Il grande business dell'acqua

Riaprire il dibattito sulla “privatizzazione” dell’acqua per sventare un affare colossale.

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ROMA – Il dibattito tra chi parla di “privatizzazione” dell’acqua e chi di “liberalizzazione”, è quasi scomparso sui media a seguito dell’approvazione della legge. La norma produrrà già da quest’anno rilevanti effetti sul piano economico e sociale. Dal 1994 (legge Galli) i Comuni, riuniti in ATO (ambiti territoriali ottimali; territorio dove si organizza il servizio idrico integrato) hanno l’obbligo di redigere un Piano di Ambito (piano dove sono definiti gli interventi per il servizio idrico). Il fabbisogno d’investimenti dei Piani approvati, ammonta a 60,5 mld di euro. La metà riguarda gli acquedotti (Blue Book 2009).

Il “Rapporto sullo stato dei servizi idrici“, del Comitato di Vigilanza dei Servizi Idrici del Ministero dell’Ambiente , fornisce numerosi elementi per fare chiarezza. Gli ATO hanno affidato il servizio idrico integrato (acquedotti, fognature, impianti di depurazione) a 114 società. Il 51 % è società in house (società pubbliche di affidamento diretto del servizio). Il dato del 90% fornito da quanti denunciavano l’eccesso di pubblico negli affidamenti è errato. E’ il Nord a detenere il primato degli affidamenti in house. La norma approvata intima la fine delle gestioni in house, improrogabilmente entro il 31 dicembre 2011, a meno che le Amministrazioni non cedano il 40% del capitale a soggetti privati.

Gli investimenti previsti nel servizio idrico integrato dalle società in house ammontano nei prossimi 5 anni a 3,6 mld di euro. Qualcuno può ragionevolmente ritenere che le banche finanzieranno tali investimenti, con la spada di Damocle della scadenza del dicembre 2011 ? Risulteranno congelati pertanto investimenti per 2,4 mld di euro , che nella migliore delle ipotesi si realizzeranno nel 2013 ! Danni sociali e danni economici per  lo stallo nella spesa in conto capitale (investimenti tagliati per 8 mld di euro: DPEF).

La Commissione Europea con la Comunicazione “Strategia per il mercato interno 2003/2006” si è espressa contro la “liberalizzazione” dei servizi idrici , rilevando che lo strumento del mercato mal si adatta al settore. E ancora la Corte di Giustizia legittima le società in house mentre la legge approvata le vede come eccezioni. Ritengo che formalmente non è una privatizzazione perché in nessuna norma è previsto l’obbligo della vendita delle società in house. Non è nemmeno una liberalizzazione perché impossibile cambiare fornitore in caso d’incremento dei costi o di diminuzione di qualità. La norma non è altro che il “lasciapassare” per gli ex grandi imprenditori manifatturieri, di appropriarsi del più vitale tra servizi monopolistici, assicurandosi ricche rendite al riparo della concorrenza straniera.

Il cerchio normativo è chiuso dall’assenza di norme che regolano le gare (né price cap né gare vincolate al rapporto prezzo/qualità) e la mancata Autorità Centrale. Una sola lezione: i Comuni obbligati a vendere le quote azionarie introiteranno 1,8 mld di euro ( Federutility)che consentirà di mascherare il contributo dei leghisti alla distruzione della autonomia dei Comuni (abolizione ICI e blocco addizionali IRPEF e IRAP).La storia delle privatizzazioni italiane è amara: dovevano servire alla diminuzione del debito pubblico (siamo ai livelli del 1990).

Le liberalizzazioni nei servizi hanno prodotto aumento dei prezzi, diminuzione della qualità e regalo ai grandi gruppi. E nulla è stato fatto invece per l’abolizione delle “scatole cinesi” (acquisto di società controllanti con minimo esborso di risorse): nel 2001 Telecom del valore di 92 mld di euro fu possibile controllarla spendendo 17 mln di euro. Legiferate in questo scandalo normativo e non su un diritto come l’acqua, perché così facendo prossimamente ci tasserete anche l’aria!

Erasmo Venosi
22 gennaio 2010 da Terra

3 commenti su “Il grande business dell'acqua”

  1. “Sindaco” Portobello La bugia è una mezza verità

    Dicevasi che……… Nel paese della bugia, la verità è una malattia (Il Sindaco)

