Il Nobel per la fisica Steven Chu, ha trattato il tema “Sfida dell’Energia”.
Perché media e politica non hanno degnato di attenzione?
di Erasmo Venosi
ROMA – Alcune settimane fa il Segretario all’Energia di Obama, il Nobel per la fisica Steven Chu, ha trattato il tema “Sfida dell’Energia” nella sede del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) di Roma. Il riscontro dei media italiani è stato insistente, eppure si discuteva della sfida di questo millennio. Dalla relazione del Nobel si capiva inoltre che il pianeta è in grave pericolo a causa dell’incremento dei gas serra, in particolare il biossido di carbonio che incide sulla produzione di gas serra per il 60% ed è il residuo della combustione di carbone, petrolio e gas.
Ma perché media e politica non hanno degnato di attenzione un Nobel che svolgeva la sua relazione nella sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche? Congetturando possiamo affermare che questo avviene in perfetta continuità con la tradizione italica che da Croce in poi si è affermata nel nostro Paese. Storico fu lo scontro tra un grande matematico Enriques e Benedetto Croce che considerava la scienza , un insieme di pratiche che potevano solo avere una utilità economica ma nessuna funzione di conoscenza. Basterebbe utilizzare l’immagine della copertina del libro di Luigi Bellone “La scienza negata” , dove viene rappresentato un uomo che sega il ramo di albero sul quale è seduto e che rappresenta plasticamente la metafora del suicidio della collettività.
Bellone parla di un’Italia dove viene negata la scienza e dove il rifiuto viene animato da “schiere di intellettuali, moralisti, religiosi e politici” che propalano la conoscenza in modo “deformato e pericoloso” in una parola “irrazionalista”. Alla memoria appartengono le epurazioni ed emarginazioni “antiche” come quella di Volterra, fondatore del CNR, del matematico Levi-Civita (sviluppò la teoria dei tensori utilizzata poi da Einstein per la teoria della Relatività) e della distruzione attraverso le leggi sulla razza del gruppo dei fisici di “via Panisperma” (Fermi , Segre , Pontecorvo). E appena ieri la “cacciata” di Carlo Rubbia (Nobel per la Fisica per la scoperta di una particella il debolone neutro per l’unificazione di forze deboli e forze elettromagnetiche) dalla presidenza dell’Enea , sostituito da un economista. E ancora alla dirigenza della Società di Gestione Impianti Nucleari (Sogin), che dovrebbe gestire scorie nucleari (25.000 metri cubi più 1566 barre di combustibile irraggiato equivalenti a 235 tonnellate di ossido di uranio mischiato a plutonio, stronzio e cesio) e smantellamento dei reattori, di un fisico con un generale degli alpini.
E allora come meravigliarsi se in Parlamento è approvata una mozione nel marzo 2009 che in pratica, assolve l’uomo dal riscaldamento globale e una seconda mozione nello scorso aprile , dove si chiede al Governo di ricontrattare gli impegni assunti in sede UE per gli obiettivi d’incremento rinnovabili e taglio dei gas serra ?Ignorato il documento di consultazione dell’US Environmental Protection Agency sui gas serra , dove si denuncia sia “l’elevata probabilità” degli effetti disastrosi sull’ ecositema, la salute dei cittadini , ma anche la probabile escalation di violenza nelle regioni instabili per via della crescente scarsità di risorse.
Ignorato il Rapporto Reneweable Energy Poiticy Network for the 21 st Century dal qual emerge che a livello mondiale la potenza fotovoltaica è cresciuta del 70% e quella eolica del 35%.Questi dati non tengono però conto della tendenza a livello globale dell’interesse per le fonti rinnovabili. I paesi con programmi di rinnovabili sono almeno 64! L’Amministratore delegato della Total afferma che siamo vicini al picco operativo nell’estrazione del petrolio: al 2015 la capacità produttiva non potrà superare gli 89 milioni di barili al giorno. Gli esperti scientifici e non i manager delle compagnie petrolifere quantificano in circa 2500 miliardi di barili le risorse di petrolio con estrazione facile e a basso costo. Il picco massimo della produzione si verificherà nei prossimi due decenni.
