31 pareri favorevoli? Non è la prima volta che si sbaglia. In questo caso si è sbagliato all’unanimità.
L’Assessore Calabrese, “ambientalista a distanza”, perché non ha utilizzato le coperture degli edifici pubblici? Perché non ha previsto un impianto del genere sul “masso della Signora” intorno al Castello di Arechi o sulle colline di Giovi?
EBOLI – Non accennano a placarsi le polemiche rispetto al Parco Fotovoltaico che la Toto Costruzioni S.p.A. dovrebbe realizzare sui Monti di Eboli, in un terreno di proprietà del Comune di Salerno. Il progetto interessa una vasta superficie collinare di oltre 150 ettari, ma ne saranno coperti solo 42, cioè 420.000 mq. che corrispondono, come spesso si è evidenziato a 60 Campi di calcio, che ospiteranno ben 120.000 celle fotovoltaiche a specchio che produrranno 24 MW in tre moduli da 8MW ciascuno, mentre nella restante area è prevista la realizzazione di un complesso didattico di supporto al Campo stesso.
Per questo progetto la Toto Costruzioni spenderà 120 milioni di euro e per questo verserà nelle casse del Comune di Salerno una cifra annua di ben 3,5 milioni di euro, per una durata di 10 anni, mentre nei restanti 15, come previsione di durata dell’impianto, il Comune di Salerno potrà decidere di gestirli in proprio o riaffidarlo alla stessa ditta costruttrice. Una volta che l’impianto è andato in funzione il Comune di Eboli percepirà la somma di 250.000 euro all’anno di ICI.
Come è buono Lei, direbbe Paolo Villaggio nei panni del Fracchia.
Intorno a questo progetto che POLITICAdeMENTE ha voluto mettere in evidenza, sono intervenuti un poco tutti, c’è chi ha parlato a vanvera, chi invece si è opposto tanto per farlo, chi invece lo ha fatto per altri motivi semmai riconducibili a lotte politiche di affermazione, chi ha gridato all’affare, chi, molto pochi, ha pensato che anche se l’iniziativa di produrre energia da fonti alternative, in questo caso dal Sole, fosse un fatto meritevole, ha evidenziato il forte impatto ambientale, che un impianto di quelle dimensioni provoca, in un’area di grande pregio paesaggistico e naturalistico.
Che l’Assessore all’Ambiente del Comune di Salerno Gerardo Calabrese difenda il Progetto è comprensibile, che cerchi di convincerci che l’iniziativa è meritevole è altrettanto apprezzabile, che si appelli alle normative e a tutti i passaggi istituzionali che hanno accompagnato l’iter del Campo Fotovoltaico di Eboli è giusto, ma l’Assessore Calabrese, anche come esponente storico dei Verdi o di quel che rimane dei Verdi, deve ammettere che i paesaggi naturali non sono più identificabili rappresentandoli con prati e campi di fiori, alberi, boschi e sotto bosco, macchia mediterranea, dove vivono e nidificano ancora molte specie animali, bensì altro.
Calabrese deve dire che i paesaggi naturali sono l’insieme di verde, alberi e tecnologie sia pure utili ma estranee, anche se inserite, perché giustificate, negli ambienti che diventano di natura mista aggiuntiva e varia.
Se Calabrese individua nell’ex Ministro Carmelo Conte come il paladino di un’azione politica che non mira alla contrarietà del’Impianto Fotovoltaico, ma ad un attacco politico al Comune di Salerno e al Sindaco Vincenzo De Luca, e pur potendo questa tesi essere possibile, come certamente in più occasioni si è anche sottolineato, non può accusare allo stesso modo POLITICAdeMENTE di essere un “cannone” puntato su Salerno e su De Luca, sol perché ha sollevato per prima il problema, ritenendo l’iniziativa meritevole, ma sottolineando che il luogo e il progetto fossero improponibili per la grandezza dell’impianto e per il conseguente impatto ambientale che ne deriverebbe.
POLITICAdeMENTE, questo blog e il suo ispiratore, sono vicini, anzi, molto vicini al Sindaco Vincenzo De Luca, ma questo non significa per forza condividere questa iniziativa, che si ritiene inopportuna e che viene percepita dai cittadini del posto come un vero e proprio sopruso, al pari di una prepotenza, che certo non restituisce una buona immagine sia a De Luca, che all’intera Giunta, al PD, il Partito di De Luca e alla coalizione.
