipaglia e Roccadaspide e per il quale il PSN stanzió 300 milioni di euro, “rapinati” perché dirottati dall’allora Governatore della Campania Stefano Caldoro per realizzare l’Ospedale del Mare, scelta poi fatta propria, potenziata e portata avanti anche da Vincenzo De Luca, che a sua volta ci ha messo tutto il resto per distruggere quello che ancora resta della Sanità pubblica tra Eboli e Battipaglia, piano che va ben oltre l’immaginazione e che coinvolge una utenza di oltre 200mila abitanti.
Oggettivamente se lo sfogo oratorio del Sindaco Conte in difesa del P.O. di Eboli e sia in difesa del Reparto di Chirurgia e di Urologia oltre che dei due dirigenti, incaricati da poco, gli altrettanto bravi Luigi Sparavigna e Michele Pierri, corre su un binario che può portare ad un deragliamento a catena dell’intero Ospedale, coinvolgendo sia il Pronto soccorso che le Sale Operatorie, va detto che bisognerebbe riconsiderare tutto d’accapo e ripristinare la Conferenza dei Sindaci, organismo sommerso dalle foghe imperialistiche deluchiane che costringe i due Sindaci a scontrarsi sulla difesa di questo o quel Primario, piuttosto di pensare di offrire il meglio possibile per i cittadini utenti, che certo non è quello di incaricare Primari e accorpare reparti senza potenziarli con altri medici e altri infermieri.
Va da se ricordare, perché mai sia il Sindaco di Eboli Conte e sia quello di Battipaglia a suo tempo inviarono una nota congiunta nella quale, in pratica rinunciavano ai 40milioni di euro stanziati dal Ministero della Salute per eseguiri lavori di messa in sicurezza del nosocomio di Battipaglia e l’adeguamento sismico e per realizzare la nuova palazzina presso l’Ospedale “Maria SS. Addolorata” di Eboli, ponendoli in alternativa tra loro, fornendo un alibi alla Direzione Generale dell’ASL per una progressiva azione di ridimensionamento dei due Ospedali, costringendo ora a innalzare barricate invece di programmare correttamente il futuro della nostra Sanità anche alla luce della recente pandemia da Covid-19.
Eboli/Battipaglia, 8 marzo 2023