Appello di Rosa Adelizzi del Comitato Salute Pubblica: «Politica assente, solo una protesta forte dei cittadini ebolitani potrà salvare il nostro ospedale».
E mentre il “medico studia l’ammalato muore”. Lo sceriffo cattivo si fa il mega Ospedale da 730 posti letto a Salerno e i Sindaci di Battipaglia e Eboli si fanno passare addosso di tutto dalla Terna all’AAVV, dalla Bretella Veloce Agropoli-A2 alla chiusura degli Ospedali di Battipaglia e Eboli e dei pronti soccorsi dei piccoli ospedali da Sarno a Polla.
POLITICAdeMENTE
EBOLI – «Da anni leggiamo solo inutili fiumi di parole sugli ospedali della Piana del Sele, maggiormente sul quello di Eboli, pieni di buone intenzioni utilizzate come fumo negli occhi, ma senza risultati. – scrive in una nota Rosa Adelizzi, Presidente del Comitato di Salute Pubblica che interviene sulla sempiterna questione dell’Ospedale di Eboli, delle sue criticità, della mancanza di personale medico e infermieristico e di tutte le estempranee ed isolate uscite, ma in ordine sparso di politici e sindacalisti – Da ogni parte sono giunti comunicati pieni solo di chiacchiere da parte di politici, partiti, anche medici e personale sanitario.
Noi del Comitato per la Salute – prosegue la Adelizzi che evidentemento da battitrice libera, pur parlando di sanità ignora l’appello lanciato dal Consigliere comunale e primario ospedaliero Damiano Capaccio ha lanciato da questo sito, invitando tutti a partecipare ad un dibattito che andasse nella direzione di raccogliere tutte le energie vitali di questa città, siano esse politiche, provenienti dal mondo associativo o di semplici cittadini e Comitati, ma anche dai sindacati e dagli operatori sanitari medici o infermieri che siano, per partecipare insieme ad una Assemblea aperta tecnico-politica con all’Ordine del Giorno l’Ospedale di Eboli, il DEA Eboli-Battipaglia-Roccadaspide, la Sanità e la salute in generale, allo scopo di organizzare una proposta plurale, unitaria e Politica che vada anche nelka direzione di porre le basi certe della realizzazione di un Nuovo Ospedale di oltre 350 posti letto che accorpi quelli esistenti armonizzandone le risorse – abbiamo mantenuto sempre alta l’attenzione con azioni forti, ma non è bastato e non basterà mai difendere il territorio se si fa solo finta di tutelarlo da parte di chi amministra la cosa pubblica e di chi gestisce la sanità. Chi ricopre un ruolo istituzionale, non può rimanere in silenzio, deve intervenire, anche con azioni forti.
Non si può essere presenti e prendere meriti quando ci sono motivi di successo per il nostro ospedale: in quelle occasioni tutti presenti, tutti alla rincorsa del merito da intestarsi ed a sgomitare per la foto con il politico di turno. – Aggiunge Adelizzi che oggettivamente potrebbe accomunare le sue osservazioni anche a quella degli altri se dovesse decidere, insieme ad altro, di partecipare al dibattito aperto da Capaccio – E adesso che l’ospedale è in agonia? Nemmeno una parola, nemmeno un comunicato, nemmeno un’azione di tutela nei confronti dei cittadini della Piana del Sele?
Il Partito Democratico, amico di De Luca, cosa ne pensa riguardo a questa situazione? Ha interpellato i suoi amici? Il sindaco Conte e tutta l’Amministrazione comunale cosa stanno facendo? Le competenze sono regionali? – formula le sue domande la Presidente del Comitato di Salute Pubblica e si da anche la risposta – Si, ma il nostro problema è che abbiamo politici senza peso, quelli che non si fanno valere e contano poco sui tavoli istituzionali.
Da anni, riguardo al futuro del nostro ospedale, vado denunciando: c’era e c’è un disegno chiaro sul nostro nosocomio per depotenziarlo fino alla chiusura. – prosegue la Adelizzi – Purtroppo, i miei appelli sono stati vani e chi doveva cogliere è rimasto indifferente, diventando complice di chi a livello regionale vuole affossare Eboli. Non avendo un ruolo istituzionale per potere incidere diversamente, ho fatto tutto quello che una cittadina, per amore del territorio, poteva fare. – conclude Rosa Adelizzi la quale, purtroppo, non agganciandosi organicamente ad altri come lei che protestano lascia a chi la vuol raccogliere la sua – L’appello adesso lo rivolgo a tutte le forze politiche, ai partiti ed ai singoli amministratori di maggioranza e di opposizione, a tutti i cittadini ebolitani e non, perché solo con un’azione forte di protesta, contro queste scelte che determineranno la chiusura definitiva dell’ospedale ebolitano, potremmo ottenere qualche risultato».
Intanto, come sempre, i Sindaci di Eboli, Battipaglia, Campagna, Albanella, Altavilla Silentina, Serre, Olevano Sul Tusciano, Postiglione, Campagna, i grandi assenti, aspettano che accada qualcosa e di tanto intanto fanno finta di intervenire per non disturbare e disturbatori, quelli che se ne fregano e che continuano, passo dopo passo a smantellare l”esistente per ricostruire una sanità “comoda” alle proprie esigenze, piuttosto che ai bisogni dei cittadini.
E così mentre il “medico studia l’ammalato muore“. E mentre si tentenna su come spendere 20 milioni di euro a Battipaglia e 40 milioni di euro a Eboli per i due Ospedali, e mentre si litiga dove bisognerebbe costruirlo, lo “Sceriffo” ormai sempre più cattivo, sta realizzando l’Ospedale da 730 posti letto, impegnando una spesa di oltre 420 milioni, 300 e più dei quali del Ministero della Salute, il prezzo del peccato che è costato la svendita dei collegi elettorali campani, aggiudicati a destra e a manca nell’universo inesistente di quella “Sinistra” irriconoscibile che fa capo a tanti “nanetti” tra i quali l’ex Ministro della Salute Roberto Speranza. E i Sindaci di Battipaglia e Eboli si sono abboccolati alla volontà dei przpotenti di Terna e RFI e quello di Eboli, con la realizzazione della Bretella Veloce Agropoli-A2, che taglia fuori la Città e anche la sua Santa Cecilia, si è abboccolato alla corrente della Filiera Istituzionale di Franco Alfieri, il braccio operativo dello Sceriffo Cattivo.
Riusciranno i nostri eroi Sindaci a cacciare le “palle” e farsi valere?
Eboli, 7 gennaio 2023