Il Consiglio Comunale si arena sui debiti fuori bilancio ma l’Alta Velocità SA-RC va avanti. Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici conferma tracciato e progetto redatto su googlemap.
L’Amministrazione Conte, alla ricerca di “ristori” come per TERNA, esprime fermo dissenso e si affida al TAR. Non c’è ristoro che tenga rispetto alla portata del disastro ecologico annunciato. RFI va avanti nel silenzio di istituzioni e deputati del Sud. Scopriremo da qui a qualche anno che in cambio del silenzio qualcuno è stato pagato con sacchi pieni di euro?
POLITICAdeMENTE
EBOLI – Mentre il Consiglio Comunale di ieri sera, caduto il numero legale, si è arenato sui debiti fuori bilancio, rimandando il tutto ad una prossima seduta, probabilmente il 31 dicembre, per restare nei termini, l’Alta Velocità va avanti a tutta birra, infatti, proprio ieri si apprendeva che dopo tre riunioni al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici del Ministero Infrastrutture e Trasporti, si è conclusa la procedura autorizzativa del Lotto 1A Battipaglia – Romagnano della linea AV Salerno – Reggio Calabria. E continua inesorabile l’attacco al territorio da parte di RFI che si mangia 28 milardi e mezzo dei 42 miliardi a fondo perduto stanziati nel PNRR utili ad abbattere il divario tecnologico e dei servizi del Sud rispetto al resto del Paese. Una operazione piratesca da parte delle lobbye di Stato e private del Nord e per contro pilatesca delle Istituzioni locali e della deputazione del Sud, i quali, con il loro silenzio indifferente o “interessato”, consentono che un’opera del genere che sarebbe dovuta essere realizzata con fondi di bilancio nazionali, vieppiú facendola passare nel “deserto” e creando il più grande disastro ecologico, con l’aggravante di utilizzare fondi speciali, sia così invasiva. Intanto mancano i trasporti pubblici locali e mancano i collegamenti stradali di base affinché i territori siano fruibili.
Dopo questi ultimi scandali (Coop Sumahoro e famiglia e Qatargate e famiglia Panzeri) che hanno sconvolto l’opinione pubblica, non vorremmo scoprire da qui a qualche anno che un bel po’ di parlamentari campani, calabresi, lucani, pugliesi e siciliani, siano stati tacitati a suon di sacchi pieni di migliaia e migliaia di euro o di incarichi milionari.
Purtroppo non vivrò abbastanza per gridare tutta la mia rabbia a questi zozzoni, disonesti e mariuoli e agitare manette senza chiavi, per aver assistito come i senza vergogna si sono girati dall’altra parte accettando un progetto redatto su googlemap, che contribuirà allo stravolgimento idrogeologico della Piana del Sele causato dalla realizzazione di una barriera scatolare di una 20ntina di metri sotto suolo che ostacolerà il deflusso delle vene acquifere sotterranee causando un’allagamento dei terreni a monte e una desertificazione di quelli a valle, oltre la distruzione di centinaia di proprietà e l’abbattimento di centinaia di abitazioni e manufatti di servizio alle imprese locali.
I nostri figli dovranno cambiare la toponomastica e: “Fontanelle” la chiameranno “lago“; “Acquarita” la chiameranno “savana“; Il “Prato” lo chiameranno “deserto“. Lo stesso succederà per “Acqua dei Pioppi” e la “Pescara” che a loro volta le chiameranno “terra di cactus” e “terra spaccata“, e così nei pressi di quest’ultima quando sarà realizzata la bretella Agropoli-Eboli i turisti si fermeranno per fotografare i serpenti. Ma la cosa grave e che per prendere un treno per il Nord e il Sud dovremo andare a Baronissi.
