Alla quarta votazione il Consiglio Comunale elegge il nuovo Presidente: è Luca Sgroia.
Eboli 4° Consiglio Comunale: Pacta servanda sunt
COMMENTI & DICHIARAZIONI
EBOLI – Si parte subito con una sospensione chiesta dal consigliere Alfonso Cillo “per poter sottoporre alla minoranza una convergenza sulla proposta della maggioranza”
Dopo circa 1 ora di incontri extraconsiliari alla votazione Luca Sgroia (PD) viene eletto Presidente del Consiglio con 19 voti a favore. 9 schede bianche, 1 voto per Cardiello e 1 voto per Vastola.
Primo punto all’ordine del giorno. Elezione del presidente del Consiglio
Luca Sgroia (PD) “Guardo con particolare attenzione le schede bianche“. “Sono sempre stato l’uomo di una parte. Da stasera sono il Presidente di tutto il Consiglio Comunale ed interpreto il mio ruolo come un ruolo di totale garanzia per tutte le forze politiche. Il consiglio comunale è un grande organismo unitario al servizio della città. Dove sia le maggioranze che le opposizioni svolgono una funzione fondamentale al servizio di città. Su molte tematiche ci si divide su molte altre saltano gli steccati e le divisioni, ad esempio sulla questione dell’ospedale e della Sanità e sulla questione economica e finanziaria dell’Ente. Interpreterò sempre questa funzione come al servizio di questo Consiglio Comunale e al servizio delle regole dello Statuto e del Regolamento. “
Massimo Cariello (MCD): “Era nostra intenzione quella di votarti (ndr riferendosi a Luca Sgroia) quando ci è stata ufficializzata la tua candidatura stasera. Ma sono emerse le vostre lacune, i vostri segretari non ci hanno chiamato nemmeno il giorno prima per darci la possibilità di coinvolgere gli iscritti e il gruppo consiliare nella discussione sul tuo nome. La nostra sarà una opposizione costruttiva e non distruttiva. Dobbiamo dare centralità al Consiglio Comunale. Chiediamo subito di convocare un consiglio monotematico per discutere di temi importanti come quelli dell’ospedale e quello dell’occupazione”
Damiano Cardiello (PDL): “Avevamo intenzioni serie di avviare un discorso basato sul dialogo e sull’ampio rispetto istituzionale. Le schede bianche di oggi ne sono la testimonianza. Sull’ospedale è indubbio che siamo tutti per la sua salvaguardia. Dobbiamo però affrontare il problema concretamente dando delle alternative altrimenti perdiamo tempo”
Gerardo Rosania (SeL): “Ho apprezzato il suo intervento sotto l’aspetto politico e culturale. Mi sembra di poter condividere una impostazione che tende a rivendicare una centralità del consiglio comunale. Se è così avrà la nostra massima collaborazione e ci sarà modo di lavorare bene. I problemi possono non avere colore politiche, le risposte che si danno a quei problemi devono avere un colore politico altrimenti staremmo tutti in una stessa formazione. Il ruolo che le spetta è riuscire a far sì che ci sia sintesi tra le diverse risposte ai problemi. Credo che il suo nome sia stata una buona risposta al problema. C’è il rammarico perchè si è lavorato per non far partecipare l’opposizione a questo voto. La nostra astensione è un apertura di credito verso il modo in cui lei si pone nei confronti del Consiglio.“
Roberto Palladino (Fatti): “Potevamo risolvere la questione in modo più veloce ed aperto. Questa è stata una mancanza della maggioranza e dobbiamo fare ammenda nei confronti delle opposizioni. Sulla questione dell’ospedale condivido le richieste della minoranza e credo che sia necessario convocare un consiglio comunale ad hoc per fare in modo di avere un deliberato ufficiale per difenderci al meglio nelle sedi opportune. “
Secondo punto all’ordine del giorno. Comunicazione da parte del Sindaco delle avvenute nomine dei componenti della giunta comunale
Adolfo Lavorgna (Fatti) (attività produttive)
Cosimo Cicia (Fatti) (urbanistica)
Antonio Conte (PD) (vicesindaco con delega alla pubblica istruzione, edilizia scolastica, cultura e politiche comunitarie)
Annarita Bruno (PD) (politiche sociali)
Vincenzo Consalvo (PD) (opere pubbliche e manutenzione)
Remo Mastrolia (PD) (polizia locale, viabilità, sicurezza, sport ed eventi spettacolari)
Pasquale Lettera (Api) (bilancio e patrimonio)
Carmine Magliano (Api) (ambiente, servizi cimiteriali e protezione civile).
LA CRONACA DELLA SEDUTA E IL COMMENTO POLITICO
Eboli 4° Consiglio Comunale: Sgroia presidente.
Pacta servanda sunt
EBOLI – Questa volta la fumata è stata bianca. Il Consiglio Comunale è riuscito ad eleggere il suo Presidente. Il Presidente del Consiglio Comunale è Luca Sgroia e da questo momento deve dimenticare di essere stato eletto da una maggioranza politica ed essere il presidente di tutti e garante del Consiglio Comunale.
Contrariamente a quanto ci si aspettava, Luca Sgroia è stato eletto con 19 voti, il plenum della maggioranza che sostiene Melchionda: 11 del PD; 5 dei Fatti; 2 dell’API più il voto del Sindaco Melchionda.
