Mariano Pastore artista per vocazione, storico per passione lascia un lavoro ciclopico e di immenso valore. Il 21 maggio scorso fu premiato dall’ex Ministro dell’istruzione Luigi Berlinguer.
Il coraggio e la passione. In morte dello storico ed artista Mariano Pastore agiografo degli ebolitani illustri: Gherardo degli Angioli, Giacinto Romano, Felice Cuomo, Matteo Ripa, autore della memorabile traduzione con commento “De rebus Siculis Carmen” di Pietro da Eboli. Giovedì 29 dicembre alle 10.00 in S.Maria della Pietà i funerali. Il cordoglio del Sindaco Mario Conte: “Eboli perde un eccelso testimone del suo tempo”.
POLITICAdeMENTE
EBOLI – La Città di Eboli con Mariano Pastore perde una delle persone più rappresentative. Un interprete unico, silenzioso, operoso, appassionato, dedicando la sua vita allo studio e alla ricerca, e come tutte le persone appassionate oltre a dedicare tempo ha anche consumato risorse fisiche ed economiche, consegnanci lavori unici, fortunatamente pubblicati, grazie a Cosimo De Vita Presidente del Centro di Riabilitazione Nuovo Elaion di Eboli, che oltre a finanziarne la stampa organizzava anche eventi dedicati alla loro divulgazione. Per anni ha trovato Ospitalità su POLITICAdeMENTE che ha dedicato a lui intere pagine proponendole ai suoi lettori come cultura “liquida”, cogliendo la sua passione come messaggistica “semplice” nella comunicazione ma erudita e diretta.
La sua figura nel contempo semplice e complessa è la sottolineatura di un personaggio che ha fatto della rettitudine il suo modello di vita e dell’arte il valore a cui si è ispirato. Da giovane cattolico diede il suo contributo, sempre sincero e disinteressato al Partito dei Cattolici, senza però mai allontanarsi dall’arte, organizzando mostre pittoriche, mettendo insieme tutti gli artisti come lui, desiderosi di esprimersi ma impossibilitati a farlo, mancando mezzi e sostegni. Erano gli anni a cacallo tra il ’50 e il’ 60. Non c’è stata mai nessun momento di sbandamento nel suo pensiero e nella sua vita, forte dei valori che ha ricevuto dai suoi genitori, belle persone Felice e Chiara, semplici e lavoratori, genitori come tanti in quei tempi, che con il loro esempio hanno formato figli “sani” dal punto di vista morale e culturale.
Ultimamente, rimasto solo, dopo aver subito perdite incommensurabili, e non vogliamo nemmeno citarle per non procurargli anche nel mondo dei giusti un dispiacere, si era chiuso e si era allontanato dalla vita pubblica, ma non abbandonando mai la sua originaria passione per lo studio e la ricerca storica.
Un lavoro veramente ciclopico quello di Mariano Pastore, che non ha nulla da invidiare a quelli realizzati dai più grandi storici e bibliografi, riconosciuto anche da personalità come Carmelo Curró e il compianto Carmine Benincasa, ai quali Mariano faceva sempre riferimento, un grande contributo culturale che oltrea mettere in evidenza il legame del grande cantore Pietro da Eboli con la nostra terra e la gente di Eboli e non solo, raccontando lo straordinario contributo che Pietro da Eboli, “reporter” delle gesta federiciane, gesta che sono arrivate a noi sia attraverso gli scritti che attraverso le miniature, già di per se opere d’arte straordinarie avvicinandolo ai più. Mariano, lo ha fatto per se, per perseguire uno scopo nobile e per offrire agli appassionati di storia, di arte e di cultura un lavoro certosino e pieno di passione, è riuscito ad arrivare laddove gli altri non arrivano, e c’é riuscito, sottraendo il tempo alla famiglia e magari anche a se stesso, ma fortunatamente con l’aiuto della sua passione, l’opera ha raggiunto due obiettivi: quello di consegnare alla Storia un lavoro corposo e di grande valore culturale, e quello di alimentare la sua grande passione attraverso il suo lavoro e consegnare alla storia, porzioni di verità che messe insieme costituiscono un’opera faraonica e “l’album” di famiglia dei nostri avi.
E come si fa a non manifestare attestati di riconoscenza a Mariano che si é dedicato e per tutta la sua vita allo studio e alla ricerca alimentando la sua passione irrefrenabile verso la storia, l’arte, la cultura?
Lo faccio ricordando il mio legame affettuoso per lui, per la sua famiglia, la moglie, il caro Gianmaria, per i suoi genitori, per i suoi fratelli l’indimenticato Enrico, Carlo e Alba, amici cari ed affettuosi di una vita.
«Eboli perde un eccelso testimone del suo tempo. – scrive il Sindaco di Eboli Mario Conte ricordando Mariano Pastore – Dispiace apprendere della scomparsa di Mariano Pastore, un sopraffino conoscitore della storia ebolitana, uno straordinario cultore di arte, sapere e bellezza.