    Signor “Sindaco” Professore Gaspare Portobello, Buongiorno, Buon pomeriggio oppure Buona sera, ciò dipende da quando Lei mi concede il piacere di leggermi. Comunque un consiglio per Lei, la lettura mai a ridosso dei pasti.
    Prima di entrare in argomento Signor “Sindaco” mi permetta di congratularmi con Lei per la capacità a dimenticare alcune scomode VERITA’ che Lei garbatamente tende spesso e volentieri ad “omettere”, ma soprattutto le mie congratulazioni per la Sua capacità di cambiare posizione repentinamente e senza nemmeno avvertire il Suo Assessore all’Ambiente dr. Marcello Cutino. Mi creda Signor “Sindaco” mi vedevo già Lei sotto i riflettori delle telecamere e assediato dai flash dei fotografi mentre Lei con cazzuola e cemento posava la prima pietra della costruzione, a Isola delle Femmine, del traliccio per l’installazione dell’antenna Radar atta a rilevare il Wind Shear , così come leggiamo da una Sua missiva, che Lei responsabilmente ha FIRMATO, alla Società Marisicilia protocollo 1423 del 27 gennaio 2006.
    Per carità Signor “Sindaco” mi creda non voglio certamente tornare di nuovo sulla Sua affidabilità o sulla Sua coeerenza e neanche sulla Sua credibilità, mi preme invece attirare la Sua attenzione sui rischi politici giuridici ed istituzionali che Le possono derivare e le conseguenze di un sicuro e lento disfacimento della Sua maggioranza, l’esperienza Le dice che l’attuale Assessore geologo Marcello Cutino nella scorsa legislatura aveva rassegnato le sue dimissioni per contrasti con la sua maggiorana sulla diversa visione delle tematiche ambientali e su atti e decisioni concordate a sua insaputa.
    Si ricorda Signor “Sindaco” Gaspare Portobello? Stiamo parlando dell’ASSESSORE Cutino Marcello anche in riferimento alla richiesta di dimissioni avanzate dal gruppo Rinascita Isolana perché risulta essere parente acquisito di un nostro Concittadino che Lei in una seduta di Consiglio ha definito essere mafioso.
    Scusi la digressione Signor “Sindaco” e andiamo avanti dunque………
    Veda Signor “Sindaco” Professore Gaspare Portobello, Lei ha un grosso problema, come ho avuto il modo di dirLe in diverse occasioni in cui ho avuto il piacere di intrattenerLa: Lei si preoccupa TROPPO in chi io SIGNOR Pino Ciampolillo ripongo la mia fiducia, la mia credibilità, la mia disponibilità, la mia INTELLIGENZA, il mio estro, la mia fantasia. Io penso che questo non frega niente a nessuno, ma soprattutto, cosa non da poco mi creda Signor “Sindaco” Professore Gaspare Portobello, non incide minimamente sulla tenuta della legalità, della democrazia e della Trasparenza dell’Istituzione Comune che Lei dovrebbe rappresentare.
    I Cittadini sono invece molto interessati al fatto che sulle elezioni amministrative di Isola, anche a seguito di quanto da Lei dichiarato in Consiglio Comunale, è aperta un’indagine della magistratura sul possibile intervento della mafia nelle ultime elezioni, sulla mercificazione delle elezioni amministrative, sulle consulenze, sulle concessioni edilizie rilasciate in prossimità delle elezioni e subito dopo, sull’operato dell’Ufficio Tecnico Comunale e sull’affidabilità di un pubblico dipendente, insomma su tutti gli atti che ha prodotto la Sua amministrazione. La Cittadinanza è invece preoccupata sulla richiesta fatta alle Autorità competenti di istituire una Commissione di Accesso per verificare l’eventuale e non auspicabile scioglimento del Consiglio Comunale di Isola delle Femmine. La caserma dei Carabinieri di Isola è ormai un continuo viavai di persone che denunciano fanno mettere a verbale quanto dichiarano di aver vissuto e subito in termini di legalità, malaffare e di poca trasparenza nell’operato della Pubblica Amministrazione di Isola. Purtroppo le ultime notizie di stampa sono un ulteriore conferma di questo stato di degrado. I Cittadini di Isola delle Femmine sono preoccupati delle indagini che la magistratura ha aperto sui fatti e misfatti di Isola delle Femmine. Grazie a Lei, al Suo gruppo politico, alla sua maggioranza la Sua definizione di Isola delle Femmine come “Isola felice” sta diventando disgraziatamente “l’isola dei famosi”, e quelle che venivano considerate “beghe di paese” si stanno rivelando delle lacerazioni del tessuto socio-economico-istituzionale di Isola delle Femmine.
    Signor Sindaco Professore Gaspare Portobello la smetta di preoccuparsi della MIA PERSONA e valuti attentamente cosa io e i CITTADINI sani di questo PAESE abbiamo da dirLe. Spalanchi le orecchie, la mente ma soprattutto il cuore, si renda disponibile al confronto civile democratico e RISPETTOSO dell’interlocutore
    Inizi per esempio a non autoincensarsi della Sua educazione rispetto ai Cittadini di Isola delle Femmine, mi segua Signor “Sindaco” Professore Gaspare Portobello i cittadini hanno la capacità e l’intelligenza per apprezzare la Sua buona educazione.
    Veda l’esempio della Signora che Lei altezzosamente ha redarguito fino a farla star male, oppure il fratello di un consigliere che si sente dire dei rischi in cui può incorrere il fratello se…, oppure gli interventi rabbiosi ed insultanti contro il MIO AMICO e concittadino Nino Rubino. Naturalmente e sono solo alcuni esempi.