Rispetto a tali scenari appare urgente, assumere determinazioni politiche e provvedimenti che siano coerenti con un futuro di ristrettezza di fonti fossili. Un’ulteriore scelta dovrebbe riguardare l’investimento di risorse sul nucleare, con l’originalissimo sviluppo tutto italiano, del “piezonucleare” che utilizza la pressione per produrre la reazione di fissione nucleare e al posto dell’uranio (a termine) , un elemento come il ferro. Finanziamenti alla ricerca dovrebbero anche riguardare il progetto di Carlo Rubbia “sull’amplificatore di energia” ovvero un sistema formato, da un acceleratore e un reattore che utilizza un elemento come il torio e che per la particolarità di funzionamento non potrà mai causare né una Chernobyl e nemmeno una Hiroshima.
Erasmo Venosi
Sono eventi a dir poco scomodi per le majors energetiche mondiali che han tutto l’interesse a far sottacere tali happening,L’uso maggiore dei combustibili fossili, inoltre, ha un impatto negativo sull’ambiente e non ci sono dubbi ormai sull’urgenza di ridurre le emissioni di anidride carbonica e rallentare il processo di riscaldamento globale.Questa situazione è ancora più evidente nel nostro paese e per questo motivo varie organizzazioni governative o non hanno lanciato la campagna “Energia Sostenibile per l’Italia” nell’ambito della campagna europea “Sustainable Energy Europe (SEE)”.Non dimentichiamoci di E: Mattei, oggigiorno, difatti senza la sua opera, l’Italia oggi avrebbe un peso politico internazionale come quello del Portogallo o della Grecia. Esisteva un divieto non scritto per le economie perdenti della Seconda Guerra Mondiale: non dovevano sviluppare un’azienda petrolifera nazionale. La Germania e il Giappone hanno obbedito, e ancora oggi non hanno multinazionali di rilievo in questo settore. Mattei si oppose, e mise in piedi l’Eni correndo in equilibrio tra le lusinghe sovietiche e le proposte americane. L’Italia divenne la maggiore acquirente mondiale di petrolio russo, più di qualsiasi paese socialista.Concludo con una ipotesi “complottista” ed innovativa, tratta dal Blog. di B. Grillo : Il nucleare non è economicamente sostenibile ed è per questo che le banche lo finanziano. Le prime due banche nucleari in Italia secondo una ricerca commissionata dalla coalizione Banktrack, di cui fa parte Greenpeace, sono UniCredit e Intesa San Paolo. Gli istituti italiani non compaiono tra le prime 10 banche finanziatrici che sono nell’ordine: BNP Paribas (Francia) (che partecipa l’italiana BNL), Barclays (UK), Citi (US), Société Générale (Francia), Crédit Agricole/Calyon (Francia), Royal Bank of Scotland (UK), Deutsche Bank (Germania), HSBC (UK / Hong Kong), JP Morgan (Stati Uniti) e Bank of China. Tre banche francesi nei primi cinque posti. Le banche italiane devono spostare i loro investimenti (soldi dei loro clienti) sulle energie rinnovabili. Per il nucleare non c’è futuro, neppure economico.
@ ADMIN . RICOLLEGANDOMI ALLE TEMATICHE ATTUALI NEO-ENERGETICHE,VOLEVO AGGIUNGERE DEI “RUMORS” COMPLOTTISTI MOLTO INTERESSANTI:L’INVASIONE IRAKENA FORSE E’ NATA ANCHE DALLA PAVENTATA POSSIBILITA’ NEL 2000, DI ANCORARE IL PREZZO DEL GREGGIO ALL’EURO E NON AL DOLLARO DA PARTE DEL SATRAPO MEDIO-ORIENTALE, E AD OGGI UNA PIATTAFORMA SU TUTTI I PRINCIPALI MATERIALI ECONOMICI PAGATA ex ante VALUTATA IN EURO, DA PARTE DELL’IRAN, FA DI QUESTO STATO the pubblic ennemy number one, LA “VERA BOMBA ATOMICA” TEMUTA DALLA CASA BIANCA., CON BUONA PACE DI BRETTON WOODS, E DEI SUOI DATATI EQUILIBRI.. E POI LE EMISSIONI DELLA BCE, SONO BILANCIATE ALLE COPERTURE AUREE COME DA MANUALE DI SCIENZA DELLE FINANZE, O VI E’ UNA EMISSIONE FUMOSA SENZA GARANZIE, CON POTENZIALI RIPERCUSSIONI SUL GREGGIO. ORA,GRADIREI ADMIN LA SUA OIPINIONE, GRAZIE DI CUORE, COME SEMPRE.