Sorprende e non poco, la motivazione che da l’Assessore Calabrese, rispetto alla realizzazione dell’Impianto, portando a giustificazione i 31 pareri favorevoli espressi da altrettanti soggetti territorialmente competenti a rilasciarli. Non è la prima volta che si sbaglia. In questo caso si è sbagliato all’unanimità.
Se passa il concetto che l’unanimità è sinonimo di giustizia, siamo alla frutta, anzi dico a Calabrese stiamo già sparecchiando. E’ singolare il suo concetto della tutela dell’ambiente anche in relazione ad iniziative che fine a se stesse sono considerate meritevoli, ma che purtroppo producono non pochi problemi, non ultimo lo stravolgimento dei paesaggi, ancorché degli habitat naturali.
Anche gli Stati Uniti e gli alleati erano convinti di esportare la pace facendo la guerra, ma questa filosofia è rovinosamente caduta addosso all’intero mondo occidentale e gli effetti sono sotto gli occhi di tutti.
Che garanzie può dare un Assessore che tra l’altro, ricopre quell’incarico perché proveniente da un mondo vicino alla sensibilità ambientalista, se ritiene che un impianto di quelle dimensioni non crei una distorsione rispetto a quei luoghi? Sempre pensando alla visione americana della esportazione della Pace, quell’impianto si cura solo dei benefici senza pensare ai danni che fa, è come per “liberare” un paese dal dittatore e ripristinare la libertà si opera un bombardamento sotto il quale migliaia di civili muoiono, ma con il privilegio di essere morti sotto il fuoco “amico”. Si è affidato al “Lupo” le pecore.
Se queste soluzioni sono il frutto del suo lavoro come assessore all’ambiente suggerirei al Sindaco Vincenzo De Luca, che sicuramente delegandolo si è fidato in “toto”, di cacciarlo a calci nel sedere e cancellare ogni sua traccia.
L’Assessore avrebbe potuto realizzare un progetto più importante, più coinvolgente, per niente invasivo, più diretto come benefici, più vantaggioso come costi e più remunerativo come guadagni, se solo avesse individuato tutte le superfici di copertura di tutti gli edifici pubblici e realizzare, come tra l’altro prevede anche la legge, impianti che utilizzano la tecnologia fotovoltaica per produrre energia direttamente, senza intermediari.
L’assessore avrebbe potuto sviluppare un piano energetico cittadino che prevedeva l’obbligo al ricorso di fonti alternative nella realizzazione di nuovi edifici, magari pensando anche a bonus volumetrici, piuttosto di andare ad incidere con il suo ambientalismo a distanza su un paesaggio collinare. Perché non ha previsto un impianto del genere sul “masso della Signora” intorno al Castello di Arechi o sulle colline di Giovi?
Solo utilizzando le coperture degli edifici pubblici (Scuole, uffici, fabbricati e aree pubbliche cittadine) avrebbe realizzato un totale in termini di superficie equivalente ad oltre 10 Campi di Calcio (usando il campo di calcio come unità di misura, per far rendere conto a chi legge delle reali dimensioni, di quell’intervento che Calabrese non giudica invasivo e che al contrario invece indica come fonte di occupazione), se poi si sarebbe coinvolti anche i cittadini, in un progetto mirato, altro che beneficio ne avrebbe ricavato il Comune di Salerno e direttamente in bolletta elettrica i singoli cittadini.
Sarebbe il caso che qualche volenteroso, non Calabrese di cui non ci si può fidare, si faccia un giretto a Montalto di Castro e si informi su quei benefici di cui l’Assessore salernitano “paraverde” ci accusa di perdere, se si sono realizzati. Scoprirà che non è stato assunto nessuno, mentre invece è stata devastata un’area prossima alla costa.
Nei giorni scorsi ho letto sul web che si vendevano 150 ettari di terreno sui monti di Eboli, idonei a realizzare un Campo fotovoltaico. Di questi annunci ce ne sono a centinaia e ci dice che ben presto saremo al Far West energetico. In tutta Italia ormai c’è una corsa frenetica al fotovoltaico e all’eolico e all’orizzonte sta emergendo una nuova classe di “PALAZZINARI ENERGETICI” che realizzano grandi affari in combutta con l’ENEL e producono pochi benefici, atteso che le nostre bollette sono sempre più care e Calabrese può esserne soddisfatto.