Con il suo operato, – prosegue Mario Conte – ha fatto innamorare intere generazioni del patrimonio di Eboli, ha diffuso studi e conoscenze in ogni modo, riuscendo anche ad adeguarsi ai nuovi canoni della società. Mariano Pastore – aggiunge – ha rappresentato l’eccellenza nella sua versione più pura e, senza stancarsi di divulgarla, l’ha portata alla conoscenza dei più, facendone dono alla Città. – conclude il Primo Cittadino di Eboli Mario Conte – Nel dolore della perdita, esprimo le condoglianze personali e quelle dell’intera amministrazione comunale alla famiglia e ai suoi cari».
«Mariano Pastore con i suoi studi storici e letterari ha assunto un posto d’onore tra gli ebolitani illustri di ogni tempo. Le sue ricerche hanno permesso di riscoprire e approfondire le vite e le opere di personaggi spesso dimenticati eppure meritevoli di grande considerazione. – ci fa pervenire in una nota il Presidente della Pro Loco Eboli Enrico Tortolani – Pietro da Eboli, Gherardo degli Angioli, Giacinto Romano, Felice Cuomo, Matteo Ripa e tanti altri non meno meritevoli hanno popolato i suoi scritti. Mariano Pastore così ha illuminato la conoscenza della storia più profonda della nostra comunità, offuscata dall`incuria dei contemporanei.
In questo triste giorno la Pro Loco Eboli e tutti gli associati esprimono accorati il loro cordoglio, unito a quello dell’intera comunità, verso una persona che con umanità e cultura ci ha spinto a riscoprire e amare le nostre radici, scavando in profondità per portare alla luce lo spiritus loci. – conclude Enrico Tortolani – Grazie Mariano, con l’impegno di diffondere i tuoi studi e rinnovare i tuoi percorsi tra vicoli, piazze, palazzi del Centro Antico.»
«La Fondazione Luigi Gaeta Centro Studi Carlo Levi esprime il profondo cordoglio per la perdita del caro amico, a lungo collaboratore del nostro Istituto culturale, Mariano Pastore. – scrive in una nota che ci è pervenuta Maria Rosaria Gaeta – Persona di grande umanità, ha agito sulla cultura locale al meglio della sua dimensione: senza grettezza provinciale, esente da protagonismi di facciata, con la capacità di saper produrre eventi culturali di alto spessore.
Nella sua attività, ha collaborato per anni con la Fondazione, nell’intento comune di dar vita ad eventi di qualità alta, ma anche per tracciare una strada per una possibile politica culturale, all’altezza di ciò che la Città di Eboli meriterebbe. – aggiunge la Presidente della Fondazione Luigi Gaeta – Una nota antropologa disse una volta che una comunità riesce ad essere veramente tale, quando piange per ogni singolo suo componente, allorquando viene a mancare. – che conclude – Il dolore del momento sia allievato dalla consapevolezza di ciò che Mariano ha prodotto, anche sul piano simbolico; quale paradigma esemplare di ciò che di meglio la cultura locale può offrire».
«Mariano Pastore, ci sarebbe subito da dire “un ebolitano vero”, inteso nell’accezione positiva, quella che i nostri padri nobili si erano conquistati nei secoli partecipando alle vicende del loro tempo con spirito aperto alla conoscenza, all’innovazione e alla partecipazione civile. – si legge in un commento che ci è pervenuto dall’Associazione “Eboli Nuova” ricordando la personalità semplice ma nello stesso tempo importante di Mariano Pastore – Pur senza titoli accademici altisonanti o incarichi professionali in ambiti politico-culturali, Mariano Pastore ha saputo guadagnarsi riconoscimenti ad altissimo livello per le sue spassionate e rigorosissime ricerche storiche del nostro territorio e per il suo costante impegno nella divulgazione delle conoscenze storico-culturali e artistiche letterarie.
La sua improvvisa scomparsa lascia un vuoto incolmabile in quanti hanno avuto la fortuna di essergli amico, perché è sempre stato schietto, diretto e sincero, anche quando esprimeva giudizi severi. – aggiungono nella nota gli amici di “Eboli Nuova” che ha tra i suoi animatori Vito Pindozzi – Con lui se ne va un altro pezzo della Eboli, che ci piacerebbe fosse additata alle future generazioni come esempio d’impegno civile, di spirito aperto alla ricerca, alla crescita umana e culturale della comunità. Addio Mariano, – conclude la nota – gli amici di “Eboli nuova”, ti sono riconoscenti per il ruolo che hai svolto nella comunità sociale, per le tue preziosissime ricerche storiche culturali che hai donato alla nostra città e per i sentimenti di vera amicizia che hai sempre schiettamente manifestato».
Eboli, 28 dicembre 2022
Grazie Massimo, tu sai, qyale erano i miei rapporti pluridecennali di stima e affetto amicale con Mariano.
Mi auguro e spero che la CITTÀ di Eboli, trovi il modo come ricordare nel tempo persone come Marcello Somna e Mariano Pastore.So bene che tu farai la tua parte.