MALEDETTI
«Nonostante i fermi e motivati rilievi del Comune di Eboli su un progetto di fattibilità a dir poco lacunoso e del tutto irragionevole, il tracciato è sostanzialmente lo stesso presentato in occasione del Dibattito Pubblico. La determinazione conclusiva del Consiglio, che sostituisce il provvedimento autorizzativo della Conferenza dei Servizi, comporta la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera ed ha effetto di variante urbanistica al P.R.G. e apposizione del vincolo preordinato all’esproprio sulle aree del tracciato. – si legge in una nota stampa dell’Amministraziobe comunale – Il Comune di Eboli, presente agli incontri con il Sindaco Mario Conte e l’Assessore Salvatore Marisei, insieme con i rappresentanti dei Comuni di Campagna, Contursi Terme e Sicignano degli Alburni, ha ancora una volta espresso il proprio voto contrario.
Sono state accolte alcune prescrizioni, già presentate in Conferenza dei Servizi e nel procedimento connesso alla Valutazione di impatto ambientale dell’opera, presentate dai Comuni. – si legge ancora – Per Eboli rilevano le prescrizioni:
- sulla verifica approfondita dell’impatto del tracciato nell’area P.I.P., con particolare riferimento a siti a rischio di incidente rilevante,
- sull’interferenza della galleria artificiale che attraverserà la città con le aste torrentizie Tufara e Tiranna ed il bacino idrogeologico,
- sull’istituzione di un tavolo di monitoraggio dell’opera nelle fasi di completamento della progettazione e dell’esecuzione dell’intervento».
«L’Amministrazione si è mossa nel solco di quanto deliberato dal Consiglio comunale del 5 luglio 2022 con Delibera n° 18 – dichiara il Sindaco Mario Conte. – Come noto abbiamo già prodotto un ricorso al TAR del Lazio, che si discuterà a breve, evidenziando vizi procedurali e scelte immotivate. Impugneremo dinanzi al TAR anche la decisione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e continueremo a sostenere le nostre buone ragioni in ogni sede, sempre al fianco dei cittadini impattati dal tracciato. Il Consiglio comunale, che ringrazio per l’importante lavoro svolto fino ad oggi, sarà protagonista anche di questa nuova fase».
«Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha istituito anche un tavolo tecnico per la rigenerazione e la riqualificazione urbana delle aree impattate dal tracciato. – prosegue la nota comunale che in ogni caso velatamente apre a possibili risarcimenti, risarcimenti che non potranno mai pareggiare i danni che si creano e che non ssono stati nemleno valutati tanto è superficiale quel progetto cve si inabissa nell’attraversare Eboli e di seguito prosegue con centinaia di chilometri in galleria attraversando anche la faglia meridiobale – Al tavolo, presieduto dal Ministero Infrastrutture e Trasporti, parteciperà la Regione Campania, R.F.I., l’A.N.A.S. e tutte le Amministrazioni comunali coinvolte dal tracciato, con l’obiettivo di mitigarne l’impatto e “risarcire” il territorio per le ferite subite, rendendo disponibili i finanziamenti del PNRR e delle politiche di coesione dell’Unione Europea.
In proposito l’Assessore Salvatore Marisei chiarisce la posizione dell’Ente «Nel caso in cui l’opera dovesse continuare il suo iter, in caso di rigetto del ricorso al TAR promosso dal Comune di Eboli, siamo pronti a presentare al Ministero e alla Regione Campania un progetto di rigenerazione e riqualificazione urbana. Il progetto riguarderà tutta la fascia di territorio, a valle dell’autostrada SA-RC, che dall’area PIP si estende sino alla Casarsa. In questa sede, anche grazie alla presenza al tavolo dell’ANAS, troveranno soluzione le interferenze con lo svincolo autostradale di San Giovanni e si programmeranno interventi di raccordo con l’ingresso cittadino, la linea ferroviaria storica Eboli-Potenza, inclusa l’attuale stazione FS, la viabilità dei quartieri Prato, Pezza delle Monache, Serracapilli, Pescara e Casarsa, in un unico disegno di pianificazione volto a realizzare nuove infrastrutture ed attrezzature che saranno assunte nel redigendo PUC, sotto la responsabilità dell’Ufficio di Piano coordinato dell’Ing. Giovanni Cannoniero».
E se il Sindaco e i consiglieri comunali si dimettono per protesta, piuttosto di pietire ristori squilibrati e irresponsabili?
Eboli, 22 dicembre 2022