E’ vero, c’è un beneficio, si abbattono le emissioni di CO2, e si va incontro al Protocollo di Kyoto, ma “la spesa vale l’intesa” se si distruggono gli ambienti naturali e se i cittadini per questo non ne ricavano nemmeno un beneficio economico, che invece ricavano solo chi li costruisce (in questo caso la Toto) e chi li gestisce (l’ENEL)?
Senza per questo criminalizzare o insinuare dubbi sulla Toto Costruzioni S.p.A., come fanno alcuni per sollevare polveroni e per fare opposizione a De Luca o al Sindaco di Eboli Martino Melchionda, va detto che la Toto, non è l’Opera Pia Missionaria, è un’impresa, che cerca di fare impresa, investimenti ed utili e se poi gli viene incontro come in questo caso una legge, e l’opportunità che le offre il Comune di Salerno è evidente che muova le sue capacità per realizzare un affare, ma se si può farne a meno e gestire il tutto in maniera diversa, proponendo progetti meno invasivi e di diretto beneficio per i cittadini è meglio.
Calabrese deve liberarsi del ruolo che precedentemente aveva come rappresentante dei verdi e di una sensibilità ambientalista, tanto nessuno lo crede più, visti anche i risultati politici che ha rovinosamente conseguito quel Partito e assuma quello che più gli è consono: quello “dell’ ambientalista a distanza“.
Ottimo articolo Admin e complimenti anche per la nuova veste tipografica del blog più moderna e spigliata di prima. Hai fatto bene a contargliene quattro a questo Calabrese “ambientalista a distanza”. Hai anche fatto proposte alternative all’istituzione del campo fotovoltaico ad Eboli. E costui interpreta il tutto in funzione anti DE LUCA proprio per accattivarsi la simpatia del sindaco che lo ha nominato assessore! Si Si, se De Luca avesse gli attributi,l’unica soluzione sarebbe quella di cacciarlo a calci in culo. Ma De Luca non lo farà perchè sta bene alla città di Salerno questa infame proposta. Calabrese ex verde del cavolo(verde) si vuole salvare anche l’anima citando i 31 pareri favorevoli di soggetti pronti a genuflettersi alle mire dell’ENEL . Ma non siamo mica nati ieri! Gerardo Calabrese con quell’atteggiamento( che si nota anche nella foto) da prete spretato che ti vuole prendere per i fondelli, lo andasse giustamente a realizzare sul Masso della Signora il mega impianto fotovoltaico.
Questi verdi che poi nulla hanno a che fare con l’ambiente si comportano sempre piu come i socialisti si sono infiltrati dappertutto creando notevoli problemi. Gia in vecchi post ho fatto cenno alla mostruosa opera di Oscar Nemaier l’auditorium di Ravello costata 18 milioni di euro .adesso chiura per questioni politiche amministrative dove masci la fa da principe.Questa opera di grande mostuosita ambientale prima della realizzazione proprio dai verdi fu considerata un rotolo di carta igenica poi rivalutarono le cose
e gli stessi si trovarono d’accordo con Bassolino e gli altri a costruire il mostro per motivi sicuramente diversi dall’ambiente e dalla cultura.
Oggi accade la stessa cosa per monti di eboli nessuno ha il coraggio di affrontare questi balordi affaristi salernitani nel scempiare la localita di monti di eboli.Ci sono mille modi di produrre energia alternativa senza monovre distruttive ne invasive per l’ambiente.CHe i grossi cervelloni si facciano avanti nella ricerca,e l asciano stare monti di eboli.
Gente di eboli un nuovo 1974 ci aspetta difendiamo il nostro territorio
tris d’assi dei forestieri melchionda-magliano-de luca non mortificheranno eboli con il loro progetto scellerato.ebolitani uniamoci sia di centro,destra e sinistra e mandiamo a casa i FORESTIERI . Gli ebolitani non permetteranno TALE SCEMPIO.Contro tale progetto costituiamo La Lega degli Ebolitani a DIFESA del PROPRIO TERRITORIO.Eboli è degli Ebolitani e GUAI a CHI la TOCCA.I BARBARI vanno CACCIATI.