Sgroia l’ha spuntata fuori e dentro il PD. Nel PD ha prevalso su Carmine Campagna e Mauro Vastola; fuori dal PD ha prevalso su Roberto Palladino, che in un primo momento era stato indicato dalla lista Fatti, per lòa quale si era anche sviluppato un aspro confronto e un braccio di ferro sul suo nome.
Finalmente un Consiglio Comunale che si rispetti, e che indipendentemente dalle posizioni espresse da maggioranza e opposizioni, ha lavorato e ha affrontato, ogniuno per la sua parte, argomentazioni varie pervenendo anche a conclusioni.
La votazione che ha eletto Sgroia, è seguita ad una sospensione, che mirava ad ampliarne il consenso, ma nonostante tutto non è stato possibile e tutti sono andati in Consiglio seguendo le loro posizioni. Era troppo tardi per un accordo, forse non si voleva e forse si coleva ma a determinate condizioni, per esempio che il Presidente fosse della maggioranza, un qualsiasi accordo non si sarebbe capito. Si è comunque riconosciuto al giovane Sgroia, ma di lunga carriera politica, , la giusta esperienza e buone doti politiche e di equilibrio, necessarie per garantire anche le opposizioni.
Lo stesso gradimento è venuto dal pubblico, il quale composto ed attento, ha incominciato ad applaudire subito dopo il 15esimo voto favorevole espresso nei confronti di Sgroia.Al termine della votazione Sgroia ha ringraziato il Consiglio e ha svolto il suo discorso di rito, tra l’altro apprezzato.
Il Consiglio poi ha affrontato altri tremi, tra cui la presunta incompatibilità di Cosimo Cicia (Ritenendo la sua nomina in palese contrasto con lo Statuto che non prevede il terzo mandato per gli Assessori), e la presunta incandidabilità, ineleggibilità, incompatibilità di Adolfo Lavorgna, (argomento che si è affrontato con un corposo dibattito anche su questo blog). In realazione a questo argomento, vi è stato un dibattito che ha visto incrociarsi, disquisizioni politiche, frammiste a quelle giuridiche ed amministrative, nelle quali si sono registrate posizioni diverse: da una parte Fausto Vecchio, Massimo cariello, Gerardo Rosania; dall’altra Mauro Del Masto e lo stesso Martino melchionda. Tutti professionisti del Diritto.
Ma competenza a parte, anche in questa circostanza il livello del dibattito è stato interessante. Ma sono state determinanti le conclusioni dettate dall’intervento del Sindaco, che ha messo tutti in “riga”, attribuendosi la paternità delle scelte, sia per quanto attiene il presidente, che gli Assessori, assicurando di aver valutato tutte le possibilità percorribili nei termini della legge.
Insomma un Consiglio Comunale che ha lavorato e che per certi aspetti ha anche avvicinato maggioranza e opposizioni, almeno dal punto di vista del dialogo ed istituzionale, specie nel caso del Programma di Mandato.
Adesso, indipendentemente da chi ha “vinto” e da chi avrebbe “perso”, val la pena di analizzare, alla luce dei risultati, come si delineano i rapporti di forza all’interno del Consiglio, della maggioranza, delle opposizioni e all’interno dei singoli gruppi e Partiti.
Le opposizioni, per come si presentano sono quattro: quella di Rosania; quella di Cariello; quella del PdL a sua volta diviso in due, da una parte Vito Busillo, dall’altra Fausto Vecchio; le altre UdC e partiti minorinon appaiono determinanti ai fini politici. Dalla parte della maggioranza che sostiene Melchionda invece, tutti mugugnano, ma alla fine sembra che riescano a mantenersi uniti, sia pure con estrema difficoltà.
Gli equilibri pendono tutti dalla parte di Martino Melchionda. Il PD sembra si sia ricomposto fino a formare un unico gruppo con i Fatti. Si è contenuta l’aspirazione scissionistica e rivendicativa di quel gruppo e si è trovato un equilibrio cercando di riconoscere la dignità rappresentativa agli eletti, mantenendo in piedi le due organizzazioni, con cruppi e capi gruppo separati e con un coordinatore per entrambi.
Melchionda avrebbe vinto, almeno in questa fase: si è nominata la giunta che ha ritenuto più opportunna; ha contenuto le mire espansionistiche sul gruppo PD dei contieni; ha “ceduto” si fa per dire, su Sgroia, non prima di averr creato qualche scompiglio nei contiani, nel mentre aveva cercato di nominare Assessore Campagna per fare spazio a Roberto Palladino; ha “sedato” le spettative della lista i Fatti; ha unito il gruppo; ha fatto discutere sempre salvo poi a dire l’ultima parola su tutti e risolvere a modo suo le contese.
Ora si dovrebbe procedere , almeno dal punto di vista amministrativo, senza intoppi, si dovrebbe procerdere anche verso una fase politica meno confusa, anche alla luce del prossimo congresso del Partito Democratico, si dovrebbe andare in contro ad una fase più distensiva, evitando di trascinare le vicende amministrative in crisi che invece come per il passato toccabvano solo il PD, ma che hanno travolto anche l‘Amministrazione.
