Vito Mercurio sul progetto “Casa Cultura”: Ai giovani abbiamo il dovere di offrire occasioni concrete, non false speranze
EBOLI – “Apprendo dalla stampa dell’avvenuta presentazione, nell’aula consiliare, del progetto “Casa Cultura” stilato dall’associazione “Assudd” e con rammarico leggo il mio nome citato dagli organizzatori come possibile soggetto aderente all’iniziativa. Mi corre l’obbligo morale, nonché professionale, di smentire a chiare lettere la mia partecipazione al progetto stesso. Dal quale, al contrario, ho preso le distanze in modo chiaro.
L’ho fatto in maniera privata e ora lo faccio pubblicamente, dal momento che il mio nome viene utilizzato senza che da parte mia ci sia stato il consenso a farlo. Sono stato avvicinato, nelle scorse settimane, dai promotori dell’iniziativa. E ad essi ho manifestato in più occasioni le mie forti perplessità rispetto alla capacità del progetto di poter offrire alla città di Eboli una possibilità di crescita culturale reale e significativa.
Ho espresso i miei dubbi anche in presenza dell’assessore alle Politiche culturali. Chi mi conosce sa che quando sposo una iniziativa o ne promuovo la fattibilità sono abituato a manifestarlo con grande entusiasmo e forza. La mia assenza, in occasione della conferenza stampa convocata in Comune della quale, tra l’altro non sono stato informato, parla chiaro: io non farò parte della cosiddetta “Casa Cultura” .
Se mi avessero invitato a prendere parte alla presentazione avrei avuto modo di spiegare alla stampa le motivazioni che mi hanno spinto a non sottoscrivere la proposta che mi è stata fatta. Gli ebolitani conoscono il mio attaccamento alla mia città e la mia sempre manifestata intenzione di mettermi a disposizione della comunità, per creare serie occasioni di crescita culturale E lo sanno anche gli amministratori al governo della Città.
Solo qualche mese fa in un mio intervento riportato dagli organi di stampa locali, parlavo di “cultura rappresentativa come bene primario per Eboli” e della necessità di mettere a frutto le intelligenze e i talenti , costretti anche nel settore intellettuale a farsi largo su strade che non sono quelle native. “Casa Cultura”, a mio avviso, non risponde a queste caratteristiche. Piuttosto che creare un ulteriore limbo per gli artisti che sul territorio non avrebbero spazi e occasioni da utilizzare per poter fare dell’arte un mestiere, sarebbe invece necessario e doveroso creare le condizioni perché i tanti che hanno fatto un percorso formativo istituzionale possano trovare nella loro città la possibilità di esprimersi e vivere.
Le intelligenze e i talenti musicali locali, che sono tanti, hanno bisogno di altro. Di essere inserite in iniziative artistiche stabili che consentano loro di poter affrontare una esperienza di livello nazionale. Anche con il sostegno delle istituzioni. In questi anni non sono mai stato preso in considerazione, da chi governa, per dare vita a progetti di produzione artistica. E non intendo prestare la mia professionalità ad iniziative che non ritengo capaci di offrire reali momenti di rilancio né di sviluppo per il territorio. Ai giovani abbiamo il dovere di offrire occasioni concrete, non false speranze”.
io credo che Eboli egli Ebolitani debbano molto al Maestro Mercurio,mi chiedo e gli ebolitani si chiedono,come mai qualunche evento musicale si organizza ad Eboli non compare mai il nome del maestro Vito Mercurio ne dei suoi figli,gente che ha fatto la musica,che vive di musica,sapete qualche giorno fa a Milano mi è stato chiesto di dov’èro,ho risposto di Eboli,contrariamente a quello che mi aspettavo non mi hanno detto dove si è fermato Cristo,ma dove vive Vito Mercurio.