Conte trova sempre il marcio. Non è credibile. Ma quando mai ha permesso agli altri di fare domande quando era potente?
E la smettessero con questo ricatto dei posti di lavoro.L’ambiente tutelato darebbe lavoro a molte più persone.
E la smettessero con l’energia pulita,se per produrla si sporca l’ambiente tanto pulita poi non è.
E la smettessero di volerci convincere che le gare sono reglolari,se partecipa una sola ditta.
E la smettessero di usare i territori degli altri per i propri comodi,fatevelo nel vostro giardino il bell’impiantino.
E la smettessero di offenderci con le parole”ristoro ambientale”
E la smettessero di stravolgere le leggi assoggettandole ai propri tornaconi,fregandosene dei diritti di chi abita e ama il territorio.
E la smettessero di volerci convincere dell’utilità di queste mega opere e poi ci lasciano con le strade ridotte a colabrodi.
E la smettessero di pensare di essere i “PADRONI”della terra solo perchè hanno avuto un voto.
E la smettessero di struprare la nostra madre terra.
E la smettessero di prenderci in giro.
E la smettessero …
E la smettessero…
E smettiamola anche noi di stare a guardare che tutto questo accada….
Antonella Dell’Orto
Brava Antonella Dell’Orto. Diamogli addosso a tutti i venduti della pseudo-politica ebolitana!!! Smettiamola anche noi di stare a guardare. Se dobbiamo creare un nuovo 1974 ebolitano quando i partecipanti veri si notavano dal barbiere a fare lo shampo ai capelli sporchi di fumo delle barricate, io sono pronto. Non importa se qualcuno mi potrebbe denunciare,come allora, per istigazione alla rivolta. Se dobbiamo arrivare a questo, vediamo subito quanti ebolitani incazzati sono pronti a ricorrere anche alle maniere forti pur di prendere a calci nel sedere questa corrotta e pericolosa “classe politica dirigente”. Ripeto,infine, per chi non avesse capito un altro mio commento: gli on.li ebolitani e insieme a loro altri cosiddetti on.li nazionali di tutto l’arco costituzionale hanno solo paura di una cosa(e perciò fanno il tifo per Bossi-Berlusconi): che la legge elettorale attuale venga modificata da un governo tecnico. In tal modo non basta affiliarsi alla Rosy Bindi di turno o alla Mussolini, ma si dovrebbero andare a cercare i voti uno per uno nel collegio elettorale attraverso il meccanismo delle preferenze. I HAVE A DREAM creare il movimento PEP(Per Eboli Pulita). Chi è d’accordo lo scriva su questo blog, diamoci un appuntamento e lanciamo una sfida!
@ x CALABRESE come e’ bello fare l’ambientalista in casa altrui , si nota nei tuoi comunicati stampa che sei un bugiardo , stai difendendo solo il territorio della tua citta……. vieni a spiegarlo in consiglio comunale ad Eboli , ma se come penso non hai argomentazioni valide statt a cas tu e De Luca
per antonella :me toooo-ok
Carmè ormai sei una carta letta, sei un libro aperto. Ma come per spaventare Martino che ti sta mettendo all’angolo, ti metti ad elogiare a cirilluzzo, questo non si fa, hai fatto disgustare anche il consuocero, il bravo e stimato Andria che tanti rimpiangono alla provincia
A.A.A. cercasi dr Elio Presutto
Oggi in diretta da radio mpa il sindaco Melchionda nel parlare dell’opera fotovoltaica fa trapelare la sua idea favorevole e dichiara che non è negativa per l’impatto ambientale ,e si deve verificare solo se le carte sono a posto,e fa riferimento che il fotovoltaico di monti di eboli non si puo paragonare allo scempio ambientale della pianura del sele coperta per il 30% da plastica per le serre.Allora io mi chiedo : in che cosa è laureato il sindaco? per esprimere questo i concetti da grande esperto dell’ambiente,inoltre in colpa le amministrazioni precedenti di non aver fatto nulla. Ma la precedente amministrazione di 5 anni è quella di Melchionda . Negli ultimi 5 anni quante serre si sono realizzate nella valle? senza permesso e senza rispettare i vincoli ambiental, e allora la tua amministrazione cosa ha fatto. Inoltre abbiamo anche il grande