Si aspetta una fase più serena, ma non significa che ci si aspetti il meglio. Per quello è necessario non consentirsi mai pause critiche. Intanto chi ha fatto dei patti li ha mantenuti? “Pacta servanda sunt…………“
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I video del consiglio comunale
(in continuo aggiornamento, per vederli tutti vai sul canale YouTube di PoliticaDeMente)
Felicitazioni ad un giovane, ma gà “attempato”, della politica cittadina,un ruolo prestigioso di super partes in un frangente periglioso;L’impresa sarà ardua ma la persona è all’altezza!!!
“Fatti per Eboli” : “rivendichiamo la carica a vice sindaco!” ….. vice sindaco Antonio Conte PD.
“Fatti per Eboli”: “il presidente del consiglio deve essere un eletto della lista “Fatti per Eboli”!!!” …. presidente del consiglio Luca Sgroia PD.
certo che la lista del sindaco vale molto eh?!?! certo che il sindaco ha uno strapotere in questa amministrazione che fa impressione!!! vorrei proprio leggere le dichiarazioni di Serietà in merito a questa elezione…visto che lui era sicuro al 100% che il presidente del consiglio fosse stato uno della lista che ha sostenuto e sostiene…..
il consiglio di ieri fin troppo democratico e cortese,gli accordi sono stati fatti,tranne l’arroganza di CICIA e LA VORGNA che vogliono stare per forza al potere, questi due sono piu fascisti dei fascisti.
Un cosiglio comunale debole fiacco ,i problemi sono tanti e gravi ,ma non tanto da gravare sulle loro tasche sulla loro pelle cioè gli assessori e consiglieri. E’ meglio se andassero a zappare per risolvere il deficit del comune.
abbiamo capito che il PD ho fatto cappotto però gli assessori Magliano e Lettera sono esponenti di ALLEANZA PER L’ITALIA non dimentichiamolo GRAZIE!!!!!
Complimenti al consigliere Luca Sgroia .
Trovo la sua dichiarazione ineccepibile – voto 8
Ora , Presidente , dalle buone intenzioni si passi ai fatti e nella serena convinzione che cio’ avvenga le auguro buon lavoro .
con stima
Il candidato avversario di Sgroia, Roberto Palladino, commenta con sarcasmo la sua sconfitta: «A differenza di Sgroia, non ho fatto via San Vito, non sono andato a Santa Cecilia».
Fonte : http://sfoglia.ilmattino.it/mattino/view.php?data=20100524&ediz=SALERNO&npag=34&file=obj_2360.xml&type=STANDARD
Complimenti Luca,
spero che tu sia messo nelle condizioni di esprimere le tue potenzialità di persona misurata e competente (sarà dura);
ora le tematiche da affrontare in maniera seria sono l’ineleggibilità di Lavorgna, l’ospedale di Eboli e le prospettive economiche occupazionali ebolitane.
Oggi non è il giorno delle polemiche, tuttavia, Palladino ha ragione la velocità (dopo quattro sedute) e le modalità della tua elezione (di totale chiusura all’opposizione) non sono condivisibli.
In bocca al lupo. Matteo
Complimenti a Luca Sgroia, alla fine siamo tutti del PD…
x serietà mi rammarico e mi dispiaccio che il tuo Tuo candidato alla presidenza del consiglio comunale(non nazionale)di “FATTI non sia diventato lui il PRESIDENTE (OHHHHH)” . Mi duole dirti ,scusami se ti do del tu, che vi dovete accontetare al massimo dell’ass.(come ho avuto gia modo di dire nei miei precedenti interventi su questo blog, spero per te e per l’ass. che la colomba non la mangi da EX). Tu di sicuro non sai che la politica non si fa solo ad Eboli , ma si fa anche a livello PROV. e REGION. e alla via SANTA CECILIA(il trombato lo sa benissimo,senza volerlo offendere). Tutto questo per dirti”ma tu in questo che per me e un degrado generale che ne pensi ti sei fatto un idea .MARX disorientato ……………………x FAUSTO VECCHIO ma della situazione dell’Ospedale non hai niente da dire . ASPETTO
Francamente, non credo (o non voglio credere) che Palladino possa aver fatto considerazioni così volgari. Sarebbe una tremenda caduta di stile. Cmq, complimenti a Luca Sgroia, che mi sembra essere una persona estremamente competente ed adatta al delicato ruolo politico che andrà a ricoprire!
Come diceva il grande Rino Gaetano:”partono tutti incendieri e fieri,ma quando arrivano sono tutti pompieri”
Petrone docet.
Complimenti a CAP e VELLUT
… spero che adesso ci si rimbocchi le maniche e si cominci a ragionare dei problemi che affliggono il nostro Paese, in primis “CHIUSURA OSPEDALE”
Tempo sei mesi e ricomincerà la vecchia tiritera, date il tempo all’On.Cuomo ( e i suoi luogoteneti ) di cambiare Partito. Credo che questa volta ( impressione personale) confluirà nell’ A.P.I.
Date tempo ai contiani di mettere alle strette il Sindaco, ci sono in ballo tante nomine degli Enti ( ASIS, FARMACIA, ATC…) e qualcuna di questa anche lautamente remunerata…..tempo 6 mesi……….
