Grande partecipazione di pubblico all’Hotel Grazia Eboli, per l’incontro-dibattito “No alla Secessione del Nord“, “Si all’Italia Mediterranea“.
All’incontro-dibattito organizzato dall’Associazione “Cittadino Sudd” è intervenuto l’On. Federico Conte il quale ha risposto alle domande del giornalista Eduardo Scotti che coordinato i lavori e di diversi cittadini tra il pubblico.
POLITICAdeMENTE
EBOLI – Lunedì 16 gennaio 2023, alle ore 17:30, nella Sala dei Convegni dell’Hotel Grazia Eboli in via Nazionale, 20, si è tenuto con una grande partecipazione di pubblico, un interessante incontro-dibattito dal tema: “No alla Secessione del Nord”, “Si all’Italia Mediterranea”, organizzato dall’Associazione “Cittadino Sudd“, nel corso del quale altre all’On. Federico Conte, già Parlamentare della Repubblica, e al giornalista Eduardo Scotti che ha condotto i lavori sono intervenuti diversi cittadini presenti.
Quello dell’On. Federico Conte e dell’Associazione “Cittadino Sudd” che presiede, non è il primo incontro che pone al centro la questione meridionale come questione Nazionale, e di questi tempi, invero, queste iniziative si stanno moltiplicando in tutte le Regioni del Sud, iniziative che si accompagnano ad altre che annunciano la costituzione di Associazioni e Movimenti meridionalisti e autonomisti che che hanno come obiettivo quello di rivendicare una autonomia culturale e politica e talvolta anche economica e istituzionale immaginando una nuova stagione meridionale interrotta con quella Unità d’Italia, come risposta alla “Proposta indecente” di Autonomia Differenziata contenuta nel disegno di legge del Ministro Roberto Calderoli di cui si parla da anni, derivata dalla riforma della Costituzione del 2001 secondo cui tutte le regioni a statuto ordinario possono chiedere allo Stato competenza esclusiva su 23 materie, tra queste alcune sono delicate e importanti, come: L’istruzione, la sanità, la produzione di energia e la tutela dell’ambiente, ecc, e criticata da studiosi, ma anche dai Presidenti delle Regioni e dalle opposizioni al Governo Meloni, immaginando come e dove andrà a finire il nostro Paese, su quei temi e competenze fondamentali che non possono essere lasciate alle singole Regioni.
Una proposta indecente che sollecita alcune domande che noi affidiamo all’On. Federico Conte e al suo intervistatore Eduardo Scotti, per dare un cobtributo al tema sicuramente interessante che mette in evidenza una parte del nostro Paese che si identifica nelle regioni più ricche del Nord “scontente” che rivendica una “Secessione” e l’altra parte del Paese indentificabili con le Regioni del Sud che discriminate e depredate e scontente rivendicano risorse per pareggiare un gap economico a cui è stato condannato dal 1861 ad oggi.
Aveva ragione Metternich quando definiva l’Italia una espressione geografica? È vero che è solo l’idioma a fare di noi una Nazione? L’Italia è stata mai unita?
Le risposte sono nelle domande stesse, domande precise che devono costringerci a ricordare come le Regioni sono una invenzione vera e propria, atteso che il nostro Paese era legato più ai “Comuni” che alle Regioni. Tuttavia senza andare indietro negli anni e nella storia, ora dobbiamo necessariamente analizzare i giorni nostri quelli che rappresentano un pericolo vero e proprio, perché purtroppo oggi siamo nelle mani di una Lobby trasversale del Nord e gli interessi forti si servono del populismo ignorante e affamato di potere, per mettere a segno i loro disegni, ma anche di una classe politica meridionale prona, asservita, e collaborazionista.
Un collaborazionismo che si delinea sfacciatamente nella composizione del nostro parlamento, nordizzato sia perché la gran parte della popolazione sta al nord ed elegge il maggior numero di parlamentari e sia perché i lobbisti occupano, con la complicità delle segreterie dei finti Partiti, con il paracadutismo il 30% dei seggi parlamentari del sud. E tornando al dibattito che propone l’On. Conte, purtroppo e senza purtroppo, quello che fino a ieri era uno scarabocchio oggi è un disegno preciso che finirà, anche qui con la complicità dei Governatori del Sud, per contribuire ad aumentare il divario Nord-Sud e depredare i fondi PNRR finendo altresì per aumentare a dismisura il debito pubblico oltre ogni misura.
L’esempio sono gli 82 miliardi a fondo perduto attribuiti dall’UE all’Italia per il Sud utili a colmare il gap. Miliardi che la Lobby del Nord hanno prima contrattato con i “servi” collaborazionisti e poi facendo i “generosi” ne hanno assegnato al Sud solo 42, e chi se li pappa quei fondi? La SPEKTRE italiana RFI e TERNA per un elettrodotto sottomarino che dalla campania raggiunge la Sicilia e la Sardegna e con l’alta velocità e insieme si mangiano oltre 32 miliardi. Se sono opere strategiche perche non finanziarle con fondi di bilancio ordinari e consentire alle regioni del Sud di costruire servizi, scuole, ospedali, strade ecc.?
Una rapina in piena regola.
Si potrebbe andare avanti con altri esempi ma sarebbe interessante che dal dibattito vi fosse anche qualche pronunciazione su questi temi.
Eboli, 17 gennaio 2023