esperto di destra che fa il presidente del conosorzio bonifica destra sele Busillo che dal 1995 ad oggi non ha tentato di bonificare nulla ne ha percepito il problema serre ,eppure è dott. Agrario.Bene Martino fa riferimento alla potenza piu grande del mondo che ormai è indirizzata a sviluppare il fotovoltaico come energia alternativa. Monti di eboli progetto della megafotovoltaico,non puo essere considerata inquinante come produzione di energia elettrica ma mio caro Martino dichiari che in giro ci sta tanta ignoranza sull’argomento dovresti sapere che il fotovoltaico in questione non rispetta i parametri naturalistici ,non si fa energia pulita distruggendo qualche altra cosanaturale e quindi inquinando. Inoltre ,
chi a fine utilizzazione dell’impianto cioe tra 20-25 anni garantirebbe la bonifica della centrale ,De LUca o Melchionda? Cosi facendo Martino nel guardare la piana del sele ricoperta di plastica ,quindi inquinamento paesaggistico ,sul flusso delle acque piovane ,sull’effetto serra e sui residui plastici delle serre stesse ,parole tue ,dovremmo imparare che dobbiamo prevenire ,perche la nostra vita è corta, ma che lasciamo ai nostri figli? che diranno che testa di c…oo ho avuto come padre.
Ps. vedi la fine della centrale fotovoltaica di Persano scempiata da ladri abbandonata ase stesso.
Qualunquista che non sono altro!!
Da questo braccio di ferro tra poteri ne ho tratto una semplice considerazione: di Eboli e del nostro territorio nessuno se ne fotte veramente.
Da un lato sento l’ex on.le Conte che accusa il progetto del parco fotovoltaico come di uno scempio ed un attacco al territorio mentre negli anni 80 ricordiamo cos’era lafascia costiera proprio quando i socalisti amministravano Eboli, nello stesso periodo in cui gli tessi signori hanno venduto la collina della Madonna del Carmine ad un gruppo di amii che avevano voglia di strsene tranquilli in mezzo alla natura permettendo che costruissero villini e villone bruttisime, là invece non hanno fatto uno scempio senza precedenti (e ancora continuano).
Dall’altra parte c’è un sindaco, quello di Salerno, che sta lavorando per rendere la sua città un piccolo paradiso ma lo stà facendo a discapito dei comuni limitrofi (si è liberato dello scalo merci ferroviario portandolo a Battipaglia, ha ceduto a Pontecagnano l’interporto, vuole portare a largo delle coste ebolitane il porto-isola per liberarsi del porto commerciale trasformandolo in porto-turistico; ha fatto sposare il cementificio a confine con Pontecagnano, vuole il termovalorizzatore sempre in quella zona, lontano dal centro abitato. E’ bello fare progetti per la propria città a scapito degli altri) .
Da una parte c’è chi coglie l’occasione del fotovoltaico “solo” come pretesto per una lotta di potere (le due correnti all’interno del PD – contiani e deluchiani – ilsindaco appartiene a questa seconda area – lo dimostra chiaramente ed Alfonso Del Vecchio lo dice a chiare lettere) dall’altra c’è chi ha ramificato le proprie alleanze sul territorio solo ed esclusivamente per avere le mani libere quando decide di “invadere” altri territori (senza le alleanze giuste non potrebbe mai portare a termine i propri progetti ed Eboli è uno di quei feudi di riferimento).
In tutto questo i cittadini che ruolo hanno? Nessuno e niente avranno il diritto di dire e di fare se la maggioranza egl eboltani li ha voluti dinuovo al potere.
Aalisi semplicistica? Forse è vero ma analizzando il loro operato questa è l’impressione che a me, personalmente, hanno dato.
Armando Voza
Fitto alla Toto Costruzioni terreno per 350.000. all’anno per realizzare lo stesso impianto fotovoltaico.La superficie è di ettari 74,località San Donato Comune Di Eboli.
Se queste soluzioni sono il frutto del suo lavoro come assessore all’ambiente suggeririamo anche noi al Sindaco Vincenzo De Luca, che sicuramente delegandolo si è fidato in “toto”, di cacciarlo a calci nel sedere e cancellare ogni sua traccia