Il Circolo Silaris Legambiente di Eboli boccia la Bretella Veloce ANAS Agropoli-A2 con un “NO” motivato e responsabile. Un progetto da “Scarpe grosse e mente fine”
“un’opera non necessaria che deturpa un territorio più volte ferito non risolvendo il problema del traffico sulla S.S. 18. Riteniamo, invece, sia più opportuno investire nel potenziamento e nella messa in sicurezza della rete viaria esistente e portare a termine le opere sospese da decenni come lo svincolo autostradale di Eboli e il potenziamento della SP30 e dell’Aversana″.
POLITICAdeMENTE
EBOLI – E sul progetto ANAS della Bretella Veloce che collega Agropoli all’Autostrada A2 del Mediterraneo, all’indomani dell’assemblea pubblica del 10 gennaio indetta dal Comune di Eboli, si sono sono levate “montagne” di no e tra queste anche il “NO” fermo, deciso e Motivato del Circolo Silaris Legambiente di Eboli, che ne argomenta le motivazioni: «L’aspetto che più ci lascia interdetti – scrive in una nota la direttrice direttrice Stefania De Rosa – è la consapevolezza che l’opera che si intende realizzare si inserisce in un contesto naturalistico di elevato pregio, sono infatti presenti vincoli:
- paesaggistici,
- naturalistici,
- antropici,
- ambientali
- idrogeologici
- Area Unesco
- Siti archeologici
- Area Parchi
- Area ZPS
- Area SIC
- Area Militare
Tuttavia – prosegue la rappresentante di Legambiente che evidenzia altresì la inutilità di un ulteriore opera lasciando nel più totale abbandono tutte le altre aeterie provinciali e nazionali che al contrario, messe in sicurezza e potenziate potrebbero risolvere definitivamente il problema – si propone un progetto che prevede la costruzione di una strada a scorrimento veloce, di fatto parallela ad altre strade già esistenti, che potrebbe dare beneficio soltanto a Capaccio ed Agropoli. Questa strada partirebbe dallo svincolo A2 di Eboli e, attraversando la nostra zona rurale e la piana del Sele senza imbocchi né uscite per la nostra città (la prima uscita sarebbe a Paestum), arriverebbe ad Agropoli.
Per quanto ci riguarda – aggiunge la rappresentate del Circolo Silaris Legambiente di Eboli – pensiamo sia un’opera non necessaria che andrebbe a deturpare un territorio già più volte ferito e che comunque non risolverebbe il problema del traffico sulla S.P. 30 e sulla S.S. 18 che, ricordiamo, non è presente soltanto nei mesi estivi. Riteniamo, invece, sia più opportuno investire nel potenziamento e nella messa in sicurezza della rete viaria esistente e portare a termine le opere sospese da decenni.
Non abbiamo bisogno di un’altra opera che tagli a metà la nostra zona rurale, portando disagi e disservizi alle numerosissime aziende agricole e commerciali del territorio. Piuttosto sarebbe utile da parte degli organi competenti realizzare il potenziamento di corse di bus e treni affinché chi si dirige nel Cilento per vacanza possa farlo utilizzando mezzi pubblici facendo diminuire inquinamento e traffico.
Abbiamo bisogno di una pianificazione territoriale che tenga conto delle reali esigenze dei cittadini che la abitano – conclude la nota di Stefania De Rosa del Circolo Silaris Legambiente di Eboli – creando per loro servizi di mobilità sostenibile che ci porti ad essere cittadini europei orientati ad essere partecipi di quella transizione energetica di cui tanto si parla ma di cui non si riscontra nessun indizio in progetti di tale natura che vanno in direzione completamente opposta».
Purtroppo ci sorprende si sia arrivati sul filo di lana, nel mentre si poteva, e fermamente manifestare il dissenso “motivato” di un’intera comunità, senza arrivare allo scontro, con Provincia, Regione e ANAS. Un dissenso che politicamente poteva passare attraverso l’amministrazione comunale Conte, non appoggiando alle ultime elezioni del Presidente della Provincia Franco Alfieri, o magari votandolo ma rinegoziando, come partita politica, una rivisitazione di quel progetto, e magari anche di altri progetti, come quello dell’Aversana, eterna incompiuta, altra Strada a Scorrimento veloce (Sic) che da oltre 40 anni attende di essere ultimata. Strada che potrebbe, raddoppiando le corsie in entrambi i sensi di marcia, essere quel collegamento che manca per indirizzare da Salerno il grande traffico dall’A2 alla Piana del Sele, passando per l’Aeroporto, con svincoli dedicati fino a giungere a Paestum, Agropoli e nel Cilento, mettendo in sicurezza e potenziando anche l’attuale strada che da Agropoli va a Vallo della Lucania e a Palinuro.
Invece no. Una mano prepotente e irriverente, pensando ai propri orti, da “SCARPE DOPPIE E MENTE FINA”, e saltellando da Comune in Comune da Trentinara ad Agropoli e da Agropoli a Paestum, si disegna a suo piacilento il suo orizzonte limitato complice una Regione Campania, nettamente contro la Piana del Sele.
Ora è il momento per l’Amministrazione di mostrare gli “zebedei” e porre fine a questa avanzata “cafona” che non tiene conto di nulla se non dei propri piccoli interessi ma spendendo un fottio di soldi pubblici.
Eboli, 12 gennaio 2023