    Signor “Sindaco” Professore Gaspare Portobello, mi tolga una curiosità, come vive le accuse (ad onor del vero sono tutte accuse che andrebbero provate, e non bastano certamente le schede elettorali segnalate, oppure la facile licenza edilizia, o alcuni professionisti amministratori che firmano progetti costruttivi o dei sequestri di beni a parenti di dipendenti comunali, come non basta citare il caso denunciato da alcuni elettori cittadini che oltre alla promessa del solito posto di lavoro, hanno ricevuto un contributo economico per aver sponsorizzato la lista Progetto Isola del “Sindaco” Portobello e tutti gli altri casi denunciati alle Autorità Giudiziarie, come non bastano certamente le delazioni di alcuni mezzi di comunicazione Stampa Riviste Giornali e televisioni, fatte circolare in paese di probabili beneficenze della Calliope s.r.l. ad alcuni figli di amministratori consistenti in appartamenti) accuse di “mafiosità” che continuamente rivolgono a Lei oltre che a componenti della Sua giunta sino a coinvolgere alcuni componenti del suo gruppo politico. E’ pur vero che a queste “fastidiose” ed imbarazzanti presenze si contrappongono i baluardi della legalità rappresentati dal Presidente della Commissione bilancio il Consigliere Guttadauro, il baluardo della legalità rappresentato dal Vicepresidente del Consiglio geom Dionisi Vincenzo. SI! lo stesso consigliere che negli anni passati, CONTRO la sua parte politica, ha promosso alcune interrogazioni parlamentari contro la presenza mafiosa nell’amministrazione di cui già allora aveva in Lei la massima rappresentanza. La vedo sorridere le persone messe sotto accusa allora, continuano OGGI a presidiare il Comune. A fronte di questa situazione Signor “Sindaco” Professore Gaspare Portobello, mi creda, non Le conviene stare più con due piedi in una scarpa anche perchè comunque le scarpe si vendono sempre a paia. Si è lo stesso geometra Dionisi che va dicendo in giro “ …. fuss pi mia scurerei questo sito di isola pulita…” non rendendosi probabilmente conto, il Signor geometra Dionisi Vincenzo che oscurare un sito, chiudere un giornale, impedire di parlare, significa togliere spazi di democrazia di dibattito di discussione e di crescita umana sociale e spirituale di una comunità. Lungi da me strumentalizzare il pensiero dell’onorevole Gianfranco Fini, sulla libertà di espressione, probabilmente il geometra Dionisi Vincenzo ha fatto abiura del suo trascorso politico, rinnegando così le sue provenienze politiche, le sue battaglie contro il malaffare, contro la corruzione, le sue battaglie contro l’inquinamento mafioso della cosa pubblica. Il nostro comune amico geometra Dionisi Vincenzo, forse il paese che lui voleva servire (prima di essere eletto) si è numericamente rimpicciolito.
    n.b. Signor “Sindaco” Professore Gaspare Portobello l’onorevole promotore della interrogazione parlamentare (di allora) è lo stesso onorevole OGGI relatore di maggioranza sul caso della richiesta di arresto dell’onorevole Cosentino. Pensi! Signor “Sindaco” che Lei, nei giorni scorsi, ha avuto il piacere di un convivio cullinario in un ristorante del nostro paese. Immagino, sia stato bello, riparlare degli stessi problemi dopo tanti anni. Si è pur vero che ha dovuto faticare con l’interlocutore per fargli comprendere che quelli che ieri erano suoi avversari o quantomeno tali li considerava, OGGI sono i suoi più fidati SPONSOR. Grande il dilemma rimasto all’onorevole: Ma a Isola delle Femmine cosa cambia il tempo o le persone? L’onorevole ancora oggi è alla ricerca di uno straccio di risposta.
    Complimenti Signor “Sindaco” Professore Gaspare Portobello è riuscito a spiegare bene al Suo interlocutore questo doppiopesismo o come dicono gli esperti cerchiobottismo.
    Infine Signor “Sindaco” in prossimità delle feste natalizie, il mio augurio che Babbo Natale Le porti in dono la Riscoperta del Suo senso dell’ UDITO per ASCOLTARE la ricchezza delle Idee, Proposte Suggerimenti dei Suoi interlocutori, un altro dono vorrei Le fosse recapitato la Riscoperta del Suo senso della VISTA per avere Lei la grande opportunità di ammirare l’immenso Amore, la grande Umanità che sta oltre il Suo “giardinetto” e che con i Suoi “paraocchi”oggi non riesce a vedere.
    Con Stima e simpatia anche se non ricambiata il nano malefico
    per gli AMICI Pino Ciampolillo

    http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2009/12/rinascita-isolana-abbandona-laula.html

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    • Per Pino Ciampolillo, questo intervento non è attinente l’argomento se non nel malaffare che tu indichi, ma è tutta un’altra cosa. In bocca al lupo Pino

  2. Questo è uno dei motivi per il quale non si vuole la candidatura di Niki Vendola in puglia. L’acqua, il più grande business del secolo, e c’è chi ci ha messo gli occhi addosso, o meglio vorrebbe mettere i rubinetti e gestire l’affare.
    Bisognerebbe ribellarsi incominciando a non votare chi ha approvato in parlamento la Legge e nelle regioni chi la condivide. Difendiamo l’acqua con tutta la nostra forza.

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