Luca Sgroia (PD) “Guardo con particolare attenzione le schede bianche“. “Sono sempre stato l’uomo di una parte. Da stasera sono il Presidente di tutto il Consiglio Comunale ed interpreto il mio ruolo come un ruolo di totale garanzia per tutte le forze politiche. Il consiglio comunale è un grande organismo unitario al servizio della città. Dove sia le maggioranze che le opposizioni svolgono una funzione fondamentale al servizio di città. Su molte tematiche ci si divide su molte altre saltano gli steccati e le divisioni, ad esempio sulla questione dell’ospedale e della Sanità e sulla questione economica e finanziaria dell’Ente. Interpreterò sempre questa funzione come al servizio di questo Consiglio Comunale e al servizio delle regole dello Statuto e del Regolamento. “
Il Consiglio Comunale, ante Farsa di Tangentopoli, era Presieduto dal Consigliere Anziano (voti di preferenza + voti di lista) per tutte le sedute necessarie ad eleggere il Sindaco e la Giunta Comunale. Dopo il Giuramento, fatto d’avanti al Prefetto, il Sindaco presiedeva le sedute Consiliari e quelle di Giunta. Al Sindaco spettavano, anche, la Presidenza delle Commissioni Comunali (Edilizia, Commercio, Annona ecc.), le quali, in base agli accordi politici, venivano assegnate, mediante delega Sindacale, ad Assessori e Consiglieri della Maggioranza. Il Consiglio Comunale era il fulcro dell’attività Amministrativa del Comune, tanto che tutti gli atti di programmazione abbisognavano della sua approvazione. Oltre a tale importantissima funzione, al Consiglio Comunale era assegnato il compito di approvare e rendere definitivamente esecutive le Delibere di Giunta Comunale che impegnavano il Comune per spese oltre quelle minime previste dalle leggi allora vigenti e quindi adottate “Con i Poteri del Consiglio Comunale”. Giocoforza, il Consiglio Comunale, a seconda delle necessità, veniva riunito anche più volte in un mese, coinvolgendo, così, nell’attività Amministrativa tutti i Consiglieri Comunali di maggioranza e di opposizione. Il Consiglio Comunale aveva il potere di istituire le Commissioni Consiliari, eleggendo i Presidenti ed i Componenti, in modo Democratico e con la partecipazione di maggioranza ed opposizione. Oltre alla massima trasparenza e pubblicità degli Atti Amministrativi, i Cittadini avevano l’opportunità di seguire il tutto direttamente o tramite l’ascolto di una Radio Cittadina e poi di una TV Ebolitana, allestite ed organizzate, senza scopo di lucro, dalla meritoria passione di alcuni Cittadini. Da quanto detto si evince chiaramente che il Consigliere Comunale, oltre a ricoprire una carica di prestigio, partecipava attivamente alla vita Amministrativa della Città.
I Sindaci d’allora, anche se di parte, avevano la sensibilità morale, nel condurre le sedute di Consiglio Comunale, di dare ampio spazio ai Consiglieri della Minoranza, tanto da poter assistere ad illuminate e dotte dissertazioni sulla Politica in Generale e sull’attività Amministrativa..
Per evitare le continue crisi Comunali (i Sindaci avevano la sensibilità di dimettersi al primo avvertimento di dissenso), fu emanata la vigente Legge degli Enti Locali che, oltre ad eliminare i poteri dei Consiglieri Comunali, ha creato i Podestà di vecchia e tragica memoria, i quali hanno lo strapotere di nominare gli Assessori e di licenziarli (compreso quelli che si sono dimessi da Consigliere Comunale, per ricoprire tale carica e che una volta licenziati vengono allontanati dalla vita politica cittadina, senza alcun rispetto per il Popolo Sovrano (?) che li ha eletti) a suo piacimento ed in base ad accordi sibillini ed acquisti di Consiglieri della Minoranza, come avvenuto nella passata Amministrazione Melchionda. Il danno peggiore per le casse Comunali fu l’istituzione del Direttore Generale (> di € 50.000,00 anno), del Difensore Civico (circa € 2.000,00 mensili) del Presidente del Consiglio ( compenso = al Sindaco) e dei vari emolumenti mensili a Sindaco (> di € 3.000,00), agli Assessori (circa € 1.000,00 mensili), ai Presidenti ed ai componenti delle Commissioni Consiliari (Centinaia di € a seduta) e del gettone per i 30 Consiglieri (circa € 100,00) per ogni seduta Consiliare. Queste inutili figure (Direttore Generale, Presidente del Consiglio, Difensore Civico) per una città di 35.000 Abitanti, comportano un’ulteriore dispendio di denaro pubblico per allestire i loro uffici (Segretarie, Addetti vari, telefoni cellulari, energia elettrica, mobili nuovi per i freschi nominati e spese di viaggi e rappresentanza.
Il neo eletto Presidente del Consiglio Comunale, dopo aver servito alla disastrosa Corte di Melchionda, per ben 5 anni, ora viene premiato per la fedeltà indiscussa dimostrata verso il Sindaco ed il Clan degli ex Socialisti.
