Contrasto, Sparano e Ristallo incalzano la DS del D.E.A. Eboli/Battipaglia/Rocca e il Sindaco di Eboli per sapere di più sulle attività ospedaliere.
A chiedere chiarezza sulla mancanza di personale e sui livelli di assistenza dell’Ospedale di Eboli è anche Rosa Adelizzi Presidente del Comitato di Salute Pubblica.
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POLITICAdeMENTE
EBOLI – «In riferimento al gravissimo incidente stradale verificatosi venerdì 11 novembre, nel tardo pomeriggio nel comune di Eboli, questa O.S. si complimenta con tutti gli operatori sanitari del plesso di Eboli per l’impegno profuso nella circostanza. In particolare apprendiamo che è stata anche attivata la sala operatoria di urgenza in sinergia con chirurgia ed urologia per un tempestivo intervento salvavita ad uno dei due gravi feriti. – scrivono in una nota stampa i rappresentanti sindacali della CISL FP del PO di Eboli Emiddio Sparano, Antonio Ristallo, Contrasto Ciro, indirizzata al Sindaco di Eboli Mario Conte e al DS del DEA Eboli-Battipaglia-Roccadaspide Nicoletta Voza – Ci rivolgiamo quindi alle istituzioni sanitarie ed al primo cittadino di Eboli per sapere se vi è stata la piena ripresa delle attività chirurgiche, anche in urgenza, presso il presidio ospedaliero di Eboli. Questo sindacato non ha ricevuto nessuna comunicazione in merito e le nostre informazioni sono ferme a prima della estate, quando un provvedimento annunciava la sospensione delle attività di urgenza presso il presidio di Eboli. Ciò portò questo sindacato a chiedere, a tutela della popolazione, la chiusura del pronto soccorso.
Non ci risulta che sono state reclutate nuove unità mediche di chirurgia e non ci risulta nessun provvedimento di ripresa delle attività.
Anzi non viene neanche deliberato l’incarico di Direttore pro tempore della struttura complessa di chirurgia al dottore Luigi Sparavigni che continua con grande senso di responsabilità e professionalità a dedicarsi senza risparmio alle attività chirurgiche.
Chiediamo quindi al Direttore Sanitario del DEA Eboli-Battipaglia-Roccadaspide – proseguono Contrasto, Sparano e Ristallo della Cisl-Fp – di conoscere la situazione attuale, e se nel frattempo sono intervenute nuove disposizioni in merito. Non vorremmo che come sempre l’arte di arrangiarsi prevalga sulla organizzazione sanitaria. Se vi è stata una effettiva ripresa delle attività dell’urgenza (e a noi non risulta) ci attendiamo un comunicato che faccia chiarezza e che nel contempo garantisca ad ogni cittadino del nostro territorio il diritto di essere soccorso e curato, a prescindere della giornata o dalla fascia oraria. Purtroppo chi gestisce un sistema sanitario, dovrebbe sapere che non si possono programmare le urgenze.
Al primo cittadino, quale responsabile sanitario, – aggiungono concludendo i tre rappresentanti Sindacali della Cisl-Fp del PO di Eboli Ciro Contrasto, Emiddio Sparano, Antonio Ristallo – chiediamo un impegno forte per la ripresa delle attività di urgenza, con la richiesta di nuovo personale, e nell’immediato che attivi tutti i canali istituzionali per garantire alla popolazione informazioni corrette sullo stato del nostro ospedale. In effetti oltre alla chirurgia di urgenza quasi tutti i servizi e reparti sono in sofferenza per la carenza di personale: pronto soccorso, ortopedia, neurologia, malattie infettive, radiologia etc. ormai stanno alla frutta. Non si riescono a coprire più i turni. I primari spasmodicamente a telefono a cercare in tutta la provincia colleghi che garantiscano un turno. Non sappiamo fino a quando il sistema di improvvisazione potrà reggere. Solo atti coraggiosi con reclutamenti straordinari di personale potranno scongiurare il peggio».
Alla Cisl si aggiunge anche il Comitato per la Salute pubblica che con la sua Presidente Rosa Adelizzi ricollegandosi anche ad un’altra nota a firma Uil-Fpl aggiunge: «Ci preoccupava l’allarme lanciato da sindacati e cittadini sulla carenza di organico che finiva per incidere sulla qualità del lavoro degli operatori. Ci preoccupa ancora di più l’inquietante allarme lanciato nelle ultime ore dalla Uil FPL, perché se un sindacato degli ospedalieri ha il dubbio che l’assistenza ai pazienti in ospedale, a causa della carenza di organico, risulti “inadeguata ed insicura”, vuol dire che per utenti e comuni cittadini ci sono rischi concreti.
Il Comitato per la Salute Pubblica è attento a quest’ultima denuncia e chiama alla responsabilità tutti i livelli, istituzionali e sanitari, perché nessuno può rimanere indifferente ad un allarme del genere che mette in forse la fiducia dei cittadini nel rivolgersi a presidi sanitari come l’ospedale di Eboli. – aggiunge la Adelizzi – Si faccia immediatamente chiarezza, perché quella del sindacato non è solo una preoccupazione, ma una vera e propria denuncia inquietante.
Un ospedale deve essere un approdo sicuro per chi è costretto a visite e ricoveri, mettere in forse l’adeguatezza e la sicurezza dell’assistenza sanitaria è la fine della sanità pubblica. Leggiamo, ancora su denuncia dei sindacati, di procedure concorsuali in atto o pronte per essere concretizzate, il Comitato chiede con forza che i concorsi vengano espletati, in modo da garantire le figure necessarie all’interno dei reparti e dei servizi ospedalieri. – conclude Rosa Adelizzi – Rimarremo attenti su queste tematiche, pronti a fare la nostra parte, anche a sostenere denunce ed accuse nei confronti di chi potrebbe assumere iniziative e provvedimenti ed invece rimane indifferente al grido d’allarme del territorio e dei suoi cittadini».
Eboli, 15 novembre 2022