controlliamo i caseifici ed gli oleifici di eboli dove scaricano le acque e se sono serviti di depuratori. costoro sono altamente inquinanti. Vi è una legge che regola l’uso dei pesticidi in agricoltura ,facciamola funzionare controlliamo le farmacie delle piante che prodotti vendono se sono conformi alle norme cee ed a chi vendono questi prodotti a gente competenti o ai contadini della domenica che senza accorgersene commettono danni notevoli.
il messaggio precedente sta per rafforzare l’articolo del blog ,dicendo che si fa prevenzione iniziando dal piccolo prima in casa nostra.
MESSAGGIO AI BLOGGER
Ho ricevuto sulla mia mail, in forma privata, numerosi inviti a regolare meglio i forum su questo blog, l’invito esplicitamente indica in alcuni frequentatori che di tanto in tanto partecipano con post che non sono affatto attinenti le discussioni, e che invece si rivolgono solo ai frequentatori che invece vogliono discutere e partecipare interattivamente alle discussioni sugli articoli proposti.
Ho tentato in tutti i modi intervenendo e oscurando alcune frasi per evitare, quelle che io ritenevo potessero essere offese, e avrebbero fatto scadere il dibattito. Sono intervenuto direttamente su alcuni emi sono sentito appellare come uomo poco democratico. Di tanto in tanto intervengo per alimentare e moderare il dibattito ed in alcuni casi sono stato additato come sponsor di questo o quello.
Prima i post si approvavano in automatico e poi abbiamo regolato l’accesso con la iscrizione, consentendo anche l’anonimato nel Nik perché spesso i potenti non sopportano le critiche e quindi potrebbero tendere alla “rappresaglia”.
Mi viene chiesto con insistenza di ammettere solo quelli che recano le generalità vere dei blogger. Prossimamente cambieremo ancora la veste grafica e in quella circostanza chiederemo la registrazione con nome e cognome, ammettendo anche un nik diverso (per intenderci: bisognerà registrarsi con nome e cognome, ma poi se uno non che appaia, al pubblico apparirà solo il nik).
Molti hanno anche ipotizzato, che alcuni di tanto in tanto appaiono come “guastatori” per disturbare l’azione del blog e intimorire chi interviene.
Sinceramente non credo questo sia verosimile, anche perché il successo di POLITICAdeMENTE, non è legato a chi partecipa, semmai ai contenuti e poi anche al contributo che interattivamente danno, in minima parte, quelli che intervengono.
Tra l’altro solo il 30% dei visitatori viene dall’area ebolitana e della piana del Sele, il resto da Battipaglia, i Picentini, gli Alburni, da Salerno il 25%, dal resto della Regione, dall’Italia e anche dall’estero.
Solo il 35% dei visitatori si collega tutti i giorni, gli altri lo fanno saltuariamente, e la media di permanenza è molto alta (8,54 minuti).
Quindi se qualche visitatore ha questo intento, sappia che contribuisce alla crescita del blog. Nonostante tutto sta avvenendo che qualcuno vorrebbe fare il blog nel blog e questo non posso consentirlo. Qualcuno invece di attenersi alle discussioni si cimenta a “psicanalizzare” tutti coloro i quali intervengono, risultando anche fastidioso.
NON INTENDO PIU’ CONSENTIRE A NESSUNO DI INFASTIDIRE I VISITATORI, I QUALI TRA L’ALTRO NON GRADISCONO, ESSERE APOSTROFATI E TAGLIATI DA GIUDIZI CHE RIGUARDANO LA PERSONALITA’.
QUEGLI INTERVENTI INCOMINCIANO AD ESSERE DI CATTIVO GUSTO.
PERTANTO DA QUESTO MOMENTO IN POI COMMENTI DI QUEL TIPO NON VERRANNO PIU’ APPROVATI, COSI’ COME NON SARANNO APPROVATI QUELLI CHE NON SONO ATTINENTI GLI ARGOMENTI, TRANNE CHE NON SIANO IN DIBATTITO, CHE NO SIANO OFFENSIVI, INGIURIOSI, CALUNNIOSI E QUANT’ALTRO.
La democrazia e la partecipazione non può essere disturbata da chi, sventolandole a loro piacimento, diventa arrogante e limitativo dei diritti altrui.