Dopo aver distrutto il Glorioso Ospedale di Eboli, gli attori di tale misfatto hanno la sfacciataggine di voler dibattere in Consiglio Comunale su come sgomberare le macerie della Sanità, per poi spendere altro denaro Pubblico, senza vere il ben minimo supporto Culturale di come si Progetta la Sanità sul territorio Provinciale e Regionale.
Auguri di un felice e prospero avvenire Politico, Dott. Luca Sgroia, con la protezione di cui gode farà passi da gigante, cose non concesse ad altri giovani, perché figli di genitori “Vinti” e periti sotto la mannaia dei feroci e beceri Giustizialisti Catto Comunista + Di Pietro + Giubbe Rosse Salernitane.
Il Socialista “Prigioniero Politico”
Auguri Presidente Sgroia e buon lavoro…..Vincenzo Ippolito
@ Petrone,
mi sembra veramente fuoriluogo ed imbarazzante il tuo intervento in quanto tu ti preoccupi del bagno e della porta antiincendio di una cosa che esiste (sala prove) fatta tra l’atro dall’amministrazione Rosania con il forte intervento dell’allora assessore Cariello, mentre la giunta comunale nasce sotto i peggiori auspici (ineleggibilità Lavorgna ed incompatibilità). Poi vorrei dirti che se mettiamo i bisogni di una collettività su una scala (esempio scala di Maslow – rif. Economia Aziendale ti consiglio Garzella Giappichelli Editore) vengono prima i bisogni di prima necessità (scusa il gioco di parole) che l’Amministrazione Melchionda continua a non adempiere primo fra tutti sicurezza ed occupazione e poi la scala antincendio di una sala prove.
Con sincerità ti consiglio prima di effettuare questi interventi di non farti prendere dall’inesperienza ma di meditare prima di parlare.
Grazie Matteo
@Marx, io non ho un candidato MIO, ho una maggioranza che CI rappresenta. Vorrei un buon governo,non un buon partito. Se poi gli ordini vengono da Santa Cecilia, questo lo dite voi, le decisioni si prendono nel Palazzo di Città
@ il consigliere DEL MASTO,
non so se ha volutamente trattato con superficialità l’argomento, tuttavia premettendo che da questi toni si evice che risulta necessario ricorrere nelle sedi opportune (e su questo Massimo, Fausto, Gerardo sono a disposizione gratuitamente nel dare la mia collaborazione). Voglio ricordare due questioni:
CICIA è incompatibile in quanto come ricordato da Gerardo lo statuto è fonte normativa quando vi è, come in questo caso, un “vuoto normativo”;
LAVORGNA è ineleggibile in quanto (per brevità riporto il motivo più importante) secondo l’art. 60 del TUEL comma 6 “La cessazione delle funzioni importa l’ effettiva astensione da ogni atto inerente all’ufficio rivestito”(cosa che non ha fatto firmando gli assegni degli stipendi dei dipendenti fino al giorno delle elezioni).
A questo punto mi sembra necessario ricorrere per vie legali dato che dopo un’elezione falsa e falsata,prima di tutto nei confronti degli ebolitani, dalla candidatura del dott. Lavorgna che ha permesso di far vincere l’Avv. Melchionda. Il dott. (non lo so) DEL MASTO e la sua amministrazione difende l’indifendebile.
Saluti Matteo.
Grande Carmelo, un altro pezzo del mosaico è stato inserito. Ora siamo curiosi di atterndere il seguito…
Povero Martino pensava veramente che questa vittoria al foto-finish non gli sarebbe costata amara.
Beh d’altronte senza il Re Maggio di Santa Cecilia che porta i voti dove voleva andare.
Ma quest’anno ha iniziato a scalpitare anche l’altro Re Maggio dell’Elalion, quindi ce ne sarranno delle belle ancora…
x Serieta’ in data 18/05/2010 tu hai scritto “lunedi avremo un Presidente Fatti per Eboli”(a quando e’ bello quando una c’e’ traccia) . Sono d’accordo con te che non hai un candidato , mi sembra strano,che hai una maggioranza mi sembra ancora piu’ strano, che le decisioni non vengono da Santa Cecilia mi sembra assurdo, e’ questo non lo dice MARX, ma lo dice uno dei tuoi Consiglieri , vuoi il nome, continuo a non comprendere ma tu segui la vita politica ho aspiri a qualche incarico nella multiservizi. I miei interventi salvo i primi erono di rabbia , sbagliavo il bersaglio , mi sono corretto, o aggiustato il tiro parlando dei problemi degli EBOLITANI non personali ,ho sollevato il problema del centro storico (di sicuro tu non conosci) del futuro dei giovani, della zona cosiddetta industriale, dell’Ospedale che tu non sai che ad Eboli esiste un P.O., un Distretto sanitario ed una continuita assistenziale.Tutto questo per dirti che IO qualche idea c’e’ lo , ma tu mi fai capire che vuoi per il futuro di EBOLI. MARX soddisfatto
Caro Marx, che pseudonimo impegnativo ti sei scelto, sull’ospedale ho tanto da dire, solo che aspetto che l’argomento sia posto all’ordine del giorno.
Venerdì mattina c’è un primo incontro sull’argomento al quale per motivi di lavoro non potrò partecipare.
Seguirà un Consiglio Comunale specifico.
In quell’occasione dirò quel che penso.
Spero di non deluderti, ma con quel nome…..
