“La Crisi del Pd – per l’on. Conte – è colpa dei capibastone locali. Ha bisogno di una coraggiosa autoriforma”.
“Il riformismo – per il Parlamentare uscente di Liberi e Uguali – si realizza nel fare, non solo nella teoria, e che i bisogni vengono prima dei desideri”.
POLITICAdeMENTE
ROMA – “Il Pd – dichiara Federico Conte, deputato uscente di Liberi e Uguali che cerca di analizzare la sconfitta del PD – rischia, se non si libera, con una coraggiosa autoriforma, dei capibastone locali e di alcuni rentier nazionali, principali cause della sua sconfitta, di allontanarsi definitivamente dalle sue ragioni fondative e sciogliersi lentamente”.
“I commenti a caldo sul voto del 25 settembre – continua il parlamentare uscente – hanno confermato, da un lato, la tendenza italiana del “soccorso al vincitore”, sia per la Meloni, che ormai politicamente sembra senza macchia, sia per Berlusconi, assurto addirittura a garante della fedeltà del governo che verrà all’Europa, sia perfino per il perdente Salvini, accreditato per il suo dinamismo come Presidente del Senato (per non farlo ministro?).
Il Pd, per suo verso, – prosegue il parlamentare uscente di Liberi e Uguali – può fare la svolta solo ripensandosi profondamente e riprendendo il rapporto, alla pari e senza supponenza, con il Movimento 5stelle che, superando i suoi limiti di “origine”, ha mostrato vitalità elettorale sui problemi. – aggiunge l’On. Conte non trascurando di elencare solo alcuni temi politici ragione della campagna elettorale che ha caratterizzato il successo del M5S e la incapacità del PD ed i suoi occupatori di collegarsi con i bisogni degli italiani – Non ha fatto campagna solo “contro” ma anche “per”: il tanto criticato reddito di cittadinanza, che è una “cosa” di sinistra non di destra e tantomeno populista; il super bonus 110%, volano per le Pmi e la rigenerazione del patrimonio edilizio; e soprattutto il “no” all’autonomia differenziata, che è il nuovo banco di prova della Questione meridionale, e punto di partenza di un’Europa mediterranea. – conclude l’On. Federico Conte – Il dopo campagna elettorale, per me, comincerà da qua, nella consapevolezza che il riformismo si realizza nel fare, non solo nella teoria, e che i bisogni vengono prima dei desideri”.
Roma, 28 settembre 2022