Mercoledì 30 Novembre 2022, ore 18:00, “La luce che cambia ogni cosa”, Linee Contemporanee, Via Parmenide 39 – Salerno, presenta Carlo Urbinati.
Con la partecipazione dell’artista fotografo Gianluca Vassallo e con il patrocinio di: Comune di Salerno, Università degli studi di Salerno – DICIV, Ordine degli Ingegneri della Provincia di Salerno, ADI Associazione per il Disegno Industriale – Delegazione Campania, Fornace Falcone, presenta e coordina Stefania Cavaliere.
POLITICAdeMENTE
SALERNO – Mercoledì 30 novembre, alle ore 18:00, si terrà un evento culturale dal titolo “La Luce che cambia ogni cosa” in concerto con la storica azienda italiana di illuminazione Foscarini, presso lo showroom Linee Contemporanee (Via Parmenide 39 – Salerno) che avrà come protagonista Carlo Urbinati, presidente e fondatore di Foscarini, con una lectio dal titolo “La luce che cambia ogni cosa” e la presentazione del progetto “Vite” (prodotto da Foscarini con il contributo dell’artista fotografo Gianluca Vassallo che sarà presente all’evento).
Foscarini, con un evento presso Linee Contemporanee, presentato e coordinato da Stefania Cavaliere, racconta una visione incentrata sull’uomo con l’intervento di Carlo Urbinati, su “La luce che cambia ogni cosa”, e la mostra fotografica VITE di Gianluca Vassallo che accompagna i visitatori in un viaggio all’interno di case reali tra Copenhagen, New York, Napoli, Shanghai e Venezia. Al centro dell’obiettivo e della narrazione le persone, mentre lo sguardo viene lasciato libero di aggirarsi in ambienti intimi, veri e pertanto anche imperfetti. Non più le abitazioni controllatissime, artefatte e irraggiungibili di tanti set fotografici, ma case vissute, quotidiane, che ci raccontano da vicino le storie delle persone che le abitano.
“Ogni volta che si è aperta la porta a una delle vite che ho fotografato negli ultimi mesi, ho inseguito una domenica di quarant’anni fa, che esiste dentro di me. Ho cercato la meraviglia di quella luce particolare che ho sperimentato all’età di sei anni, in una casa completamente nuova, con l’odore della vernice fresca ad accoglierci e il suono che arrivava dal piano di sopra. Che era semplicemente la luce che ho immaginato attraversare la vita di chiunque fosse che viveva lassù.” Gianluca Vassallo
“C’è un segreto per farsi ascoltare, quando si racconta una storia, ed è partire dal cuore. Pensare ai fatti, alle persone, agli oggetti che la popolano e, prima di descriverli, ascoltare le vibrazioni che ci producono dentro. È una ricetta che riempie la vita: di chi narra ma anche di chi ascolta. E che funziona sempre. Perché alla fine – al netto di chi siamo e di cosa facciamo – siamo tutti persone: viviamo di relazioni e di emozioni. Può un marchio narrare storie in questo modo? Non è facile. Bisogna rinunciare al controllo e dare spazio a chi sa ascoltare. È questo che abbiamo provato a fare con VITE. In Foscarini abbiamo dato spazio alla cultura del progetto con “Inventario”, il magazine totalmente indipendente da ogni logica commerciale che abbiamo fondato. Abbiamo messo sotto i riflettori il design, trasformando le nostre lampade in personaggi – con il progetto “Ritratti”. Abbiamo raccontato il saper fare degli artigiani che le realizzano – con “Maestrie”. E ora, con VITE, abbiamo scelto di guardare il mondo con uno sguardo diverso. Di parlare di luce partendo non dalle lampade – chi le disegna, sviluppa o produce – ma dalle persone che vivono negli spazi che illuminano. VITE è un viaggio che ci ha portato tra città del Nord, Sud, Est e Ovest, all’interno di ambienti veri, a incontrare persone reali. Persone che, sentendosi affini al progetto, con molta pazienza ci hanno messo a disposizione le loro case e le loro vite. In punta di piedi, ci siamo mossi nei loro ambienti privati dove le nostre lampade si inseriscono con naturalezza, diventando parte di un vissuto, mentre producono il miracolo di caratterizzare e trasformare lo spazio. VITE è un obiettivo che indaga ambienti, esperienze, ricordi, uno sguardo che si ferma anche sulle piccole cose, coscienti che la bellezza è ovunque, se ci lasciamo stupire”. Carlo Urbinati
Biografie
Carlo Urbinati
nato a Genova nel 1955, arriva a Venezia nel 1981 per seguire le commesse d’illuminazione in vetro per una nuova azienda dell’isola di Murano Foscarini di cui diviene socio e responsabile dello sviluppo; dal 1983, insieme ad Alessandro Vecchiato, disegna e sviluppa la prima linea di lampade destinata alla serie, modelli che coniugano il vetro soffiato con la cultura del progetto contemporaneo fino al 1988 quando, insieme a Vecchiato, rileva la maggioranza del pacchetto azionario di Foscarini diventandone Presidente ed avviando collaborazioni con molti designer e la ricerca di nuove tecnologie e materiali da affiancare al vetro che li condurrà a riconosciuti successi, come Mite, disegnata
da Marc Sadler, in tessuto di vetro con fibra di carbonio, premiata nel 2001 con il Compasso d’oro-ADI. La propensione a nuove sfide lo porta a fondare nel 2010 la rivista Inventario, book-zine dedicato alle arti visive ed al mondo della progettualità. La rivista è premiata nel 2014 con il secondo Compasso d’oro per Foscarini. Nel 2014 Carlo Urbinati diventa socio unico di Foscarini e, a più di trent’anni anni dalla fondazione dell’azienda, conserva lo stesso entusiasmo degli esordi. Dal 2020 è Presidente dell’associazione Assoluce di Federlegno Arredo.
Gianluca Vassallo
artista poliedrico, classe 1974, è nato a Castellammare di Stabia ma si è trasferito giovanissimo con la famiglia a San Teodoro, in Sardegna, dove vive e lavora avventurandosi in giro per il mondo. Si esprime attraverso video, audio, fotografia e installazioni puntando sulle interazione tra pubblico e opera d’arte e continuando a reinventarsi in numerosi campi, tra cui moda e design. I sui lavori sono stati esposti da diverse gallerie e istituzioni in Italia e all’estero e le sue foto sono apparse in prestigiose riviste e pubblicazioni internazionali. Tra le sue opere d’artepubblica: Exposed(2013), FreePortrait(2014,2015,2016), I WasThere(2015), Shoot Me Orlando(2016), La Città Invisibile(2016), Biancolabbra(2017), Vota per me(2018), Soliloqui(2020), Io e Te(2021-22). Nel 2021-2022 ha realizzato insieme a Francesco Mannironi il documentario “Volevo solo sapere come stai” ed il lugometraggio “La Sedia” dedicato alla Sedia1 di Enzo Mari. È fondatore e direttore artistico di White Box Studio e annovera tra i suoi clienti Foscarini Spa, Boffi Spa, De Padova, Alpi Spa, De Castelli, Galleria Arte Moderna Milano.
SEGUE SELEZIONE DI FOTO DI GIANLUCA VASSALLO:
Salerno, 28 novembre 2022