X Elio………………..
non sei ben informato…questi sono i reali compensi….:
Direttore Generale 6.000 mensili
sindaco 3.400 mensili
gettone consiglio e commissione 35 a seduta
Eboli conta 39.000 abitanti
Presidente del consiglio = al vice sindaco, cioè 1800
SEMPRE RIMBORSI LORDI…CARO ELIO
alle persone oneste che pure sono presenti in consiglio:non permettete che i cani vi sbranino!!!! e di cani ce ne sono…….poveri noi….quell’osso da spappolare è sotto i nostri occhi…non permettiamo il solito schifo!!!!!!
X Admin. Dato che sono un perfezionista, ti propongo che tutti gli interventi vengano corretti! Non ce la faccio a sopportare interventi sgrammaticati, insipienti e fatti tanto per far scorrere il contatore : già il contenuto è quello che è ! Salviamo almeno la forma. E’ in questi casi che essa forma diventa irrimediabilmente sostanza, (quando si scrive di pensiero debolissimo : Presidente Consiglio, Consiglieri Comunali, Maggioranza, Opposizione, ……….), almeno queste “insanie” scrivetele in italiano!
Gentile Marrazzo.
Ti ringrazio per avermi edotto sui compensi che introitano i vari figuri (salvando i Consiglieri ai quali va tutta la mia stima, salvo qualche eccezione) della nostra Amministrazione Comunale, mi sarò confuso con i compensi spettanti a quelli di una Città più grande. Anche se al lordo, però, rimangono sempre spese inutili per una Città con le Casse Scassate e per cariche inutili. Si è fatto tanto chiasso sulla nomina del Presidente del Consiglio Comunale, solo per rincorrere un compenso mensile di € 1.800,00, visto che tale carica non serve ad un tubo, perché non incide, infatti, sull’attività gestionale della nostra Città. Scusami per l’errato numero dei residenti, nel mio calcolo non erano compresi gli Europei non Italiani, i Migranti residenti, i Cittadini trasferitisi in tempo utile per votare Melchionda e l’Esercito di Giovani e meno Giovani residenti Ebolitani, sparsi per tutto il mondo in cerca di quella fortuna che, per colpa di inetti Politici ed Amministratori Ebolitani, Salernitani e Campani, non hanno trovato nella loro terra. “Questo di tanta speme oggi mi resta! Straniere genti, l’ossa mie rendete allora al petto della madre mesta” (^) I numeri possono anche essere sbagliati ma rimane l’immobilismo e lo Scasso delle Casse di 20 anni di Politica ed Amministrazione Catto Comunista (Guercio, Morrone, Rosania, Melchionda, Liquori, De Luca, Bassolino, Iervolino, Montemarano, Valiante, Russomado, Sindaci di Paesi e Paesotti, Senatori, Deputati ) saliti al potere solo grazie alla FARSA di Manipulitismo e non per meriti e per capacità personali. Sappi che in una qualsiasi catena di montaggio, quando per colpa di un sabotatore (Di Pietro & Company), salta una componente intermedia o la Centrale di comando, tutto s’arresta, con gravissimi danni per tutta la produzione. La cosa diventa persino disastrosa, quando, per effettuare in fretta le necessarie riparazioni, si utilizzano pezzi nuovi non ancora collaudati, acquistati al mercato nero dei Portaborse, dei Sindacati, dei Funzionari di Partito e dello sfrenato Rampantismo.
Il Socialista “Prigioniero Politico”
Da grande voglio fare il ministro. Così poi verranno tutti da me.
Raccogliendo l’invito dell’Amministratore di questo spazio libero, fornisco a tutti dei chiarimenti in merito alla vicenda delle ineleggibilità ed incompatibilità discusse in Consiglio.
Sento la necessità di precisare la posizione del mio Ufficio, anche in considerazione di alcune dichiarazioni apparse sugli Organi di stampa che non sono state precise e che possono lasciare spazi ad equivoci.
Innanzitutto preciso, non avendo avuto la possibilità di farlo in Consiglio, che il Difensore Civico ha il dovere di verificare la legittimità e la regolarità degli atti dell’Amministrazione.
Egli è chiamato istituzionalmente a favorire l’esercizio delle funzioni di controllo e di garanzia che sono proprie dell’Assemblea, alimentando la dialettica democratica di informazioni e proposte sulle quali l’Assemblea è chiamata a decidere.
Tutto questo è disciplinato sia dalla Legge che dallo Statuto.
Le questioni sulle compatibilità e le ineleggibilità non sono di natura meramente “politica”, basti pensare che qualsiasi cittadino può proporre nelle sedi opportune azioni di accertamento sui requisiti richiesti dalla legge.
L’Assemblea deve cercare, sulla base delle informazioni assunte, di verificare se ci sono delle problematiche e risolverle, senza affidarsi agli Organi preposti che potrebbero incidere sulla vita dell’Amministrazione in maniera sicuramente più deleteria.
Per quanto concerne la problematica sull’illegittimità della nomina dell’assessore Cicia penso non ci siano dubbi sul fatto che non si puo’ chiedere l’applicazione di una norma statutaria illegittima, la quale, pur se prevista precedentemente dall’art. 34, comma 3, della l. 8 giugno 1990 n. 142 , ha perso la sua validità poichè abrogata dall’art. 11, comma 11, della l. 3 agosto 1999 n. 265.
Né varrebbe a far considerare valida la disposizione sul limite dei due mandati consecutivi per l’assessore comunale, la considerazione sul fatto che lo Statuto comunale sia strumento espressivo del “grado massimo di autonomia dell’ente”.
Ed invero l’indicazione contenutistica relativa alle concrete modalità di esplicazione dell’autonomia statutaria è circoscritta, per espressa norma di legge, all’ambito dei principi fissati dal Testo Unico.
In questi principi non rientra la materia di legislazione elettorale, e quindi tutti I casi di eleggibilità ed incompatibilità, riservata dalla Costituzione in maniera esclusiva allo Stato.
Nel pieno rispetto dei miei compiti , disciplinati nello Statuto del Comune di Eboli, ho relazionato al Consiglio l’irregolarità dell’art. 40 comma 5 dello Statuto, proponendone la revisione.
Per quanto concerne la posizione dell’Assessore Lavorgna, è pervenuta al mio ufficio richiesta scritta del Consigliere Massimo Cariello il quale riscontrava delle irregolarità alla nomina del predetto.
E opportuno chiarire pertanto alcuni passaggi.
L’art. 33 della L. n. 142/1990 – rubricato Composizione delle giunte – al secondo comma dispone che “nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti e nelle province gli assessori sono nominati dal sindaco o dal presidente della provincia, anche al di fuori dei componenti del consiglio, fra i cittadini in possesso dei
requisiti di compatibilità ed eleggibilità alla carica di consigliere”.
Ciò posto dalle legge, è indiscusso che nel comune ebolitano è possibile procedere alla nomina ad assessore di uno o più cittadini non facenti parte del consiglio comunale a condizione che questi siano in possesso dei requisiti prescritti per la carica di consigliere.
Consequenzialmente, non può essere nominato assessore esterno, tra gli altri, chi ricopra incarico di legale rappresentante o dirigenti delle societa’ per azioni con capitale maggioritario del comune (art. 60, com. 1, p. 10) d.lgs. n. 267/2000).
Tuttavia, al contempo il Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali,al successivo comma 3 del medesimo articolo prevede che la causa di ineleggibilità suddetta non ha effetto se l’interessato cessa dalle funzioni per dimissioni, trasferimento, revoca dell’incarico o del comando, collocamento in aspettativa non retribuita non oltre il giorno fissato per la presentazione delle candidature.
La rimozione delle causa di ineleggibilità, configurata come una causa di sospensione dal diritto di elettorato passivo, a garanzia del principio di uguaglianza che vuole paritaria la condizione di partenza rispetto alla gara elettorale di ciascun candidato, scongiurando peraltro il rischio che la libertà di voto venga in qualche modo coartata, deve avvenire nei modi e nei termini previsti dalla legge, pena la decadenza dalla carica, senza che al cittadino interessato sia consentito scegliere, una volta eletto, tra l’ufficio precedentemente ricoperto e quello elettivo.
L’istituto dell’incompatibilità, invece, ha ratio diversa: lungi dall’influire sulla validità dell’elezione, impone all’eletto di scegliere, entro termini perentori, tra il mandato elettivo e l’altra carica con questo incompatibile, là dove si ravvisi l’esigenza di evitare che un soggetto titolare di munus publicum cumuli nella sua persona le predette cariche, trovandosi in conflitto di interesse con l’ente siccome portatore di interessi propri configgenti con quelli della pubblica amministrazione ( così Cass. 16 marzo 2002 n. 3902, oltre che pacifica dottrina).
Tanto premesso, la Corte di Cassazione si è già più volte espressa sul caso di soggetto nominato quale assessore “esterno” e che, precedentemente alla nomina, avesse effettivamente partecipato alla competizione elettorale in condizioni di ineleggibilità. In argomento, il Supremo Tribunale ha individuato come riferimento temporale il momento della nomina, osservando che diversamente, ancorando il termine del possesso delle suddette condizioni alla pregressa fase elettorale, la quale resta un dato meramente accidentale ed irrilevante, si sarebbe individuato un criterio discriminatorio. L’insegnamento giurisprudenziale tende contestualmente a sottolineare la reciproca indipendenza del procedimento formativo della giunta dal procedimento formativo del consiglio ( Cass. 16 marzo 2002 n. 3902, Cass. 06 marzo 2000 n. 2490; cfr. anche a corroborazione delle stesse Consiglio di Stato sez. I, parere 22 ottobre 2008, n. 3376).
In definitiva, l’assessore esterno nominato dal sindaco deve essere in possesso dei requisiti di compatibilità ed eleggibilità alla carica di consigliere comunale. Non è necessario che tali requisiti siano posseduti al momento della presentazione delle candidature a consigliere comunale, ma risulta sufficiente che la cessazione della causa ostativa sia intervenuta all’atto della nomina ad assessore.
Non si applica, dunque, agli assessori nominati dal sindaco, per i quali è impossibile parlare di eleggibilità in senso “tecnico”, non essendo gli stessi eletti, la regola, valida invece per i consiglieri comunali, secondo la quale le dimissioni dalle cariche che li renderebbero incompatibili con quella elettiva devono essere rese prima della presentazione delle candidature. È, pertanto, stante all’orientamento della giurisprudenza, legittima la nomina ad assessore esterno di colui che, avendo partecipato alle elezioni in condizioni di ineleggibilità ed essendo stato eletto, ha successivamente dato le dimissioni da consigliere e rimosso la causa di ineleggibilità.
Va indefettibilmente precisato, tuttavia, che la caducazione della situazione di ineleggibilità per il soggetto indicato dal Sindaco per l’incarico assessorile si verifica con la cessazione delle funzioni e l’efficacia del provvedimento relativo alle dimissioni. All’uopo si rammenta che l’art. 2385 c.c., 1 com., dispone che “l’amministratore che rinunzia all’ufficio deve darne comunicazione scritta al consiglio d’amministrazione e al presidente del collegio sindacale. La rinunzia ha effetto immediato, se rimane in carica la maggioranza del consiglio di amministrazione, o, in caso contrario, dal momento in cui la maggioranza del consiglio si è ricostituita in seguito all’accettazione dei nuovi amministratori”.
In assenza della maggioranza non ancora costituita le dimissioni dell’amministratore non conseguono, cioè, immediata efficacia, essendo il consiglio d’amministrazione la sede propria ove attingere la certezza delle dimissioni (Cass. 28 luglio 2004 n. 14199).
In relazione al quadro giuridico così descritto, nella fattispecie oggetto del dibattito innescatosi circa la condizione di legittimità della nomina del dott. Lavorgna ad assessore del Comune di Eboli, non ritengo venuta meno la situazione ostativa, correlata alla funzione rivestita dallo stesso in seno alla Società partecipata dal Comune, alla data risultante della sua nomina.
Sarebbe pertanto opportuno revocare anche in modo temporaneo l’incarico ed aspettare che il nuovo Cda della Multiservizi accetti le dimissioni.
Solo allora le dimissioni presentate saranno perfezionate ai sensi di legge.
Certo, è un cavillo tecnico sottile, ma poiché l’azione popolare è concessa a qualsiasi cittadino, penso che sia un atto responsabile che l’Amministrazione debba prendere.
@ Difensore Civico
Raccolgo questo spazio di libera informazione ringraziando l’amministratore di questo blog e lei come difensore civico di questo blog per chiarire i punti che, a mio avviso, sono di difficile comprensione per i cittadini e per gli appassionati di questa materia.
Premesso che l’assessore Lavorgna non era eleggibile come consigliere come da sua emissione) come e non sarà nominabile assessore qualora non rimuova formalmente la sua carica da amministratore delegato della Multiservizi S.p.A.
Pongo due quesiti.
1) Alla luce di queste considerazioni l’attuale amministrazione ha presentato in malafede (lo sottolineo) un candidato (Lavorgna) determinante per il suo ingresso al ballottaggio e per la sua vittoria al secondo turno. Il voto è stato falsato nei confronti dei cittadini ebolitani… Quali sono le conseguenze bisogna tornare alle urne???
2) Lavorgna essendo un assessore esterno e quindi senza partito non fa scattare il consigliere comunale alla lista PD. Perchè scatta il consigliere comunale aggiunto in quota PD data la non configurabilità dell’incompatibilità di LAVORGNA come consigliere comunale.
A chi toccherebbe il consigliere comunale???
Ancora una volta il voto è regolare e come sanare questa situazione???
Saluti Matteo
Apprezzo l’intervento del Sindaco Melchionda sul Mattino leggi
http://sfoglia.ilmattino.it/mattino/view.php?data=20100527&ediz=SALERNO&npag=43&file=obj_3617.xml&type=STANDARD; con il quale viene accettata e condivisa una mia richiesta come da mio intervento del 12 maggio sull’articolo 2 Consiglio comunale “con l’approvvazione del “famoso” DDL anticorruzione (con la possibilità che questo sia anche retroattivo) vi è la possibilità che alcuni consiglieri di maggioranza siano ineleggibili in quanto incriminati di alcuni reati previsti dal sopracitato DDL. Su questo punto verificatelo attraverso i casellari giudiziari di tutti i consiglieri ed assessori”.
Ora verificate buon lavoro Matteo.
Caro Serietà, da quello che si legge sul mattino del 27 maggio 2010 sembra che il segretario dei Fatti è stato molto furbo, infatti ha Fatto Fuori tutti i candidati della sua lista negoziando per sè la direzione della società che dovrà occuparsi della gestione/dismissione del patrimonio cittadino.
Bravo ha fatto assopigliatutto. complimenti allo spirito del buon governo!
Avanti il prossimo……!!!!!!!!!!
Solita gente, così continuate a crescere Bravi ……….
AVVISO –
PER MOTIVI DI LINEA E PER COLPA DELLA TELECOM NON HO POTUTO AGGIORNARE A TEMPO IL BLOG. HO DISDETTO TELECOM E HO SCELTO UNA NUOVA COMPAGNIA, PRIMA DI RIPRISTINARE IL TUTTO CI VORRANNO DEI GIORNI, FARO’ IL POSSIBILE PER APPROVARE ANCHE I COMMENTI.
FATE LA DISDETTA A TELECOM AGISCE IN CONTINUO ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE